History Collection

« Older   Newer »
  Share  
_xX°Juliet°Xx_
view post Posted on 21/1/2009, 19:13




Allora... Questa fanfiction, in verità non so come è nata. Fatto stà che l'ho scritta ed è anche "un pò" lunghetta.. Quindi se vi stufate dopo la metà vi capisco!xD
In verità non è una sola oneshot, poichè avevo pensato di fare una oneshot basata su ogni testo delle canzoni dei CB... Se c'erano già delle fanfiction, o "raccolta di oneshot" così mi scuso, non lo sapevo proprio.
Avviso che è triste ed ha un mini-pezzettino hot...





Silent Scream




Plic.
Una goccia si infrange sulla mia pelle gelida come il ghiaccio mentre guardo l’orizzonte scuro del mare, così nero e profondo, pericoloso per molti... Ma anche tanto affascinante.
Plic... Plic, Plic.
Incomincia a piovere, ma non mi muovo. In fondo mi piace la pioggia, dopotutto è il mio elemento preferito... l’acqua. Guardo il cielo, nuvoloso ma con qualche squarcio, e riesco a vedere le stelle che mi guardano silenziose da lassù, qualcuna più luminosa, qualcun’altra meno, ma tutte bellissime. Sento il vento gelido infrangersi sulla mia pelle, chiudo gli occhi ed ascolto i lamenti che esso provoca. E’ una strana sensazione stare così... All’asciutto.
Apro gli occhi e guardo l’acqua sotto di me infrangersi sullo scoglio su cui sono seduta, la guardo e le sorrido, come se lei fosse in grado di ricambiarmi.
Vedo le prime luce dell’alba alzarsi dall’orizzonte che piano si rischiara... E’ da troppo che sono qui, da tutta la notte. Ormai faccio fatica a respirare e per la mia pelle non è una buona cosa stare troppo all’aria aperta; lancio un’ultima occhiata verso la luce davanti a me e mi decido a tuffarmi in acqua con una spinta delle mani. L’acqua mi avvolge completamente mentre scendo sempre più in profondità e mi sento molto meglio adesso. Muovo con forza i muscoli della coda per aumentare la velocità e scivolo veloce tra gli scogli appuntiti mentre mi dirigo verso “casa”, se così la posso chiamare. Nuoto veloce, più di qualsiasi altra creatura acquatica sia mai esistita, un delfino all’improvviso mi si para davanti ed io mi fermo di colpo mentre i miei lunghi capelli ondeggiano come se fossero mossi dal vento davanti al mio viso.
Lo guardo e poggio la mano sul suo dorso, chiudo gli occhi e vedo un altro delfino e del sangue, tanto sangue. Apro gli occhi di scatto e lui incomincia a nuotare, lo seguo non facendo alcuna fatica a stargli dietro, dopo poco ci fermiamo e dopo un grande masso vedo il delfino ferito, mia avvicino ed esamino la ferita, è profonda, troppo, e vi è un arpione. Umani.
Glielo sfilo velocemente e mi chino sulla ferita aperta, incomincio a intonare un canto in una lingua sconosciuta agli umani, la mia lingua, la lingua delle sirene. La mia voce riempie il mare... Limpida e perfetta. Sento l’energia abbandonarmi un poco, ma continuo finché la ferita non si è completamente rimarginata, ebbene sì, il nostro canto ha tanti poteri... Deve decidere la cantante che piega dargli... Se terapeutica o di distruzione. Appena ho finito di curare il delfino lancio un’ultima occhiata ai due mammiferi prima di sfrecciare con rabbia verso la superficie dell’acqua. Il cielo è limpido adesso e vedo una nave da pesca poco lontano da me, la rabbia mi sale nel vedere tutti quegli arpioni e tutti quegli esseri umani indegni di essere chiamati tali. Incomincio ad intonare un nuovo canto, non delicato e limpido come il precedente, no. Questa volta è pieno di dolore e rabbia, odio e tristezza. Alzo il tono e grandi nuvoloni neri incominciano a riempire il cielo che fino a poco prima era chiaro e senza l’ombra di una nuvola. Pian piano il vento si alza, il mare si ingrossa e le onde si fanno più violente ed alte mentre il cielo incomincia a versare le sue lacrime.
