Nothing Is Impossible, One Shot

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/9/2009, 19:43

SUGAAA~!

Group:
Mod
Posts:
3,184
Location:
Wonderland

Status:


Questa one shot ho iniziato a scriverla alcuni mesi fa, ma poi l'ho lasciata incompiuta...l'ho ripresa uno o due mesi fa e adesso è finita e posso farvela leggere! so che è lunghina, ma spero che piacerà ^^
Buona lettura! ^^
----------------------------------------------------------------------------------------------
Sera. Le ventuno circa. Ero in attesa di entrare allo stadio calcistico di Berlino, pronta per tifare la Germania.
Alcuni anni prima, i miei genitori avevano avuto problemi di lavoro e avevamo dovuto trasferirci a Berlino dall'Italia.
Mi era dispiaciuto lasciare le mie amiche, con cui però avevo continuato ad avere contatti, ma in fondo non ero molto triste: odiavo la mia città, gli stupidi ragazzi della mia classe, la gente pettegola e rompipalle del luogo, ed il mio ex, che odiavo a morte.

Le porte dello stadio si aprirono, e finalmente potei entrare.
Alcuni giorni prima c'erano state delle risse, perciò un numero abbastanza limitato di persone avrebbe potuto vedere la partita. Eravamo più di trecento, sparsi per lo stadio.
Cercai un posto sugli spalti vuoti e mi sedetti. Stranamente, nessuno venne a sedersi vicino a me, solo qualche ragazza.
Poco dopo, entrò in campo la nazionale tedesca e vi fu delirio generale. Passai in rassegna con lo sguardo i giocatori, finché non mi soffermai su un ragazzo alto, con i capelli di media lunghezza, alcune ciocche rosse, un piercing al labbro inferiore e gli occhi chiari oscurati da un filo di trucco nero, che ammiccava e salutava le tifose che lo guardavano con aria incantata. Sapevo chi era.
Era un certo Dirk Hannes De Buhr, detto Yu per motivi ignoti, diciannove anni, numero 13 nella nazionale tedesca, un tipo dal fascino magnetico, dal visetto angelico e un po' dark e il fisico liscio e scolpito.
Anche io, come le altre tifose, ero cotta di lui; perciò mi stupii quando lo vidi voltarsi verso di me, ammiccarmi e mandarmi un bacino. Arrossii e cercai di minimizzare l'imbarazzo, ma lui lo aveva notato comunque e aveva accennato un sorrisino.
"E dai...mi mette in imbarazzo" pensai. "Ora dovrebbe cominciare la partita...non può continuare in eterno ad ammiccarmi, eh!"
Non che mi dispiacesse, anzi. Però ero ormai un peperone per l'imbarazzo.

Alcuni minuti dopo, iniziò la partita Germania-Russia.
-Ed ecco Arshavin della Russia...-era intento a dire il cronista, al tredicesimo minuto. -Soffia il pallone ad un avversario...ne dribbla due...si dirige verso la porta...ed ecco qua De Buhr che gli prende il pallone...evita gli avversari...che mito, quel ragazzo...eccolo diretto alla porta...scansa i difensori...tira...e...GOL!!!-
I tifosi esplosero in urla di approvazione. Una parte del pubblico protestò sonoramente. Yu emise un urlo entusiasta, si buttò a terra e si piegò all'indietro.
"Che buffone" pensai. "Quando fa così sembra una bambola snodabile!"
Quindici o venti minuti dopo, un'altra esplosione, e dopo mezz'ora un'altra ancora: a fine partita, come fecero notare i cronisti, Yu aveva segnato una tripletta e aveva fatto vincere la Germania 3 a 1 con la Russia.

Dopo dieci minuti, io e un gruppo di ragazze ci dirigemmo verso gli spogliatoi, decise ad avere un autografo da Yu.
Arrivate lì, trovammo quel povero ragazzo assediato da un altro gruppo di ragazze. Riuscì a liquidarle tutte in tre minuti, e poi si poté avvicinare il gruppo dov'ero io.
Mi ritrovai per ultima.
Quando fu il mio turno, tutte le altre erano ormai andate via. Mi avvicinai a Yu e gli porsi un foglietto. Lui ci scrisse sopra, rapido, e me lo restituì.
Successe una cosa strana.
Yu mi fissò attentamente, poi accennò un sorriso. Io rimasi perplessa.
Lui ridacchiò; si avvicinò a me e, con mia sorpresa, mi stampò un bacio su una guancia.
-Verrai alla prossima partita, vero?-mormorò.
-Be'...s-sì...-balbettai, in risposta.
-Bene...dopo il match, vieni negli spogliatoi...ok?-
-Ehm...sì...va bene...-
Yu mi osservò con aria curiosa. Mi baciò di nuovo sulla guancia, a pochi centimetri dalle labbra, poi se ne andò.
Rimasi immobile a guardarlo andare via, rossa in viso.

