..My Angel.., ..Oneshot "dark"/sad/romantic..

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_xX°Juliet°Xx_
view post Posted on 7/3/2009, 21:30




Ciao a tutte...
Allora! Era da un pò che pensavo a questa ff... Così l'ho scritta. E' un pò lunghetta, ma spero voi abbiate la pazienza di leggerla e per questo già vi ringrazio in anticipo!^-^
Che dire? Il genere per questa ff penso sia.. Triste credo, un pò romantica e forse un pò "dark" (non so come si dice, scusate!^^") verso la parte finale...
Beh, quindi ora vi auguro...
Buona lettura



..My Angel..



23 Settembre, 1997


Caro diario,
Oggi compio ben sette anni! Sono felicissima! Ho invitato tutte le amiche della scuola. La festa è stata bellissisimissima! Mi hanno fatto tanti bei regali…
Mia mamma ha fatto anche una torta al cioccolato con delle fragoline sopra! Mi è piaciuta molto! Mi è dispiaciuto tanto tanto che Tim non sia venuto… Mia mamma ha detto che aveva la febbre… Ma il regalo me lo ha fatto comunque… Mi sta molto simpatico!
Voglio che sia già l’anno prossimo per fare un altro compleanno!



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18 Giugno, 2001


Caro diario,
Sono iniziate finalmente le vacanze!!! Sono felicissima!!! Anche se quest’anno tutti mi guardavano strano perché mi vesto di nero… Oggi sono uscita con la solita compagnia, ma mi sono accorta che tutto era diverso… Michela, la mia Michy, non mi ha neanche salutata… Gli altri mi guardano tutti dall’alto in basso… Non lo capisco…
Perché? Cos’ho fatto di male per meritarmi un trattamento del genere? L’unica persona che non dice niente su di me è quel ragazzo biondo… Non mi ricordo come si chiama, anche se l’ho già visto altre volte…
Oggi l’ho visto insieme ad altri due ragazzi… Ed i miei “amici” appena sono passati si sono messi a prenderli in giro… Quello con i capelli neri stava per fare a botte con Alex… Ma quello più piccolino biondo lo ha fermato… Io poi gli ho chiesto un perché, perché avessero detto tutte quelle cattiverie su quei ragazzi, ai miei “amici” e loro mi hanno detto così…

“Perché? Perché sono strani… Ma li hai visti? Tutti vestiti strambi… Con quei capelli… E poi sono femmine altro che maschi! Anche mia madre dice che di questa gente uno non si deve fidare… E tu chiedi il perché? Fanno schifo, ecco il perché!”


Alex mi ha detto esattamente questo… Io non ho detto nulla, ho abbassato lo sguardo e li ho guardati mentre se ne andavano… Il ragazzo biondo, quello magro e alto, si è girato verso di me… E non so perché ma mi sono sentita uno schifo…
Non mi piace cosa hanno detto su di loro i miei amici… Ma sono troppo fifona per ribellarmi…
Ma adesso, non so perché ma quei ragazzi mi incuriosiscono…
Li voglio conoscere.



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07 Gennaio, 2004


Caro diario,
Ora che ci penso quante volte l’ho scritta ormai questa piccola frase? Ma ormai sei l’unico o quasi con cui riesco a sfogarmi… Mi sento così sola… A scuola tutti mi guardano come se io fossi meno di zero… Tutti con quegli sguardi di sufficienza, così arroganti nei loro abitini di marca… Ogni volta che incontro il loro sguardo, abbasso il mio…
Il mio stile da quando avevo undici anni è cambiato… Ora quelli che mi vedono nei corridoi mi criticano, li sento ridere appena passo, e mi viene da piangere…

“Oddio guardatela…! Ma vattene!”
“Oh mio Dio… Ma l’avete vista come si veste? E quei capelli poi…”


Mi fa male. Lo ammetto, anche se mia mamma dice che non me ne dovrei curare di quello che dice la gente… Io non ce la faccio, quello che dicono mi ferisce…
Non vorrei che fosse così, ma purtroppo lo è.



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27 Marzo, 2006


Caro diario,
Che vita di merda… Sai cos’è successo? Oggi mi hanno stuprata! Sì, hai capito bene! Non so come io trovi la forza di scrivere in questo momento… Le lacrime continuano a scendere… Non riesco a fermarle, è più forte di me. Non ce la faccio…