Il mio canto loro, quegli stupidi e ignobili umani, non lo sentono... Non possono sentirlo se io non voglio; sentono e vedono solo quello che sto creando ora... L’urlo del vento, la rabbia delle onde, la tristezza della pioggia. Sorrido nel vederli disperati ed impauriti, se qualcuno mi potesse vedere ora mi descriverebbe come una creatura maligna ed insensibile. Ma infondo la mia specie non è mai stata gentile e dolce; e la mia indole non è mai stata delle più buone; non sono cattiva... Ma sono una creatura abbastanza egoista, eccentrica ed alle volte perfida se voglio, come in questo caso per esempio.
All’improvviso un urlo interrompe il mio canto, proprio ora che stavo incominciando con i fulmini, peccato. La pioggia smette di cadere, il vento di ululare, il mare si calma ed il cielo piano si rischiara; il tutto mentre osservo ancora quegli umani, ancora vivi come, se non fossi intervenuta io, non lo sarebbe quel delfino.
So chi ha interrotto il mio canto: Ilyalisse.
“Che vuoi Ily?” Non mi giro neanche, sono sgarbata, lo so. Ma questa dolce, fin troppo per i miei gusti, sirenetta mi fa venire i nervi quando mi interrompe sul più bello.
“Niniel...” Il suo tono è dolce anche se c’è una nota di rimprovero, sbuffo sonoramente e mi immergo di nuovo nelle profondità del mare; lei mi segue, accelero ma non fa fatica a starmi dietro. Dopo un po’ mi stufo, mi fermo di botto e mi giro.
“Si può sapere perché mi devi interrompere ogni volta?!” Il mio sguardo è duro e stringo i pugni il più forte possibile mentre guardo la sirena di fronte a me dai lunghi capelli chiari ed ondulati.
“Niniel lo sai... Non puoi fare sempre così” Mi guarda dolce ed apre le braccia avvicinandosi. Io ringhio e mostro per qualche secondo i denti, mettendo bene in mostra quelli laterali, i più appuntiti.
“E tu non puoi sempre salvare tutti Ilyalisse! Quegli umani avevano quasi ucciso un delfino! Ancora! Tu sei troppo dolce e compassionevole! Io invece no!” Le ringhio contro ma lei non si allontana, anzi, si avvicina ancora di più.
“E tu devi stare calma. Niny... Tu non puoi punirli ogni volta per una causa o per un’altra! Perché sia io che te lo sappiamo qual è il vero motivo! E’ per quello che è successo trecento anni fa a Chris-...!” Non la lascio finire.
“Zitta Ily! Tu non sai niente! Tu non...” Mi interrompo e la guardo ansimante, sembra cha abbai fatto una nuotata per tutti gli oceani... Ma non voglio sentire quel nome... Quel maledettissimo nome. Io stessa non lo pronuncio mai, non lo penso mai e non penso mai a lui perché fa troppo male... Sono passati ben trecento anni e lui non c’è più. Non sento più il suo calore quando mi abbracciava... Le sue labbra quando mi baciava... Non sento più niente adesso, solo freddo e dolore... Tanto dolore. Ormai il mio cuore è incapace di amare ancora, quasi non lo sento più battere, è un muscolo come un altro. I ricordi si affollano nella mia mente incontenibili, come un fiume in piena, mentre cerco di dargli un freno, ma con scarsi risultati.


...Mare... Una tempesta...
...Lui in bilico sul precipizio...
...Le urla di rabbia e di odio della gente perché lui era diverso...
...Io che non arrivo in tempo ed infine il nulla...




Abbasso lo sguardo e mi lascio scivolare sul fondo del mare, sento la sabbia sotto di me, la vedo alzarsi di sfuggita tutt’intorno e sbatto i pugni per terra mentre mi lascio ad un grido liberatorio intriso di dolore e tristezza, tanta tristezza.
“Niniel...” Alzo lo sguardo verso di lei, mentre si avvicina a me e mi abbraccia mentre io mi lascio andare a degli strazianti lamenti. Noi sirene quando piangiamo non lo facciamo nel vero senso della parola, o per lo meno non versiamo solo le lacrime; ci lasciamo andare completamente a piccoli singhiozzi e lamenti che farebbero piangere l’uomo più crudele del mondo, bellissimi ma pieni di dolore. Solo quelle della nostra specie più forti riescono a trattenersi anche in momenti del genere, riescono a non urlare e a trattenere tutto; ma io non ce la faccio.