Una settimana dopo, la seconda partita.
Di nuovo attesa davanti ai cancelli, confusione, schiamazzi.
Io ero una tipa tranquilla, e quindi non mi lasciai tirare nella mischia di gente; mi trovai un posto tranquillo sugli spalti.
Di nuovo delirio generale all'ingresso della nazionale tedesca, e le urla delle ammiratrici di Yu.
La partita finì con una doppietta di Yu, contro un gol della squadra avversaria. I cronisti si sperticarono in lodi sulla bravura del giovane calciatore.

Stavolta non ci furono ragazze che andarono da Yu a chiedere autografi. Giusto due o tre, e basta.
Quando Yu fu rimasto totalmente solo, dopo cinque minuti, entrai negli spogliatoi. Lo trovai in buono stato, doveva essersi già lavato. Addosso, un paio di short della sua tuta sportiva e una leggera maglietta nera.
Essendo in aprile, ed essendo l'aria piuttosto fresca, non mi stupì che la sua maglietta avesse maniche lunghe, così lunghe da lasciar fuori solo le dita.
Era molto pensieroso, e tamburellava un piede per terra.
-C...ciao...-balbettai, timida.
Lui sussultò, sorpreso. Mi guardò, e sospirò sollevato. Mi aveva riconosciuto.
-Ciao...-rispose, timido.
Venne da me. Lo guardai, e notai che era un po' impacciato.
-Il tuo nome?-mi chiese.
-Serena...tu ti chiami Dirk, ma ti fai chiamare Yu, vero?-risposi, stranamente disinvolta.
-Sì...-rispose, laconico.
Rimanemmo in silenzio per un po'.
-Posso dirti una cosa?-disse lui, per rompere il silenzio.
-Sì...dimmi pure-risposi, timida.
-Non so perché...ma da quando ti ho visto...alla scorsa partita...sono rimasto...come dire...fulminato da te...-
-Fulminato? In che senso?-
Iniziai ad essere un po' inquieta.
-Nel senso che...-
Yu si mise di fronte a me, e mi prese una mano fra le sue. Rabbrividii, poichè erano gelide.
-Nel senso che...mi sono reso conto di...di essere innamorato di te-.
Sussultai, sorpresa dalla rivelazione.
E così, il calciatore più amato e ammirato della nazionale della Germania era innamorato di me.
Lo guardai, interdetta.
-Shhh...-sussurrò Yu, posando un dito freddo sulle mie labbra. -Non parlare...non c'è bisogno di dire niente...accetta però quello che ti darò...-
-Oh...ok...-
Furono le uniche parole che riuscii a dire, poiché successe quello che non mi sarei mai aspettata: le labbra di Yu si posarono sulle mie, delicate.
Mi lasciai coinvolgere nel bacio. Lo abbracciai, e sentii il suo corpo tremare leggermente contro il mio.
Trascorsi momenti bellissimi.
Quando ebbe il coraggio di staccarsi, notai il rossore delle sue guance.
Mi spostai dal muro contro cui mi trovavo, e lo spinsi delicatamente verso la parete, per guardarlo meglio.
La maglietta che indossava era corta, sottile e aderente, sicché riuscivo ad intravedere le delicate forme nascoste. I pettorali erano ben visibili contro la stoffa aderente, gli addominali un po' meno.
Toccai il bordo di quel sottile tessuto che copriva il suo corpo perfetto.
Yu riuscì solo a rabbrividire appena, manifestando evidente imbarazzo.
Sentimmo dei passi.
-Aspetta...nasconditi dietro quell'armadio...-mi disse, indicandomi un grosso armadio grigio.
Obbedii, veloce. Mi sporsi un po' per spiare.
Poco dopo, comparve un ragazzo, con i capelli biondo platino e la faccia di un poco di buono.
-Ehi, checca schifosa-disse, in tono di scherno.
-Frederick, che cazzo vuoi? Sei venuto ad importunare?-rispose Yu, scontroso. -E guarda che io sono etero...la checca qui sei tu, anzi, il bisex della situazione sei tu, quindi...che vuoi?-
-Niente, niente...mi chiedevo se avessi trovato qualche ragazza per una sveltina, così te la fai prima tu e poi me la passi...-ironizzò Frederick.
-Anche se ne avessi trovata una, non l'ho trovata per una sveltina, e non te la cedo-replicò Yu, freddo.
-Aha! Quindi ti sei trovato una ragazza?-chiese ancora Frederick, pungente.
-Non ti interessa-ribatté Yu, calmo ma rigido.
-Mmm...non mi interessa...ultimamente, sono stato ad un party esclusivo...c'erano un sacco di pupe...ma dato il mio orientamento sessuale, sono andato sia con uomini che con donne...e ti interessa sapere della tua bella Vanessa? Aha, c'era...e me la sono fottuta! Ha detto che sono bravo a letto, e che tu sei un mollaccione in tutto! Ma tanto non ci sarei stato insieme comunque...si è ritrasferita a New York-.