Che palle! Sto tornando a casa ora! Sono le otto di sera… Colpa di quello stupido corso di recupero… Meno male che sono quasi arrivata…
Ora sono nel parchetto, e mi chiedo quando mai ho preso questa strada! So che è più veloce da fare per tornare ma… Sinceramente ho paura… Tranne qualche lampione che illumina la strada non c’è una luce, un brivido mi percorre la schiena e stringo le braccia intorno al corpo. Passo di fianco ad una panchina e vedo un ragazzo con una siringa in mano… Sposto lo sguardo quasi subito, e mi incammino più velocemente…
…“Sono quasi arrivata… Forza ancora poco!” Me lo continuo a ripetere per non continuami a guardare intorno… Sembro in un film horror!
Sotto un lampione c’è una panchina e su di essa dei ragazzi, o mio Dio… No! Proprio loro mi dovevano capitare? Ma del resto, un’altra strada non c’è… E ci devo proprio passare a fianco!
Abbasso il capo, come per nascondermi, non ho voglia di sentire altre parole uscire dalle loro bocche, a scuola ne ho già sentite abbastanza…
“Ehi, ehi ehi… Guarda chi c’è…!” Uno dei ragazzi della mia classe si alza e mi si para davanti…
“E dai… Lasciami passare… Idiota” Cerco di spostarmi ed evitarlo ma mi ferma per un braccio.
“Ma sentila questa str-…!” Mi afferra ancora più forte il braccio, io lascio cadere la tracolla e cerco di liberarmi.
“Aspetta… Mmmh… Ma la vostra amica non è poi così male…” Un ragazzo che non avevo mai visto si alza dalla panchina e si avvicina mentre mi squadra… Dev’essere amico di quelli della mia classe, ma molto sinceramente non mi fido proprio per niente… E dev’essere anche più grande di loro.
“Ehi, Nick! Che vuoi fare?” Il ragazzo che era rimasto seduto sulla panchina ride mentre osserva la scena…
“Mi è venuta voglia di divertirmi questa sera…” Scansa il ragazzo che mi stava tenendo ferma e prende il suo posto. Mi sfiora con le dita la guancia mentre io lo guardo sperando che mi lasci stare… Cosa che purtroppo non avviene…
“Dai vieni…” Mi tiene fermamente per un braccio e mi porta dietro alcuni alberi del parco, mentre io cerco di liberarmi…
“Lasciami!... Fermo!” Lui non mi dà retta, mentre la mia preoccupazione continua a crescere sempre di più. Arriviamo ad una panchina, abbastanza nascosta dagli alberi… E mi ci sbatte letteralmente sopra.
“E zitta… Dai… Poi vedi che ti piace” Mi fa stendere sulla panchina mentre io cerco di liberarmi, ma lui è molto più forte di me, mi tiene ferme le braccia e sento le sue mani scivolarmi lentamente sul corpo…
“N-no… Per favore…” Le lacrime mi stuzzicano gli occhi ed un nodo alla gola mi fa quasi mancare il respiro… Lui mi guarda e sorride.
“Zitta… e ferma troietta”


Mi ricordo le sue mani sul mio corpo… Mi ricordo, quando mi ha toccata con violenza, mi ricordo quando è entrato dentro di me con forza, violando il mio corpo senza nessuna pietà…
Mi ricordo quando mi ha lasciata lì, dopo essersi “divertito”… Mi ricordo quello che mi ha detto dopo…

“Sai… Hai veramente un bel corpo” Mi sorride perfido mentre io cerco di alzarmi dalla panchina e rimettere a posto i miei vestiti…
“Sei uno stronzo… Vattene!” Gli grido contro mentre mia accascio per terra… Non ho più la forza di fare niente.
«Tsè… Sai, è meglio che poi te ne starai zitta, e non dirai niente di questa notte… Se no, sai mi hanno detto che ti “piacciono” quelle femminucce… Com’è che si chiamano? Tim..? Dirk..? Se lo dici a qualcuno potrei sempre vendicarmi su di loro… Che dici, eh, troietta?”
“N-no…” Le lacrime mi scendono… Ormai non le riesco più a fermare…
“Brava la mia puttanella…” Sorride, mi accarezza una guancia e mentre si accende una sigaretta se ne va lasciandomi sola.


E per questo motivo, non lo posso dire a nessuno… Non voglio coinvolgere altra gente… Men che meno loro. Adesso scusami mio caro diario, ma ti sto bagnando tutte le pagine.
Vorrei tanto che questa pagina della mia vita non fosse mai esistita…