Ilyalisse incomincia a cantare, è una canzone dolce... Io mi lascio cullare dalle sue braccia, non ho più forze... Chiudo gli occhi e cerco di chiudere il dolore dentro di me, mentre il canto di Ily mi calma. Cerco di smettere di singhiozzare e dopo un po’ ci riesco; respiro a fondo chiudo tutti i ricordi in un angolo del mio cuore freddo, non li definirò mai brutti ricordi, perché anche se mi hanno procurato tanto dolore... Lui non sarà mai un brutto ricordo per me. Dopo quelle che mi sembrano ore mi stacco dall’abbraccio della sirena di fronte a me e mi allontano leggermente, faccio un ultimo respiro ed apro gli occhi guardandola in faccia.
“Grazie...” Lo sussurro piano e cerco di farle un sorriso, ma più che un sorriso mi esce una smorfia. Lei mi sorride ma non mi risponde, mi prende per mano e mi fa nuotare con lei. Mi sta riportando a casa; mi lascio portare anche se non ne avevo molta voglia a dirla in tutta sincerità. Durante tutto il tragitto sia io che Ilyalisse non parliamo, le sono grata... A volte è vero che è dolce da farmi venir il voltastomaco, ma è tanto vero che sa capire le persone come pochi e tra l’altro forse le dovrei qualcosa... E’ l’unica amica sincera che ho. Le altre non le calcolo neanche, mi hanno stufata, sono sempre così... Monotone. E poi sfiderei chiunque a vivere per più di cinquecento anni con le solite persone e non stufarsi mai. Dopo poco intravedo l’entrata della grotta di casa, faccio un lungo sospiro, Ily mi lascia la mano e la vedo sparire tra il buio, dopo poco la raggiungo anch’io... Per un tratto non vedo nulla poi scorgo una luce accecante, chiudo gli occhi per tre secondi e li riapro trovandomi davanti a quella che solitamente dovrei chiamare casa. Noi viviamo qui, o per lo meno la mia “famiglia” ed io, se così posso chiamarla. E’ un bel posto, e tra tutta questa vita questo luogo è la cosa che preferisco di più in assoluto. E’ una specie di città sottomarina, ma non proprio, ci sono delle colonne greche quasi dappertutto, vi sono anche qualche tempio con delle statue di chissà quale divinità antica... E’ come un giardino sottomarino, da ogni parte ci sono anemoni, coralli dei più vari colori e di ogni dimensione... Piccoli pesciolini colorati appena entro in questo paradiso sottomarino si avvicinano e si strusciamo alle mie braccia ed alla mia coda, mi fanno solletico tanto sono piccoli. Subito vedo avvicinarsi il mio esserino marino, non sono mai riuscita a capire cosa sia. L’ho trovato circa cento anni fa vicino alla riva, era ridotto parecchio male, non so perché l’ho preso con me e l’ho guarito, non sono la tipica persona molto compassionevole, ma qualcosa in lui mi ha attirata... Mi si accoccola sotto il braccio, come se volesse essere preso in braccio, a volte mi sembra proprio come uno di quei cosi pelosi che gli umani chiamano gatti. Ci assomiglia un poco anche, è leggermente peloso ed il suo pelo è morbidissimo e bianco, un musetto dolce, una coda lunga ed un corpo che assomiglia abbastanza a quello di un felino. Ma la cosa che amo di lui sono i suoi occhi, grandi e verdi come due smeraldi. Gli sorrido e gli passo una mano sulla testolina scompigliandogli un poco il pelo liscio che lui subito cerca di sistemarsi; che animaletto vanitoso. Sorrido e con una spinta della coda mi dirigo verso casa mia, il mio piccolo rifugio personale dove non c’è nessuno, solo io e l’esserino. Nuoto per un poco, mentre incontro qualche sirena... Un saluto o poco più ed a volte neanche quello. Finalmente raggiungo il casa mia, che è costituito da una roccia a forma di luna, nera, su un’altra grande roccia ricoperta da dei fiorellini marini. Mi sdraio nella conca facendo dondolare la coda mentre il mio fedele animaletto vi si siede sopra accoccolandosi; chiudo gli occhi e lo accarezzo distrattamente. Apro gli occhi e lo guardo mentre mi fissa anche lui, si avvicina e mi dà un “bacino”, il quale corrisponderebbe ad una leccata sulla guancia; che schifo.
