vi accontento con un nuovo capitolo ^^
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Capitolo 2
-Soldati nemici a dritta!-disse il nostro comandante, indicandoci dei soldati dell'Impero che scortavano un convoglio di merci.
Strinsi freneticamente l'elsa della mia spada.
Dopo poco, ci lanciammo all'attacco.
Noi eravamo una trentina, più una ventina di arcieri, mentre loro erano solo trenta, tra cui una decina di arcieri; attaccammo, e mi buttai nella mischia.
Volavano frecce dappertutto, e c'era una confusione incredibile.
Parai un fendente, sferrai un affondo e misi k.o. un nemico.
Tra le frecce scoccate dai nostri arcieri, ce n'erano tante, lunghe, sottili e nere, dall'impennaggio di piume dalle sfumature rosso, arancio e giallo, piume di fenice. Nella mischia, scorsi per un attimo chi era a scoccare quelle frecce: Yu. Ma fu un attimo, e non riuscii più a vederlo.
Ce la cavammo con dei soldati feriti, alcuni in modo grave.
A fine battaglia, derubammo i carri delle merci, demmo fuoco a questi ultimi e ci ritirammo.
Al ritorno, non vidi Yu tra gli arcieri che, anche se feriti, potevano camminare. Sospettai che fosse tra i feriti gravi, o fosse morto, addirittura. No, non poteva essere! Non poteva essere morto!
Corsi alla tenda dove c'erano i feriti gravi, anche perché me lo imponeva il mio compito di guaritrice.
Vagai tra le brandine dove stavano distesi i feriti.
Mi bastò alzare lo sguardo, e quello che vidi mi fece rabbrividire di paura.
Yu era tra i feriti gravi, in attesa di cure, e pareva addormentato.
Mi avvicinai di corsa.
Mi soffermai ad osservare il suo corpo. "Cavolo! Che addominali...e che pettorali!" pensai, arrossendo.
La sua pelle delicata e pallida era solcata da ferite. Un taglio sulla guancia destra gli sfregiava il viso; la spalla sinistra era stata trafitta da una freccia; sulla pancia aveva una ferita appena sanguinante, arrecata da un'altra freccia; infine, su ogni fianco aveva tre grossi tagli paralleli, profondi.
Le braccia erano piegate vicino alla testa.
Provai una sensazione di enorme pietà.
Poggiai la mano destra sulla guancia destra, e mormorai -Waise heíll-, la formula magica per curare le ferite. Il taglio si rimarginò. Mi soffermai a lasciare un bacio sulla sua guancia morbida.
Spostai la mano sulla sua spalla sinistra, pronunciai di nuovo le due parole, e la ferita guarì. Lasciai un bacio anche lì.
La mia mano sfiorò un’altra ferita più giù. Guarii anche quella, poi le mie dita toccarono la sua pancia.
Mi apprestai a guarire anche i tagli.
Appena finito, estrassi dalla mia borsa un astuccio di steatite, contenente nagalsk, un unguento protettivo; ne presi un po’ e lo spalmai sulle labbra dell’elfo. Lo scossi un po’ per farlo svegliare.
Yu si mosse, poi socchiuse gli occhi, stordito.
-Tieni-dissi, porgendogli dell’acqua e facendogliene scivolare un sorso in gola. Lui deglutì, poi si ridistese, in stato di semicoscienza, respirando appena.
Soddisfatta del mio lavoro, andai a curare altri feriti e poi uscii da lì.
Poco dopo, Yu riprese coscienza del tutto. Sussultò e si mise seduto.
-Dove vuoi andare?-chiese una maga, di nome Trianna, che era intenta a guarire un ferito vicino a lui.
-Da nessuna parte...chi mi ha curato?-
-Ero da un'altra parte, ma l'ho vista...era l'elfa dai capelli rossi-.
-Grazie dell'informazione-replicò Yu, stendendosi di nuovo.
"Appena posso, devo esprimerle la mia riconoscenza" pensò. "Se non mi avesse curato lei, probabilmente sarei già defunto".
Mentre mi dirigevo alla mia tenda, uno dei Falchineri, le guardie del corpo del nostro capo, Nasuada, mi fermò.
-Lady Nasuada desidera vederti-proclamò, con un piccolo inchino.
-Vengo-fu la mia risposta.
Mi scortò fino ad una tenda, più grande delle altre, di colore rosso, e si fece da parte per farmi entrare.
Nasuada sedeva sul suo scranno do legno intagliato.
-Serehn. Ti ho convocato per dirti un paio di cose-esordì, con tono di voce deciso. -Prima di tutto, mi complimento con te per le tue doti da combattente-.
-Mille grazie, Lady Nasuada-risposi, arrossendo.
-Di niente. Seconda cosa, siccome non abbiamo tende singole per tutti, e devo chiederti di condividere la tenda con qualcun altro. Precisamente, con quell'elfo arciere dai capelli neri-.
Sobbalzai. Intendeva dire Yu.
-Ma...ma certo, mia signora-balbettai, arrossendo ancora. -Come desidera-.
-Bene. Adesso, se è in buone condizioni, lo convocherò per comunicargli la mia decisione. Puoi andare-.
-Arrivederci, mia signora-dissi, uscendo.
Mentre camminavo, mi smarrii nei miei pensieri.
"Ma è il fato che ha previsto ciò? Mi sembra tutto così incredibile" pensai.
Falchineri: guardie del corpo di Nasuada.