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Che schifo. Stamattina mi sono svegliata prestissimo… E siccome non avevo nulla da fare stavo rimettendo un po’ a posto la stanza. Mentre rovistavo sotto il letto ho trovato tutti i miei vecchi diari, ho sempre avuto il vizio, o chiamiamola anche mania, di scrivere… Che fosse descrivere la mia vita o semplicemente una storia inventata.
Forse mia mamma ha ragione… Da quando avevo sedici anni, anzi da quel giorno di quando avevo sedici anni, sono cambiata… Prima ero dolce, una brava ragazza che faceva tutto quello che le si diceva… Adesso mi viene quasi da ridere al ricordo. Ora sono tutt’altro… Stronza, egoista, non me ne frega niente di nessuno e non me ne pento affatto… Dopotutto mai nessuno se n’è fregato veramente di me in questi diciott’anni tranne che mia madre e mio padre.
Alzo lo sguardo da quel diario e lo butto sulla scrivania mentre mi dirigo in bagno, sono quasi le sette e purtroppo la scuola mi chiama.
Uscita dal bagno, mi vesto come al solito e so che come sempre susciterò gli sguardi di molti ragazzi… Chi tra lo schifato, chi meno. Prendo la tracolla nera e vado in cucina dove mia madre sta preparando una colazione degna di un corte reale.
“Mamma non ti aspetti che io mangi tutta quella roba, vero?” Guardo schifata quelle uova mentre mia madre finisce di mettere in tavola.
“E dai Angie… Almeno provaci, stai dimagrendo troppo e…” Alzo lo sguardo su di lei mentre lei mi passa una mano sul viso, che io scanso subito.
“Anche se mangiassi non lo riuscirei a tenere dentro… Quindi è inutile che io lo faccia… Ora vado, a dopo” Le do un bacio veloce sulla guancia ed esco di casa. Mi spiace vederla così, si sta preoccupando tanto per me… Ma la vita è mia, o per lo meno quel poco che me ne rimane da vivere…
Mi infilo le cuffie dell’iPod nelle orecchie e scaccio via ogni pensiero… Cammino per un po’ per raggiungere la scuola, appena varco il cancello vari sguardi si posano su di me, li ignoro tutti… Tranne uno, il suo, quello di Shin, così penso lo chiamino i suoi amici.
Per quelli che per me sembrano interminabili secondi i nostri sguardi si fondono e danno vita ad un conversazione silenziosa… Ho voglia di parlargli, ho voglia di conoscerlo, ho voglia anche solo di dirgli semplicemente “ciao”… Ma non posso. Non voglio legarmi a nessuno, se lo facessi poi farei solo soffrire le poche persone che mi hanno voluta bene, e questo è uno dei pochi motivi perché mi comporto male con tutti.
Entro in classe e mi siedo al solito posto, aspettando che arrivino gli altri miei compagni. La giornata passa come al solito, cioè lenta e molto, molto noiosa fino a quando…
“Signorina Black?” Il professore di italiano, cioè dell’ultima ora, mi chiama prima che io possa uscire dalla classe.
“Sì?” Mi giro e mi avvicino alla cattedra, mentre il mio unico desiderio sarebbe uscire di corsa dall’aula.
“Sa signorina, il tema che mi ha dato la volta scorsa è molto ben strutturato, mi chiedo se potrebbe farmi una ricerca anche su quest’argomento…” No, in verità lui voleva dire: mi faccia una ricerca su quest’argomento, punto.
“Ok, come vuole… Gliela porto la prossima lezione, arrivederci” Saluto e me ne vado, esco dalla classe e mi dirigo in biblioteca della scuola… Che palle, non ne ho la minima voglia… Entro e non c’è nessuno, se non la bibliotecaria, cerco il libro che mi serve e mi siedo ad un tavolo un po’ nascosto e solo mentre mi sto sedendo vedo l’unica persona che vorrei vedere giorno e notte: Shin. Ma faccio come se nulla fosse e mi siedo affianco a lui, aprendo quel libro enorme e cercando di ricavarci qualcosa mentre lo vedo leggere un libro, quasi grande quanto il mio.
A volte mi giro a guardarlo senza farmi vedere. E’ così bello: naso piccolo, viso dai tratti fini, capelli biondi e due occhi in cui mi ci specchierei ogni istante della mai vita se solo potessi.
Passano due ore come se niente fosse, non perché io stia concentrata sul libro ma più che altro perché non riesco a non guardare Shin. Distolgo lo sguardo dal mio angioletto biondo e guardo l’orario sul cellulare… Ed è maledettamente tardi!
Chiudo il libro di botto, provocando così un rumore sordo, arrossisco leggermente mentre spero che nessuno abbia fatto caso a me. Prendo le mie varie penne e matite e le rimetto via nell’astuccio, ma sbadatamente una mi cade a terra, sbuffo mentre comunque metto via l’astuccio nella tracolla, mi alzo dalla sedia e mi piego per prendere quella stupida matita, ma…
“Tieni” Alzo lo sguardo ed incontro i suoi occhi ed al mio cuore sento perdere un battito; odio quando faccio così! Mi sento una stupida ragazzina innamorata!
“… Grazie” Pum! Oddio la testa! Ma perché? Perché la mia testa ha sbattuto contro il bordo del tavolo? Mi viene seriamente voglia di correre via.
“Tutto ok?” Mi sorride mentre vedo chiaramente che si sta trattenendo dal ridermi in faccia.
“Sì… Guarda che puoi ridere se vuoi…” Lui scoppia a ridere mentre a me spunta un sorriso quasi automatico nel vederlo ridere così. Scuoto la testa per scacciarmelo dalla testa, non devo pensare a Shin!
Mi dirigo verso la scrivania della bibliotecaria e le restituisco il libro… Esco dalla porta senza guardarmi indietro, dopo qualche metro mi sento toccare la spalla.
“Piacere, Shin” Ora mi cammina accanto, io lo guardo senza dire nulla per qualche secondo.
“E’ il nome di un cane?” Sorrido mentre lui sembra un po’ spiazzato, molto probabilmente mai nessuno glielo avrà detto… Ma se vuole parlare con me deve sapere che sono stronza.
“Ehm… No. Tu? Come ti chiami?” Mi guarda e quasi mi perdo di nuovo nei suoi occhi, così decido di puntare lo sguardo davanti a me, almeno sarà più facile parlargli.
“Angel… So che può sembrare più un nome da maschio, in ogni caso va bene anche Angie” Non mi accorgo che arriviamo all’uscita e vedo un gruppo di ragazzi appoggiati alla grande cancellata in ferro, sono gli amici di Shin, lo vedo spesso con loro…
“Beh, io vado… Ci vediamo… Angioletto!” Shin mi saluta con un sorriso mentre io lo guardo e basta, lo vedo andare dai suoi amici ed io mi incomincio ad incamminare verso casa e non mi accorgo che un sorriso mi si stampa sul viso… Forse nella speranza di ripetere la giornata di oggi, per adesso la più felice da molto tempo.