“Ma che devo fare con te?” Lo guardo mentre passo una mando sulla guancia, so che sono circondata dall’acqua, ma è fastidioso in un certo senso. Lo guardo severa mentre si accuccia di nuovo, ora che ci penso non gli ho dato ancora un nome ma va bene così. Non mi piace dare i nomi alle cose, le fai tue in un certo senso... E non voglio; lui deve essere libero, anche su questo. Forse è un’idea stupida ma... Per ora va bene semplicemente così. Richiudo gli occhi ed incomincio a canticchiare qualcosa, è semplicemente una melodia, non ha parole ma solo suoni... Dolci e limpidi, cerco di liberare la mente da ogni pensiero, brutto o bello che sia, cerco di concentrarmi solo sulla mia voce. Porto una mano in alto e la poggio sul ciondolo che porto al collo, un chiave di sol con un piccolo cuoricino rosso incastonato in uno dei bordini argentati... Me la diede lui, il giorno prima che morisse...


“Prendi” Mi mette nella mano un piccolo ciondolo mentre io osservo quel piccolo oggetto.
“Cos’è?” Chiedo curiosa mentre gli sorrido.
“Sai questo ciondolo è da anni nella mia famiglia... Mia nonna un giorno mi disse di donarlo alla persona che amavo di più al mondo... Senza contare che lei non ti amasse o con il dubbio che poi ti avrebbe lasciato... Si dice che tenga per sempre legato il cuore delle due persone, anche a chilometri di distanza, oltre le terre sconosciute, oltre gli oceani ancora inesplorati... E così io ho fatto... Io amo te, Niniel. Per questo ti voglio donare questo ciondolo, non m’importa se tu non mi ami o se ci lasceremo in futuro... So solo che così il mio cuore sarà per sempre legato al tuo in qualche modo” Il suo sguardo è intriso d’amore, talmente sincero da farmi abbassare per un momento lo sguardo. A volte mi sembra troppo che una creatura così fantastica come lui ami me, io non lo merito; io sono una creatura così egoista ed a volte così crudele... Come posso avere la fortuna di essere amata da lui?
“Io... Non ti lascerò mai... Io voglio rimanere con te, per sempre...” Mentre dico questo lo guardo dritto negli occhi, non riesco a dirgli “ti amo”... E non ne so il perché, forse ho semplicemente paura che tutto svanisca nel nulla. Le nostre labbra si uniscono e si muovono in perfetta sintonia.
Un ultimo bacio prima di salutarci... Lo saluto e mi tuffo in mare mentre lui si allontana sulla spiaggia...




Purtroppo non sapevo che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrei sentito le due braccia scaldarmi, le sue labbra sulle mie... Purtroppo non sapevo che quella stessa sera lui sarebbe... Non riesco neanche a finire la frase nella mente che un ringhio esce dalle mie labbra interrompendo la melodia che stavo cantando poco prima e la mia rabbia cresce... Ma non contro gli altri ma contro me stessa... Per non averlo salvarlo, per non essere arrivata in tempo, per non essere riuscita a dirgli quanto lo amavo... Senza accorgermene stringo i pugni tanto da conficcarmi le unghie nella carne, non mi importa del dolore poiché paragonato a quello che mi viene dal cuore è insignificante... E’ come se mi si fosse frantumato in mille pezzi e che qualcuno incessantemente ci stesse camminando sopra... E fa male, troppo forse. Mentre cerco di calmarmi sento un tonfo nell’acqua, impossibile da sentire per qualsiasi altro; ma grazie alle mie orecchie che non sono esattamente come quelli degli umani, poiché hanno una forma allungata, e le mie portano anche qualche anello... O come li chiamano gli umani... Piercing; riesco a sentire questo strano rumore attutito che mi attira. Per curiosità o semplicemente per distrarmi mi alzo e mi dirigo verso la superficie mentre il mio animaletto rimane lì a dormire, pigrone. Sorpassata qualche roccia sporgente e qualche branco di pesci, vedo qualcosa affondare piano, mi avvicino velocemente non riuscendo a distinguere bene e poi... Lo vedo. No. Non è possibile... Non può essere! Lui dovrebbe essere... Morto. Con qualche spinta lo raggiungo e lo prendo tra le braccia ed appena vedo il suo viso così da vicino sento il mio cuore frantumarsi nuovamente ma riprendere a battere all’impazzata nello stesso momento. Le due cose possono avvenire assieme? A quanto pare sì. Sento il suo cuore battere piano e senza pensarci due volte lo riporto in superficie, mi avvicino velocemente alla riva mentre guardo la scogliera... Dev’essere caduto da lì... O per lo meno, spero che sia caduto... Lo porto sulla spiaggia