Yu impallidì. Per un attimo parve malinconico, poi il suo viso angelico si contrasse in un'espressione furiosa.
-Non...nominare...mai più...quella...puttana!-ringhiò. -E vattene!-
-Perché dovrei?-
-VATTENE! PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI E TI RITROVERAI ALL'OSPEDALE CON QUALCHE OSSO ROTTO!-
Sussultai, impaurita. Yu era ben lungi dai dolci modi in cui mi aveva trattata. Sentire la sua dolce voce deformata dalla rabbia mi impaurì alquanto.
Frederick impallidì davanti al ragazzo che brandiva minaccioso un pugno e se ne andò.
"Crede di avermi fatto fesso?" pensò. "Lo spierò, e mi accerterò della verità".
Non poté, perché fuori di lì uno spazzino gli urlò di togliersi dai piedi, prima di andare a compiere altrove il suo lavoro.
Yu si schiarì la voce. -Serena? Puoi uscire adesso-.
Uscii timidamente da dietro l'armadio.
Mi venne incontro e mi abbracciò.
-Ho fatto una figuraccia con te, suppongo...-mormorò, desolato.
-No...però mi devi spiegare un po' di cosette-risposi, dolcemente. -Mi devi spiegare chi è questa Vanessa-.
Lo feci riappoggiare al muro.
-Parla, ti ascolto-dissi, mentre giocavo con il bordo della sua maglietta.
Lui arrossì.
-Be'...è una storia lunga...Vanessa è la mia ex...una delle tante che ho...per accontentarla, siccome le piaceva il calcio, ho abbandonato una band rock, e ho iniziato a giocare nella nazionale tedesca, ovviamente dopo essere stato preso dall'allenatore...quando mi ha lasciato per quello stupido di Frederick, mi sono pentito di aver lasciato gli amici...ma ormai non potevo tirarmi indietro...adesso però posso farlo...e presto dirò all'allenatore che non voglio più giocare...-
Sussultai, sorpresa. Non voleva più essere un campione?
-Ma...sei il giocatore più bravo della nazionale tedesca! Perché vuoi ritirarti?-dissi.
-Perché voglio tornare dai miei amici...voglio tornare a dedicarmi a quello che mi piace, cioè la musica rock e la chitarra elettrica-.
Yu lo disse tranquillo, guardandomi con i suoi profondi e magnetici occhi grigi, senza traccia di menzogna.
-E voglio portarti con me...-aggiunse. -Sì, voglio portarti con me, dai miei amici...mi rendo conto che ti amo troppo, e mi sarà impossibile pensare al futuro senza te...rimani con me, ti prego...-
Mi guardò con aria triste e tenera. Mi parve un cucciolo. Un cucciolo bastonato.
-Per me va bene...-sussurrai. Mi lasciai abbracciare da lui, e lo baciai, infondendo più tenerezza possibile. Si lasciò accarezzare tutto il corpo, e mi permise di toccarlo dappertutto.
Con dolcezza, insinuai le mani sotto la sua maglietta, sulla sua schiena, poi le spostai davanti, continuando a scostare il sottile tessuto dal suo corpo. Lo tastai da più parti; era morbido. Spostando una mano dal suo stomaco in su, in diagonale, sfiorai un morbido capezzolo. Lo toccai un po', poi proseguii. Alla fine, rivestii il suo corpo.
Per qualche secondo, senza toglier niente, toccai i suoi addominali con un dito, prima che lui mi bloccasse e mi togliesse la maglietta. Non ci pensò due volte a togliermi subito dopo il reggiseno.
Mi osservò, estasiato. Mi premette contro il muro, poi, improvvisamente, si avvinghiò ad un mio seno, o meglio, al capezzolo del mio seno sinistro, iniziando a succhiarlo avidamente, come un lupacchiotto affamato.
Mi lasciò alquanto spiazzata.
Finito con uno, Yu fece lo stesso con l'altro, con avidità di poco minore.
Lo staccai da me.
-Che stai facendo?-chiesi, curiosa.
-N...n-niente...è solo che...ho voglia di dolcezza...e il tuo seno è così dolce...così morbido...così buono...-
Cercai di allontanarlo dal mio petto, stupita. Lui, per protesta, si riavvicinò e riprese a succhiare il capezzolo del seno destro, delicatamente, con l'aria di un tenero neonato affamato che reclama il seno della mamma. Due lacrime gli rigarono le guance. Le vidi subito e provvidi ad asciugarle.