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Io odio la mattina! Mi stropiccio gli occhi e mi alzo dal letto mezza rintronata, vado in bagno e mi guardo allo specchio. Sono passati due giorni da quando ho fatto quella misera figura in biblioteca con Shin… E devo ammettere che risbatterei volentieri la testa altre cento volte pur di parlargli…
No! Ma che sto dicendo? Io non posso e non devo! Non voglio soffrire… E non voglio far soffrire gli altri. Che situazione di… Sbuffo e mi asciugo una lacrima che dispettosa mi era scivolata dagli occhi, non voglio piangere… Io sono forte, e lo voglio rimanere fino alla fine… Anche se so che starò veramente in uno stato pietoso ma…
Mi chiedo perché alcune cose debbano accadere… Perché? Ormai la mia mente è occupata da un solo ricordo… Quello in cui mi dissero che ero malata… Il dottore lo disse così semplicemente, una piccola frase che rovinò la mia vita…

Uffa, non ne posso più… Sono sdraiata su questo lettino da ormai più di venti minuti e mi sono stufata! Mia madre è a parlare col dottore fuori dalla porta… Mi alzo e mi avvicino alla porta bianca socchiusa, sento delle voci: una maschile, quella del dottore ed una femminile, quella di mia madre… Dopotutto stanno parlando di me, quindi perché non dovrei sentire?
“Allora… Come sta?” La voce di mia madre è preoccupata…
“Signora… Si sieda, per favore” Il dottore ha una voce pacata, io mi sistemo meglio per sentire.
“Cosa c’è? Per favore, dottore parli!” Mia madre si agita, lo posso chiaramente percepire.
“Dagli esami fatti, risulta che sua figlia… Ha la leucemia”




Quel giorno… Ogni cosa mi crollò addosso, era come se mi avessero tolto la terra sotto i piedi. Continuavo a ripetere la parola leucemia nella mente, mi ricordo che mia madre si mise a piangere, quando mia madre lo disse a mio padre mi abbracciò forte e mi disse di non avere paura… Io ero solo stanca credo.
Stanca di ogni cosa! Tutto era uno schifo… E lo è ancora adesso in parte. Decisi che avrei vissuto quel poco che mi rimaneva per mia madre, per mio padre… Ed anche un poco per me.
Mi guardo allo specchio e vedo solo una ragazza spaventata… Ho paura, ho paura di morire… Ho paura per il domani, ho paura di quando non sarò in grado di fare niente, ho paura di vedere gli sguardi di sofferenza dei miei, ho paura… Solo paura. Ormai ho anche quasi paura di vivere.
Prendo in mano un cerchietto che era appoggiato sulla mensola del bagno e lo rimetto nell’armadietto quando ad un certo punto mi viene in mente un sogno che ho fatto stanotte… Più che altro mi ricordo solo poche parole, era una voce bellissima, cupa e… Invitante: “Non avere paura… Ci sarò io con te”.
Mi risveglio dai miei pensieri; si sta facendo tardi e purtroppo a scuola ci devo andare per forza.
Sempre solita storia: professori che spiegano e nessuno che segue, soliti sguardi, solita gente.
La campanella… Che suono divino. Metto via tutto ed esco dalla classe e raggiungo i cancelli della scuola.
“Ehi! Angioletto!” Mi giro di scatto e mi ritrovo Shin tutto sorridente, cavolo che bel sorriso. No, Angie, stop.
“Ehi…” Saluto con un cenno del capo e vedo i suoi amici avvicinarsi, dovrebbero essere Dirk, Sebastian e… Non mi ricordo; purtroppo con i nomi non me la sono mai cavata molto bene.
“Questi sono i miei amici… Ti va di venire con noi?” Io li guardo e sbuffo.
“Anche se ti dico di no, c’è qualcosa che mi dice che mi porterai lo stesso con voi, giusto?” Lui sorride e gli altri ridono.
“Esatto!” Sorride ancora e mi prende per mano mentre mi trascina lungo la via.