e lo faccio sdraiare mentre gli tolgo i capelli biondi fradici dal viso e lo guardo, gli faccio sputare l’acqua che aveva ingoiato, ma non riprende ancora i sensi. Mi metto affianco a lui e lo guardo respirare e osservo ogni suo più piccolo tratto. Il viso, i capelli, il naso, la bocca... Lo osservo per quelle che mi sembrano ore... Alla fine mi accorgo che questo ragazzo non è lui ma ci assomiglia veramente molto, forse troppo. La linea delle sopracciglia è leggermente diversa, il viso sembra più fine, è leggermente più alto ed il naso, gli zigomi, la sua bocca... E’ tutto leggermente diverso ma è anche così maledettamente simile; mi si stringe il cuore e quasi mi viene da piangere... Perché? Perché proprio io lo dovevo trovare? Perché mi sono disturbata a venire qui? Perché questo ragazzo è così dannatamente simile a lui? Perché? Perché? Perché?! Troppe domande e poche risposte, anzi nessuna. Distolgo lo sguardo dal ragazzo biondo e lo rivolgo verso l’orizzonte, il sole si sta abbassando verso il mare colorando le onde di colori accesi, giallo e rosso. I gabbiani volano alti, alcuni si abbassano a pelo d’acqua per prendere qualche pesce al volo, liberi nell’aria come l’aria stessa. A volte vorrei proprio essere un volatile al posto di essere una specie di mezzo pesce, essere libera di levarmi nell’aria ed andare e vedere le cose che non ho mai visto e che purtroppo mai vedrò. Sospiro e guardo le nuvole tingersi pian piano di rosa, è da molto che sono qui fuori, di solito me ne sarei andata da un pezzo, perché mai stare qui fuori ad “asciugarmi” per questo umano? Ma questa volta no, non ce la faccio a lasciarlo solo. Mi sembra così fragile, mi attira come fa una calamita con il ferro, se mi allontanassi da lui penso che ne morirei; quanto sono stupida. Come posso essere condizionata da lui? Non so neanche chi è o come si chiama! Lo guardo e mi chiedo quando avrà intenzione di degnami della visione dei suoi occhi, e come se avessi parlato ad alta voce lo sento tossire ed apre gli occhi... E ne rimango letteralmente incantata... Lui li aveva marroncino chiaro con qualche pagliuzza dorata, molto dolci... Mi scaldava il cuore ogni volta che lo vedevo... Ma questo ragazzo ha degli occhi letteralmente fantastici per essere un semplice essere umano, anche se i miei sono meglio. So di non essere la regina della modestia ma sono, come dice Ily, come il mare... Blu, profondi e cambiano sempre. E poi non sono come quelli degli umani, il mio colore cambia a seconda di come mi sento... Se sono nella media, azzurro abbastanza scuro, vuol dire che sono felice o comunque sto bene, se diventano blu scuro divento dolce, di solito anche quando.. Diciamo anche quando faccio la maliziosa, ma questo ultimamente succede molto raramente; l’ultimo è quando diventano colore del ghiaccio, Ily mi dice che faccio veramente paura quando divento così... Ed è quando sono arrabbiata... Ed ultimamente sono sempre di questo colore ma leggermente più scuro. Guardo il ragazzo che cerca di alzarsi mentre sbatte gli occhi più volte, appoggia i gomiti, fa una smorfia di dolore e si tira a sedere mentre tossisce ancora. Non si è ancora accorto della mia presenza... Strano. Ed io che pensavo che la mia coda si notasse. Ad un certo punto alza lo sguardo e nota finalmente la punta della mia metà di pesce, la segue fino ad arrivare al mio seno coperto dai capelli, e finalmente arriva al mio viso, mi guarda e quasi non sviene di nuovo. Sussulta e si allontana leggermente da me come se lo volessi mangiare... I suoi occhi non sono terrorizzati ma come affascinati.
“Tranquillo... Non ti mangio mica” Sorrido mostrando un poco i canini appuntiti, sussulta un poco ma i suoi occhi non si staccano da me e non accenna a proferir parola. Mi avvicino come posso a lui, muoversi con la coda non è poi così facile anche se da seduti, gli tocco il braccio, lui rabbrividisce e corruga le sopracciglia un attimo, allora ho visto giusto: gli alzo la manica e un grosso livido si espande per tutto il braccio. Mi chino e lo sfioro con le labbra, rabbrividisce ancora ed un piccola luce azzurra si espande per il braccio e piano ritorna del colore originario. Mi stacco e lo guardo mentre lui un po’ incredulo riabbassa la manica, mi guarda ed io non riesco a staccare i miei occhi dai suoi. Il silenzio rimane e non si spezza finché lui non pronuncia una parola che mai avrei sperato si sentire ancora...