-Puoi continuare per un altro po', poi fermati...ok?-dissi, dolce, prendendo la sua testa fra le mie mani e riappoggiandola contro il mio petto. Yu, sempre con quell'aria da neonato affamato, continuò a succhiare delicatamente, beato, con le guance rosse.
Quando lo scossi appena, per avvisarlo che erano passati un paio di minuti, si staccò controvoglia. Mi fece rivestire, poi si lasciò spingere contro il muro.
Feci scivolare la maglietta giù dalle sue spalle. Su di esse vi erano disegnati degli ideogrammi giapponesi. Iniziai a baciare la sua pelle morbida, dal collo alle spalle.
Lo sentii gemere debolmente.
Rimisi le mani sotto il sottile tessuto che copriva il suo corpo e passai un dito su un suo fianco, poi sull'altro. Erano morbidi e sensuali. Per un tratto erano normali, poi curvavano appena in fuori.
Di nuovo, come prima, lo baciai, e ripresi a scostare quella stoffa aderente dal suo corpo. Ripassai una mano in diagonale, dal basso verso l'alto, partendo dal suo stomaco; sfiorai di nuovo un morbido e delicato capezzolo. Mi staccai per sfilargli rapidamente la maglietta.
Rimasi incantata a fissare Yu.
Il suo corpo era di una bellezza superba.
Anche se estasiata alla vista di tutta quella bellezza e perfezione, non avevo la minima intenzione di far qualcosa di cattivo.
Riavvicinai a me il ragazzo e passai un braccio dietro il suo collo, iniziando a giocare con i suoi capelli scarmigliati.
-Sei vergine?-chiesi, timida.
-Mh...sì-.
-Non hai mai sverginato le tue fidanzate?-
-Ma dove le hai sentite queste cavolate? Io non ho mai sverginato le mie ragazze...è tutta una farsa! La mia fama di pervertito è stata costruita dai giornalisti, che mi vedevano troppo bello ed etereo per non essere un playboy...a me pare solo che fossero convinti che un ragazzo carino equivale a sesso...non è vero!-
Di nuovo, niente tracce di menzogna nelle parole e nei suoi occhi.
Con dolcezza ma decisione, mi prese la testa e me la posò sul suo petto liscio e morbido.
Arrossendo, ascoltai il battito del suo cuore. Era alquanto irrapidito.
Alzai lo sguardo, e notai che era arrossito anche lui. Socchiuse gli occhi quando sfiorai con la punta delle dita il tatuaggio sul suo petto. Prese la mia mano e se la fece scivolare addosso, sui suoi muscoli scolpiti. Gemette debolmente.
Liberai la mano dalla sua stretta e continuai da sola ad accarezzare la pelle liscia e delicata dei suoi addominali perfetti. Sentii contrarsi questi ultimi sotto il mio tocco.
-Yu...non irrigidirti...-sussurrai, affondando leggermente le dita.
Lo sentii gemere, ma parve più un piagnucolio. I suoi muscoli si contrassero ancora di più.
-No no no...-sussurrai, accarezzando una sua guancia morbida con un dito. -Non fare così...non pensare a Vanessa...lasciati andare...-
Baciai le sue dolci labbra, mentre una mia mano scivolava lungo la sua schiena nuda e liscia, che si inarcò e fu percorsa da un brivido al passaggio della mia mano.
-Aha...ti piace...vero?-ridacchiai, staccandomi appena e riprendendo ad accarezzargli la schiena. Lui la inarcò ancora, arrossendo appena.
Spostai la mano, e la feci scivolare sui suoi addominali.
Gemette ancora. Si contorse appena.
Diedi un'occhiata fugace all'orario. Era piuttosto tardi.
Senza smettere di toccare la sua pelle morbida e delicata, lo strinsi a me. Provai una strana sensazione, sentendo il suo corpo magro e muscoloso fra le mie braccia che tremava, si contorceva appena e premeva contro il mio.
-Si è fatto tardi...dove andiamo a dormire?-chiesi, smettendo di accarezzarlo.
-Mmm...dove abiti?-replicò Yu, pensieroso.
Gli dissi dove abitavo. Rimase alquanto stupito.
-I miei amici abitano a cinquecento metri da te. Possiamo andare da loro. Sempre se mi riaccoglieranno-.
-Va bene...ma come ci arriviamo?-
-Mh...un taxi!-
-Ok-.
Gli porsi la maglietta che gli avevo tolto. Se la infilò, poi prese una giacca in un angolo e se la mise. Mi abbracciò, affettuoso.
-Possiamo andare-.
Sciolse l'abbraccio. Mi tese una mano, ed io la presi e la strinsi, intrecciando le dita con le sue. Uscimmo da lì.