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… E da quel giorno io e Shin incominciammo a parlare, a scherzare, a ridere… Non mi ero mai sentita così libera, il mio cuore sembrava molto più leggero, senza nessun peso che mi portava giù. Mi sentivo bene e per qualche ora mettevo da parte tutto e tutti: mia madre, i mie compagni, la malattia…
Sentivo che più tempo passava e più il mio amore per Shin cresceva. Mi ero imposta di non avvicinarmi a nessuno, me lo ero ripromessa ma… Non ce l’ho fatta e ormai sono passati cinque mesi.
Shin per altro non mi aiutava e non mi aiuta affatto… Era ed è sempre lì, vicino a me, se mi vede un po’ triste incomincia a parlare a raffica, tanto che gli devo tappare la bocca per farlo smettere.
Oramai siamo amici, anche se io lo amo più di me stessa, ma questo non glielo voglio dire... Ogni volta che lo vedo ridere, che lo vedo felice… Come posso rovinare la sua felicità? Per colpa mia? No. Lo amo, ma lui non ama me e preferisco sia così… Non voglio che soffra, mai.
“Angioletto? Ci sei?” Mi sventola una mano davanti al viso mentre io mi risveglio dai miei pensieri, siamo a casa mia a fare i compiti… E pensare che fino a qualche mese fa questa possibilità mi sembrava completamente impossibile.
“Sei fissato con ‘sto angioletto…” Lo guardo e lui sorride mentre io alzo gli occhi al cielo.
Cavolo Shin, ma tu non mi aiuti proprio per niente! Come posso dirti addio? Come? Ho deciso di rinunciare a curarmi perché non voglio passare i miei ultimi giorni in un letto d’ospedale… Mi sento debole, e sono sempre stanca… Ormai ho rinunciato anche a fare educazione fisica o fare troppa attività fisica… Mangio pochissimo e per questo Shin si preoccupa, dice sempre che non mangio mai… Ma non lo sa che se anche se mangiassi… La situazione non migliorerebbe affatto.
Mi alzo dalla scrivania e vado verso la finestra quando all’improvviso non mi reggo più in piedi e cado per terra, sento Shin chiamarmi mentre tutto diventa buio.


“Angel? Angie?!” Apro gli occhi e mi sento qualcosa di umido sulla fronte, alzo il braccio e mi tolgo il fazzoletto bagnato mentre cerco di alzarmi dal mio letto, ma qualcosa mi trattiene, e quel qualcosa è Shin.
“Shin… Lasciami” Lui mi guarda e si siede sul letto di fianco a me, mi prende per mano e traccia con le dita piccoli disegni invisibili.
“No. Cos’hai? Ho notato che non mangi quasi mai, e se mangi te ne vai di corsa in bagno… Ti vedo sempre così stanca, sembra che tu non abbia più forza! Sai che su di me puoi contare… Cos’hai mio angioletto?” Mi guarda e cerca di sorridermi mentre un nodo in gola comincia a formarsi dentro di me. No, Shin. Per favore, non fare così… Non voglio dirtelo.
Mi accarezza una guancia mentre il nodo sembra ingrossarsi sempre di più, non riesco quasi più a respirare… Mi scende una lacrima mentre io cerco di fermare le altre… Cosa che non riesco a fare.
“Angioletto? Ehi!” Mi viene vicino e mi toglie le mani dal volto mentre con un semplice gesto mi abbraccia. Io non riesco più a trattenere niente e mi lascio a andare ad un pianto che sa di disperazione, di paura… Dopo un po’ mi stacco da lui e lo guardo negli occhi.
“Shin io… Sono malata. Ho la leucemia” Lui mi guarda, non dice niente. Abbassa la testa e mi attira verso di se mentre mi dona un forte abbraccio mentre io continuo a parlare.
“Mi resta poco, piccolo… Come hai detto tu sono stanca, ma non voglio curarmi, anche perché sarebbe inutile e non voglio passare i miei ultimi giorni in un letto d’ospedale... Ho paura, Shin…” Lo stringo di più e sento lui fare altrettanto mentre calde lacrime mi solcano il viso bagnandogli la maglia.
“Ti amo… Angioletto mio ti amo! Non voglio che tu… No! No, no, no…” Mi allontana da sé e mi guarda dritta negli occhi mentre sento la sua voce spezzarsi. Shin… Perché? Non devi amarmi… Ormai le lacrime per me sono inarrestabili, scendono e mi bagnano il viso.
“Piccolo no… Per favore. Non puoi amarmi…” Gli accarezzo una guancia mentre il suo sguardo diviene perso.
“Perché?” Mi alzo dal letto, un po’ a fatica, e lo guardo negli occhi.
“Perché ti farei solo soffrire! Fra poco io non ci sarò più! Non voglio che tu ti avvicini troppo a me! Non voglio che tu soffra per colpa mia… Ti prego… Ti amo Shin. Ma ti prego vattene…” Incomincio a piangere di nuovo, lui si alza e mi abbraccia nuovamente.
“Sei una stupida. Come pensi che starei sapendo questo?… Come potrei stare lontano dall’unica persona a cui tengo? Ti amo, angioletto mio. Qualsiasi cosa succeda, io non ti lascerò. Voglio vivere ogni attimo con te… Tutto il tempo possibile” Mi fa alzare lo sguardo, i suoi occhi chiari mi fissano e poco dopo le sue labbra toccano leggere le mie, un bacio dolce e triste che vorrei non finisse mai.
Che cosa buffa. Pensavo che i sogni non si avverassero mai, invece il mio più grande sogno, il mio grande amore si è realizzato proprio ora… Ti amo Shin. Con tutta me stessa, con tutte le forze che mi rimangono in corpo… Non voglio lasciarti, ma purtroppo il tempo è un nemico crudele… Che non ti concede niente, che non puoi comprare… L’unica cosa che mai nessuno avrà… Per questo lo voglio sfruttare fino alla fine.



