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| {Dicembre 2009/Gennaio 2010}
†My forgotten past†
Questa Fanfiction è stata scritta da Miss_Gordon™, la quale dichiara che la One shot è una sua opera originale e che Nana ed Hachiko non le appartengono in alcun modo. Qualsiasi riferimento a fatti, cose o persone è puramente casuale. Vi ricordiamo che qualora desideriate pubblicare il seguente testo su un sito, dovrete prima chiedere il consenso della scrittrice. Qualsiasi riproduzione non autorizzata è punibile dalla scrittrice.
{Vi assicuro che è una bestia quando si incazza! =D}
Autore: Miss_Gordon/*Kyra_Doll*/Flavia Gordon
Rating: +13
Genere: Romantico
Avvertimenti: Shoujo Ai, One Shot
Sai Nana,
sono stata ancora una volta egoista, non accorgendomi delle tue sofferenze, quelle sofferenze che mi hai sempre nascosto credendo che avrei pensato tu fossi debole. Ho sempre avuto un'immagine diversa di te, ho sempre pensato che tu fossi un modello da seguire e che la tua vita fosse molto migliore della mia. Con quell'aspetto da ribelle, gli occhi scuri e penetranti che non lasciavano intravedere alcuna emozione mi hai sempre mostrato la parte più forte di te. E solo adesso mi sono resa conto che tu hai bisogno di me per essere felice...
Quel giorno Nana la osservò per troppo tempo senza dire una parola. Evidentemente il dolore di entrambe non poteva essere espresso in alcun modo se non dai loro sguardi addolorati. Hachiko si chiese a cosa stesse pensando Nana e probabilmente Nana si pose la stessa domanda mentre si perdeva in quegli occhi innocenti, dolci e tristi della più cara amica che la vita le potesse mai offrire. Ma quella sera, i suoi pensieri non erano più spezzati e confusi ma vividi. Quel sentimento, nascosto da troppo tempo da una maschera che non funzionava più, si era manifestato dentro di lei, all'improvviso. E in quel momento si accorse che ciò che aveva sempre voluto ma che la sua mente le aveva impedito di compiere era soltanto darle un bacio. Il ricordo di Ren l'aveva accompagnata per molti mesi ed era certa che egli la stesse ancora osservando. Ricordò quella lettera, scritta da Hachiko qualche anno prima. Quando l'aveva trovata nell'appartamento 707, aveva esitato per pochi secondi, poi l'aveva presa stringendola nella sua mano sinistra e si era recata subito alla porta della coinquilina, chiamando invano il suo nome. Accorgendosi che non rispondeva, l'aveva aperta e aveva provato un colpo al cuore quando aveva visto la stanza completamente vuota e buia. Quel dolore al petto fu talmente acuto che lasciò cadere la lettera che aveva dapprima stretto con così tanta forza. Così si accasciò anche lei e prese a leggere lentamente. Quando terminò la lettura, delle lacrime bollenti le discesero sul volto e non riuscì a trattenersi, neanche quando arrivò Ren.
<< Questa non è una lettera d'addio, è una lettera d'amore >> le disse il ragazzo, carezzandole dolcemente il capo. Il cuore di Nana sembrò fermarsi quando udì quella frase. Ma in quella lettera, in fondo, c'era un ''ti amo''.
Era da tanto che non vedeva Hachiko ma forse quel tempo trascorso lontana da lei, le aveva permesso di riordinare le idee e di comprendere ciò che aveva fatto in passato. L'odio represso verso Takumi, l'indifferenza verso Nobu, lo stupido che non era riuscito a riportarla da lei ma che l'aveva lasciata nelle grinfie di quell'uomo orribile, il bisogno di stare con lei e vivere con lei attimi intensi, la gelosia, la paura di perderla. Come poteva spiegare quel tifone d'emozioni che si era abbattuto su di lei e che aveva travolto il suo debole cuore? La risposta era una sola. Hachiko sibilò qualcosa che Nana non riuscì a cogliere ma in quel momento qualsiasi parola non era abbastanza. Hachi non riusciva più a tenerle gli occhi addosso ed evitava qualsiasi contatto. Eppure, avrebbe dovuto gioire ed abbracciarla, piangere di felicità per averla nuovamente al suo fianco. Nana non riuscì più ad aspettare: si avvicinò cautamente ma lei non si mosse. << Hachi...>>. Nana pronunciò flebilmente il suo nome, poiché lei non faceva altro che guardarsi le scarpe. Hachiko avrebbe voluto che il tempo si fermasse, perché il suo cuore sembrava stesse per scoppiare. Restò in silenzio e alzò lo sguardo soltanto quando Nana la chiamò per la seconda volta. Quando avvenne, lei era così vicina che riusciva a sentire il suo respiro sul suo collo.
<< Nana...>> riuscì ad articolare, mentre quelle emozioni incontrollabili si traducevano in lacrime che scendevano progressivamente dal suo volto. Nana si bloccò e le accarezzò il viso con una mano, asciugandole quelle gocce di cui non conosceva il sapore. Ma l'unico sapore che avrebbe voluto sentire era quello della ragazza che aveva di fronte a sé e che piangeva silenziosamente.