Quando fummo in strada, fu abbastanza facile rintracciare un taxi.
Arrivammo dopo dieci minuti a destinazione.
Entrammo in un grande palazzo bianco. Salimmo un paio di rampe di scale e ci fermammo davanti ad una massiccia porta di legno chiaro.
Yu bussò, cauto. Poco dopo, la porta si aprì, e comparve un ragazzo bassino, dai capelli metà biondi e metà scuri, con il nasino un po' all'insù, con l'aria assonnata.
-Chi è?-sbadigliò. Aprì gli occhi e li strabuzzò, all'improvviso.
-Yu? Sei tu?-
-Sì, Kiro, sono io...senti, mi sono pentito di avervi abbandonato per seguire quella puttana...lascio il calcio, e torno da voi...nella band...-declamò Yu, alquanto abbacchiato.
Kiro lo guardò stupito. Si buttò al collo di Yu e lo strizzò.
-Bentornato, Yu!-
Si ricompose un po', poi si accorse di me.
-E lei chi è?-chiese.
-Io sono Serena-risposi, disinvolta.
-Lei è la mia nuova ragazza-aggiunse Yu, abbracciandomi. -Allora...possiamo entrare? Vorremmo dormire...siamo piuttosto stanchi, sai...soprattutto io, che sono reduce di una partita, stasera...-
-Oh sì, entra!-disse Kiro, entusiasta. -La tua camera è sempre pronta!-
Entrammo. Yu mi prese per mano e mi portò in camera sua.
Mentre ammiravo i poster attaccati alle pareti, lui chiuse la porta.
-E io come faccio per dormire?-chiesi.
-Mh...-Yu iniziò a rovistare nel suo armadio. -Ecco, tieni questa-e mi porse una maglietta, un pochino troppo grande per me. -Dovrebbe andarti bene-.
-Sì sì, va benissimo-dissi. -Ora però non guardarmi, che devo cambiarmi, e mi metti alquanto in imbarazzo-.
-Ok-.
Mi spogliai, rapida, e mi infilai la maglia.
Era enorme per me, mi andava come un mini abito.
-Posso?-
-Sì, ora puoi-.
Yu aprì gli occhi e mi fissò, con particolare attenzione. Doveva aver visto le mie gambe lunghe e magre.
-E tu?-chiesi.
-Ah...ma io non ho problemi...guarda...-
Si spogliò davanti a me, senza impaccio. Si mostrò ai miei occhi in mutande.
-Dormi così?-chiesi, con una faccia alquanto scema.
-Sì...ti scandalizzi?-replicò lui, ridacchiando malizioso.
-No no no!-risposi, frettolosa, arrossendo.
Lui venne da me. Mi abbracciò e mi strinse dolcemente al suo petto, stampandomi un bacio sulla testa, mentre mi accarezzava i capelli. Quando sciolse l'abbraccio, mi prese per mano e mi portò verso il letto. Fece stendere prima me, poi si mise vicino a me, alla mia sinistra. Mi tirò per un braccio e mi trovai vicinissima al suo corpo muscoloso. Mi azzardai a poggiare una mano sul suo fianco sinistro, timorosa, ma lui non disse niente, si limitò a socchiudere appena gli occhi al contatto. Mi prese la mano e se la poggiò sul torace, che si sollevava e si abbassava lentamente e lievemente. Sentii il battito del suo cuore.
Con calma, liberai la mia mano dalla stretta e salii sopra di lui.
Appoggiai le mani sul suo petto e mi chinai a sfiorargli il collo con le mie labbra. Lui non protestò, ma fremette un po', accelerando il respiro.
Mi rimisi dritta. Lui piegò le braccia vicino alla testa e mi fissò, come per invitarmi ad osservare il suo corpo perfetto e toccare la sua pelle delicatissima; con un dito iniziai a tracciare segni e scrivere parole invisibili sui suoi addominali, sulla sua pelle liscia, morbida e tiepida.
I versi di apprezzamento e i gemiti di Yu non si fecero attendere. Sopraffatto dalla goduria, schiuse le labbra, e chiuse gli occhi, arrossendo.
I suoi addominali erano la parte che mi piaceva di più del suo corpo. Delicatamente scolpiti, erano morbidi, liscissimi e anche molto sensuali. Al solo guardarli, sembravano invitare ad essere toccati.
Mentre continuavo a fare piccoli segni immaginari sul suo corpo, mi accorsi che quello che facevo mi eccitava, e non poco, e probabilmente eccitava anche Yu, visto che continuava ad emettere piccoli versi, soprattutto quando mi soffermavo in mezzo ai suoi addominali.
Mi chinai verso le sue labbra socchiuse. Presa da un irrefrenabile desiderio, baciai con ardore il ragazzo sotto di me, senza smettere di toccare il suo corpo.
Quando mi staccai, lui aprì appena gli occhi.
-Ho tanto sonno...ci mettiamo a dormire?-chiese.
-Certo, amore-risposi.
Mi ridistesi alla sua destra, girata verso di lui. Tentai di mettermi comoda, ma Yu mi fermò all'improvviso.
-Che...che c'è?-domandai, perplessa.
-Mi faresti un favore enorme?-
-Dimmi, e vedrò cosa risponderti-.
-Porgimi un tuo seno!-
-E perché dovrei?-
-Ti prego, dai...-
-E va bene...-
Rassegnata, feci scivolare la maglietta a destra e scostai la spallina del reggiseno. Non mi lasciò il tempo di fare altro che lui tirò fuori dalla mia maglietta l'oggetto del suo desiderio, da solo. Vi passò sopra le labbra, in una carezza, poi iniziò a succhiare con delicatezza.
-Mmh...è così rilassante...-biascicò, con la bocca contro il mio seno.
Continuò a succhiare, con l'aria di un bimbo affamato, finché fu così rilassato che chiuse gli occhi.
Credendo si fosse addormentato, ritrassi il mio seno dalle sue labbra, e chiusi gli occhi.
Un secondo, e sentii un basso piagnucolio. Aprii di scatto gli occhi e vidi Yu che, ad occhi chiusi, piangeva silenziosamente, e annaspava contro il mio petto, cercando di riprendersi l'oggetto del suo desiderio.
Capii che la sua richiesta era apparentemente sciocca, perché in verità era evidente che succhiare il mio seno lo rilassava molto, era come se fosse il suo oggetto anti-stress. E dello stress degli sportivi ne sapevo qualcosa.
Rassegnata, gli riporsi un mio seno. Lui si avvinghiò ad esso, e riprese a succhiare avidamente, ma anche delicatamente, con l'aria da neonato tenero e affamato. Con un una mano, gli asciugai le lacrime.
-Facci quello che vuoi, però se ti addormenti non posso lasciarlo fuori, sennò se ci vedono risulteremmo un po' sospetti-sussurrai, mentre lo stringevo per tranquillizzarlo.
-Va bene-biascicò lui.
Continuò per un altro po', poi smise e mi consentì di riaggiustarmi. Mi abbracciò e mi strinse vigorosamente.
-Buonanotte-disse, lasciandomi dei dolci baci su un angolo della bocca e sulle labbra.
-Buonanotte, amore mio-risposi, baciandolo e passandogli una mano sulla schiena.
Ci addormentammo.