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Tre settimane dopo.
Camera mia, noi due sdraiati sul letto, mi tieni stretta a te mentre io ascolto il battito ritmico del tuo cuore, che suono meraviglioso… Penso proprio che questo mi mancherà.
“Shin…?” Lui abbassa la testa verso di me, io fisso il cielo attraverso la finestra.
“Voglio fare l’amore...” Alzo la testa e lo fisso mentre lui sembra preoccupato.
“Shin voglio vivere ogni istante che mi rimane! Ti voglio… Ora. Perché magari domani non po-…” Lui mi mette un dito sulle labbra per azzittirmi. Si avvicina e mi bacia dolcemente, mi fa stendere sotto di lui mentre piano accarezza il mio corpo. Mi toglie la maglia, la gonna… Tutto mentre io faccio lo stesso con lui. Ammiro il suo corpo, ogni suo lineamento mentre lui accarezza il mio seno dolcemente, come fossi il fiore più delicato del mondo. Gli bacio il collo, lui mi stringe a sé… Io continuo a tempestarlo di piccoli baci, mi prende il viso tra le mani e mi bacia come non aveva mai fatto, è un bacio passionale così intriso d’amore che quasi mi viene voglia di piangere…


Quel giorno i nostri corpi, le nostre anime sono diventate un tutt’uno…
Ci siamo detti “Ti amo”, ci siamo abbracciati, ci siamo baciati… Ci siamo semplicemente amati.
Quel giorno avrei proprio voluto avere tutto il tempo del mondo…





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Che mal di testa, oggi non sono andata a scuola… Le mie condizioni sono peggiorate dall’ultima volta che ho visto Shin. Mia madre questa mattina è andata al lavoro come mio padre, si è premurata di lasciarmi il telefono di fianco al letto, se mai avessi bisogno di un’ambulanza o per semplice aiuto… Le voglio bene e forse, oppure no, si preoccupa troppo.
Shin mi ha detto che dovrebbe venirmi a trovare stasera… Il mio Shin. Ripensando a lui mi viene una nostalgia, un senso di vuoto si fa largo dentro di me, dentro al mio cuore… Mi manca e non lo vedo da qualche giorno, non voglio pensare a quando…


Tutto il giorno l’ho passato a letto, le ore scorrevano lente, proprio quando volevo che il tempo scorresse il più velocemente possibile per rivedere il mio vero angelo biondo.
Ormai sono quasi le otto, Shin dovrebbe essere qui a momenti… Ad un certo punto sento lo stridere di pneumatici, un urlo… Qualche attimo dopo una sgommata lascia il silenzio assoluto.
Un brutto presentimento si insinua dentro di me, mi alzo e corro alla finestra… Parole senza un senso logico si rincorrono nella mia mente…