<< Hachiko, sono felice di rivederti scorrazzare nel mio giardino >> disse con ironia, sorridendole. Il pianto di Hachi si interruppe. Le sue labbra si distesero in un debole sorriso. Pochi secondi dopo, però, la sua espressione mutò.
<< Nana, vorrei che tu mi facessi una promessa >> pronunciò velocemente, senza riprendere fiato.
Nana la avvicinò dolcemente al suo corpo e continuò a sorriderle. I suoi occhi erano luminosi e pieni d'un'inspiegabile gioia.
<< Qualsiasi cosa per te, principessa >> si limitò a dirle, continuando a guardarla con occhi ammirati, quasi come se avesse di fronte a sé una creatura divina, discesa dal cielo per donarle una vita serena e giusta.
<< Promettimi che non proverai mai più ad allontanarti da me >>.
La voce della ragazza era soave, dolce ma seria; dai suoi occhi si leggeva una serie di emozioni confuse.
<< Non succederà più >> la tranquillizzò, << non negherò più d'aver bisogno di te per vivere >>.
Gli occhi di Hachiko si spalancarono; colpita dalla dolcezza di quelle parole, si chiese perché Nana le avesse nascosto il suo amore per così tanto tempo. Ma subito trovò la risposta: aveva fatto esattamente come lei, quindi entrambe avevano compiuto lo stesso errore. Hachiko lasciò che Nana si calasse fra le sue braccia e la stringesse a sé vigorosamente, quasi come se pensasse che la sua immagine si sarebbe presto dileguata. Ma Hachi non era un miraggio: era la stessa ragazza che aveva conosciuto su quel treno diretto a Tokyo, la stessa ragazza con la quale aveva dormito, con la quale si era confidata e con cui aveva instaurato un rapporto bellissimo. Nello stesso caldo appartamento, diviso in due parti, l'una per Nana, l'altra per Hachiko, si stavano per scambiare il loro primo bacio. Nana non volle lasciarsi sfuggire una simile occasione: dopo aver sentito il calore delle sue braccia sul suo corpo, si avvicinò alle sue labbra lentamente. E più si muoveva in quella direzione, più gli occhi caldi e lucidi di Hachiko sembravano ingrandirsi. Trattenne il fiato quando sfiorò la sua bocca, chiedendosi se stesse davvero facendo la cosa giusta. Rivide nella sua mente molti ricordi e il più delle volte vedeva Hachiko piangere o ridere. Hachi non era solo entrata nella sua vita, ma anche in quella dei Black Stones. La sua presenza l'aveva spinta a compiere cose che da sola non sarebbe mai riuscita a portare a termine. Il solo pensiero di avere un'amica speciale e leale al suo fianco, le aveva dato il coraggio necessario per uscire dalle situazioni difficili. Ma forse Hachi non era mai stata solo un'amica; aveva sempre pensato che fosse come un cucciolo di cui doveva prendersi cura. Nana non si fermò, chiuse gli occhi e si abbandonò a quel dolce bacio, intenso e sincero, quello di due amiche che si sono sempre amate ma che dopo troppo tempo si accorgono d'essersi innamorate l'una dell'altra. Il Grande Demone Celeste fece sì che quel bacio durasse a lungo e durante la sua durata, entrambe ebbero il modo di dimostrare il loro amore. E da quel momento, tutto ciò che Nana aveva sempre sognato si avverò. Non le importava più della fama, dell'orgoglio, del successo. Tutto ciò che le interessava era vivere tutta la sua vita accanto ad Hachiko, renderla felice, stare al suo fianco ed amarla fino alla morte. Non tutti i Destini s'incontrano e ne diventano uno solo. Ce ne sono alcuni che dopo essersi incrociati, si separano e altri che invece, non si incontrano proprio. Nessuno sapeva quale fosse il Destino di Nana ed Hachiko ma quello di cui Nana era certa era che ne era diventato uno solo.
Sai Hachi,
non sono mai stata nè una buona amica nè un'ottima amante ma tu sei riuscita a cambiarmi. Mi hai resa come volevi che fossi, mi hai resa perfetta ai tuoi occhi. Tante volte ho chiamato il tuo nome in preda al dolore e ho pregato per te affinché fossi felice. Finalmente mi hai risposto, Hachi. Senza di te, sono la stessa ragazzina chiusa e fredda, che non crede più in nulla, che si sente immobile di fronte alle cose, incapace di reagire ai disagi. Il tuo ricordo mi ha protetta quando lui se n'è andato e mi ha spinto a credere che ci fosse ancora un futuro felice per me, contrapposto al mio passato lungo e infelice. Ma adesso che posso amarti, nulla di ciò che avevo sognato mi sembra così grande di fronte al nostro amore. Ti amo Hachiko, spero che almeno tu non mi lascerai morire da sola.
Nana.
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