Da allora passarono giorni e giorni, e l'amore fra me e Yu crebbe a dismisura...ed una sera, prima di dormire, presa da un istinto irrefrenabile, mi fiondai addosso a Yu, lo spogliai e lo coccolai, e lui fece lo stesso con me...poi, totalmente nudi, demmo inizio ad un innocente gioco erotico...mi misi sotto di lui, voluttuosamente sdraiata, con le braccia piegate vicino alla testa, per stuzzicare Yu...gli feci un'innocente domanda...
-Quali parti del mio corpo ti piacciono di più?-
Lui si chinò su di me. Mi baciò le labbra, poi mi leccò accuratamente un seno, non prima di aver succhiato dolcemente il capezzolo, e poi insinuò una mano fra le mie gambe.
Toccò a lui sottomettersi a me. Anche io lo baciai sulle labbra, poi mi soffermai a lasciar scivolare lentamente una mano sui suoi addominali, fino alle sue parti intime. Lui, con gli occhi chiusi e la testa reclinata di lato, gemeva con dolcezza.
Mi fermai all'istante.
Poco dopo, i nostri corpi si fusero in uno solo.
Ero sopraffatta da un dolore acuto e dal piacere.
-Yu...non te ne andare...rimani qui...-deliravo, con la mente annebbiata, emettendo gemiti di dolore e piacere.
-Dolce amore mio, sono qui...su, fra poco è tutto finito...ancora uno sforzo...-sussurrava lui, ansimante, baciandomi gli angoli della bocca e le labbra, per tranquillizzarmi e farmi sentire la sua vicinanza.
Quando tutto fu finito, Yu mi strinse con dolcezza a sé, facendomi posare la testa sul suo petto.
Per un attimo, riportai la mente al passato. Solo un mese e mezzo fa, ero una semplice ammiratrice del calciatore più bravo della nazionale della Germania, e adesso ero diventata la sua ragazza e avevo perfino avuto un rapporto sessuale con lui. Sembrava un sogno, eppure era la realtà.
-Amore mio, ti senti bene?-
La domanda di Yu mi riportò al presente.
-Sì sì, piccolo mio, mi sento bene...sono molto stanca però...-risposi, ancora ansimante.
Lui mi fece mettere completamente stesa sul suo corpo, girata di lato, con la testa sul suo petto e le braccia che abbracciavano il suo corpo sudato. Un bacio, ed entrambi ci addormentammo.