…Shin… Inerme a terra… Sangue…
Disperazione… Rabbia…
…Odio…
…Amore…



Esco da camera mia di corsa, non mi preoccupo di prendere una giaccia, esco così come sono e mi precipito sul corpo inerme di Shin… Mi tremano le mani e sento il cuore accelerare a dismisura.
“Shin! No…! Ti prego… Non puoi farmi questo! Non puoi…!” La mia voce viene spezzata da un singhiozzo e le lacrime incominciano a cadere, muoiono a terra mentre abbraccio il corpo di Shin… Mi sporco di sangue, ma non me ne frega niente… Lui apre piano gli occhi e mi fissa mentre cerca di sorridermi, io continuo a piangere…
“Ti amo piccolina mia… Mio angioletto” Si sforza e la voce è poco più che un sussurro.
“Shin, mio piccolo angelo, non puoi farmi questo… La mia vita stava prendendo senso solo grazie a te, vederti sorridere, vederti scherzare, vederti semplicemente… Osservare ogni tuo più piccolo tratto, la forma della tua bocca, la linea del tuo naso… Guardarti negli occhi e perdermi dentro di essi e non voler ritrovare la strada. Ti amo Shin… Ti amo” Singhiozzo mentre prendo le sue mani fra le mie.
Non mi accorgo che intanto tutte le luci, delle case, dei lampioni si spengono e tutto diventa buio ed l’aria diventa fredda, dalla mia bocca escono piccole nuvolette ad ogni mio respiro, ma non ci faccio troppo caso, poiché il gelo sta arrivando anche al mio cuore, piano scivola dentro di me mentre le lacrime non smettono di cadere ed i miei occhi non smettono di guardare quelli di Shin.
Mi guardo intorno terrorizzata sentendo delle voci, ma come fossero lontane, un eco… Sento del brusio, tante, troppe voci che si mescolano le une alle altre, un brusio indistinto che mi fa salire l’ansia e l’adrenalina, poiché vicino a me non c’è nessuno.
“Ma guarda che bel ragazzo…” Questa voce… Non è possibile! E’ la stessa di quel sogno… Anche se adesso sembra ancora più sensuale.
Un’ombra scura si para davanti a me ed al corpo ormai quasi del tutto gelido del mio angelo. Cerco di vedere il viso di colui che è fermo di fronte a noi ma ha un cappuccio calato sul volto. Una strana sensazione di paura mi invade ed un brivido percorre tutta la mia schiena ed incomincio a sentire veramente il gelo intorno a me.
“C-chi sei?” La mia voce trema mentre mi alzo e mi metto tra la figura nera ed il corpo inerme di Shin, sento che pronuncia il mio nome mentre il suo sguardo si fa sempre più preoccupato, vedo che chiude gli occhi, una paura mi attanaglia il cuore ma vedo il petto alzarsi piano, con fatica.
“Un cacciatore… O per esser più esatti, un collezionista… Di anime” Nel pronunciare l’ultima parola si toglie il cappuccio, il viso è quello di un uomo, giovane e molto, molto bello, lineamenti fini, capelli rosso scuro, del colore del sangue, naso piccolo e dritto, zigomi alti… Il colore della pelle è quasi bianco e liscio, una bambola di porcellana è più colorita a confronto; ma la cosa che mi colpisce di più sono gli occhi… Sono neri, completamente neri, solo una piccola sfumatura azzurra delimita leggermente la pupilla anch’essa nera ed allungata. Per una attimo si sofferma su di me per poi guardare intensamente il corpo di Shin, io allargo le braccia, come per proteggerlo.
“Cosa vuoi da lui?” Appena finisco di parlare lui scoppia in una risata cupa, e noto alcuni denti laterali leggermente appuntiti ed un nuovo brivido mi scende giù per tutta la schiena.
“Mi pare più che logico, no? Vedi la sua anima è così invitante… E’ così… Brillante e pura…” Guarda il mio angelo con sguardo famelico, come fosse cibo.
“No! Lui lascialo stare…! Prendi me! Dopotutto anch’io morirò fra poco…” Lo guardo e lui sorride… Ho paura, tanta, ma per proteggere Shin, farei di tutto.
“Mmmh… Va bene… Allora, accetta il patto” Il sorriso del mio cacciatore si allarga e mi porge la mano; io la guardo… Lancio un’ultima occhiata a Shin, sussurro “Ti amo” e dopo aver messo un lucchetto al mio cuore, stringo quella mano pallida che mi invita verso l’oscurità più nera.
“Accetto” E da allora, niente è mai stato più come prima.