Passò del tempo, tanto tempo...
E ancora, ogni tanto, ripenso a quando Yu era solo il mio sogno erotico proibito...
E invece adesso era il mio ragazzo...forse per sempre.


spero sia piaciuta ^w^ commentate please!
 
Contacts  Top
Dea Striky Yushy
view post Posted on 15/9/2009, 21:28




ciao amore!!!!!
bellissima sta one-shot...e scusa se ti ho messo in imbarazzo su msn per il gioco eroticoXD.....davvero forte!!!!
me l'avevi detto che ti piaceva essere la dominatrice eh!!!!XD
magari fosse vero eh!!!
comunque su una parte ecco che mi metto a piangereT^T...il ragazzo biondo platino(Frederick) se lo italianizzi ha lo stesso nome del mio ex FedericoT^T...quel brutto stronzo che m'ha fatto soffrire come un cane!!!!!...
comunque...spero di leggerne
un'altra delle tue cara!!!
kussekusse Annika!!!<3
 
Top
Killu93
view post Posted on 15/9/2009, 22:05




uuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhh che bella fic *-*
complimenti futura scrittrice ^^
continua così!
ti voglio bene :<3:
 
Top
~Najima•
view post Posted on 19/9/2009, 17:03




veramente bella!
bravissima sere!!! *-*
 
Top
•{Aryssa~Wunder.
view post Posted on 20/9/2009, 19:34




Stupenda! Meravigliosa! **
Come shei bravaaaa!
Mi piace un sacco come scrivi.
Ne voglio un'altra di FF! **

Dolcissimo Yu! *°*


Aspetto la prossima FF. V_V
 
Top
LadyYu
view post Posted on 9/11/2009, 22:24




wahhhh sere....sei fantastica....adoro qst one shot....e sopratutto vorrei leggerne altre sempre su yu ^///////^ poiche' cm te e cb4ever (marty) son innamorata di lui bavaaaaa e....nn vedo l'ora di far qlk ficci cn te ^___^
 
Top
5 replies since 15/9/2009, 19:43   106 views
  Share