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“E’ passato un anno, mio dolce angelo…” Il cacciatore si avvicina… Sento i suoi passi silenziosi sulla strada; mi si affianca mentre io non lo degno di uno sguardo, continuo a fissare quella casa, quella finestra… La stanza del mio angelo...
“Quel giorno… Tu non volevi lui, tu volevi me… Ma mi chiedo una cosa… Perché non l’hai detto subito?” Mi giro verso di lui con un movimento lento e fluido.
“Come sei cambiata… Sei una creatura così bella… I tuoi capelli, ora del colore della luna… I tuoi occhi, ora blu come il mare… La tua eternità, che ti manterrà così giovane e bella per sempre, fino alla fine dei tempi… E’ vero, io volevo te, io ti ho sempre voluta. Shin era solo un mezzo, mi è capitata la situazione giusta al momento giusto si potrebbe dire… Ma io dovevo far sì che tu volessi il patto e dopotutto, non ti è andata così male… Shin ora è vivo, un’anima al posto di un’altra. Vedi, io, a meno che non sia la mia preda a volere un patto, non posso fare assolutamente nulla! Per questo ti ho spinta ad offrirti a me… Ora tu sei mia… Il mio angelo nero, la mia cacciatrice di anime macchiate” Lo guardo piena d’odio ed all’istante estraggo la mia fedele spada, gliela punto alla gola, premo cosicché un rivolo di sangue nero gli scenda lungo la gola… Lui sorride, sa che non posso ucciderlo… Premo un altro poco e dopo rimetto via la spada velocemente.
“Non capisco… Perché mi hai presa come cacciatrice?… Perché proprio me?” Lo sento ridere… Ha una voce stupenda… Ma è così irritante.
“Perché tu eri così… Perfetta. Il tuo carattere, la tua persona… La tua anima. Vedi, come le tue ne vedo molto raramente, per questo te e gli altri pochi che ho prediletto siete diventati immortali… Per questo siete diventati i miei angeli neri… E poi, nutrirmi saltuariamente di voi… Soprattutto di te… E’ così… Appagante” Sogghigna, mentre a me viene il voltastomaco… Per quello che sono… Per quello che faccio, perché essendo un angelo nero mi nutro come il mio “creatore” di anime…Ho ucciso anche il mio stupratore… La sua faccia di quando mi vide, ricordo le sue urla strazianti e la vita lasciare i suo occhi.
Mi giro di scatto per aggredirlo, ma lui è più veloce, mi prende per il collo e mi sbatte contro il lampione lì vicino…
“Tu sei mia adesso… Ricordatelo” E con un sorriso svanisce nel buio della notte.
Io sospiro e mi piego su me stessa… Mentre apro le mie ali dalle piume nere, mi rannicchio e mi chiudo come a formare uno scudo su me stessa. Lacrime nere mi solcano il volto… Ormai sembra che questo colore si sia insidiato dentro di me. Mi rialzo e mi asciugo velocemente le lacrime.


E come ogni notte da quando il mio cacciatore mi cambiò la vita… Mi reco dal mio angelo a donargli un bacio a fior labbra, a colorare un pezzettino del mio cuore di rosso, di quell’amore che mai più potrò avere ma che per sempre desidererò.
“Dormi, angelo mio… E sogna… Il sogno è la cosa più cara che abbiamo, nei sogni non c’è dolore… Dormi, amore mio… Ti amo” Accarezzo quel viso così famigliare, e lo saluto mentre me ne vado dalla finestra da cui ero entrata… Non accorgendomi che lascio cadere una piuma sul pavimento della sua stanza.


Ed ora, la cacciatrice si mette al lavoro, come ogni notte, spietata nel scegliere le sue vittime, senza pietà, come colui che quando l’ha trasformata non ha avuto… Mentre ha lasciato il suo cuore accanto al suo unico vero e solo angelo.


Ed ora… Se siete fuori, in questa notte senza luna… Scappate perché adesso… Inizia la caccia.






******************
Ok, come sempre, siate libere di dire cosa ne pensate...
Le critiche vanno benissimo e sono ben accette..^^
Grazie per chi ha letto!imageimage
Un bacio...<33
 
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view post Posted on 7/3/2009, 22:05

SUGAAA~!

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oooooh che bellaaaaaaaaaa!!!
complimenti cara, sei bravissima!!!!!!!!!
mi è piaciuta tanto!!!
 
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view post Posted on 8/3/2009, 12:21
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a ColD HearT is a DeaD HearT

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oooooook.. io non ho proprio parole!!! è una vera meraviglia, sul serio!!! i miei complimenti, tanti tanti complimenti!
 
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Yukira_Poison
view post Posted on 21/3/2009, 15:30




è STUPENDA BRAVISSIMA!!!!
UNA FINE ORIGINALE!!!!
 
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°*_§AngelOfLust§_*°
view post Posted on 21/3/2009, 18:39




è semplicemente fantastica, il finale soprattutto *__*
l'adoro! bravissima!!!^^
 
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»k.i.k.o.
view post Posted on 22/3/2009, 17:31




Madonna mia....è veramente bellissima!
Dico sul serio...è meravigliosa Juli...
Bravissima cara! <3

Non hai mai pensato di cercare qualcuno che possa pubblicare le tue storie?
Scommetto che piacerebbero a tutti!

Bacissimi <3
 
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marcoale
view post Posted on 10/5/2009, 17:34




wow, questa fan fiction è bellissima.Complimenti scrivi davvero bene
 
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siriusjhp
view post Posted on 2/6/2009, 10:53




bella bella mi è piaciuta un sacco.... sai perchè ? perchè la storia ti prende proprio :)
 
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7 replies since 7/3/2009, 21:30   400 views
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