“Grazie” Inclino la testa un po’ incredula, anche perché lui non sembra spaventato da me, l’ultima volta che un umano qualche anno fa mi ha vista mi ha lanciato contro un arpione che mi ha ferito al fianco; ha fatto molto male anche se dopo io mi sono vendicata abbastanza pesantemente.
“Non hai paura?” Lui fa una faccia strana, ed accenna un sorriso.
“Di cosa?” Ma è stupido? Mi chiedo se stia bene o l’acqua oltre che nei polmoni non gli sia entrata anche nel cervello.
“Di me” Lui rimane serio per tre secondi poi mi sorride ed il mio cuore sussulta mentre il mio cervello gli ordina di stare fermo al suo posto.
“Perché dovrei? Mi hai salvato e mi hai anche curato il braccio... Perché dovrei avere paura di te?” Questo ragazzo mi stupisce seriamente.
“Beh... Guardami!” Allargo le braccia e mi faccio vedere completamente mente lui incomincia a scrutarmi. Di certo non può dire che sono nella norma: occhi color del mare con la pupilla leggermente allungata, capelli neri e lunghi come la pece che mi coprono il seno, dopotutto siamo tutte sirene e non ci preoccupiamo più di tanto... pelle candida con dei “tatuaggi”, come li chiamano gli esseri umani, sul braccio a forma di piccoli ghirigori, e la cosa più importante... La coda, nera con qualche piccola sfumatura rosa e bianca sui bordi sfrangiati. Insomma non sono proprio la normalità fatta persona.
“E allora? Sei bella comunque... Anche se sei metà pesce, senza offesa, e poi non ho paura di te... Anzi, non penso tu mi farai del male” Questo non doveva dirlo, no.
“Dici che non ti potrei fare del male, mh?” Mi avvicino velocemente e stringo le mani sulle sue braccia, le unghie quasi gli si conficcano nelle carne ma non me ne curo; poggio la mia bocca sul suo collo, la apro per fargli sentire bene i denti, il suo cuore incomincia ad avere un battito irregolare ma non si muove, rimane fermo tra le mie braccia immobile come una statua del più bravo scultore. Mi stacco e gli sorrido mentre lui sembra rilassarsi un poco. Poi mi viene in mente una cosa...
“Come mai sei caduto in mare?” Inclino la testa e schiudo leggermente le labbra.
“Io... Non sono caduto... Mi sono buttato” Non so perché ma mi viene una rabbia tale che i miei occhi si schiariscono...
“Perché?” La mia voce suona molto fredda persino a me, stringo i pugni mentre cerco di stare calma, ma lui non si preoccupa ed abbassa per qualche attimo lo sguardo.
“Perché non ce la faccio più ad andare avanti così... Sento come se... Mi mancasse qualcosa” Mi guarda negli occhi e posso vedere tutta quella sofferenza nascosta dietro un velo di indifferenza... Mi addolcisco forse per pena, non so...
“Non devi farlo... Anche se te lo dice una che ormai ha perso tutto e non desidera altro che la morte... Ma non sono molte le creature che me la possono dare... Ti prego... Non provarci mai più... La vita a volte è troppo breve per buttarla via così” Alzo lo sguardo e penso che non sopporterei di vederlo senza vita anche se lo conosco da così poco. Lui mi guarda negli occhi e non dice niente.
“Ora dovrei andare... E’ tardi” Guarda il cielo che ormai si sta scurendo parecchio, si avvicina a me e fa una cosa che non mi sarei mai aspettata e che mai avrei sperato di sentire più... Poggia le sue labbra sulle mie ed il mio cuore sussulta a quel contatto.
“Grazie...” Me lo sussurra all’orecchio e mi lascia lì sulla spiaggia mentre lui piano si allontana. Mi tocco con le dita la bocca e mentre un sorriso si allarga sulla mie labbra mi butto in acqua.

Dopo quello che è successo ieri... L’unica cosa a cui penso è quel ragazzo, non gli ho neanche chiesto come si chiama. Ed è da questa mattina che continuo ad aggirarmi vicino alla spiaggia dove mi ha lasciata, non riesco più a pensare a nient’altro e questa cosa mi irrita, molto anche. La mia testa non è mai stata occupata così da qualcuno, tranne trecento anni fa con lui... E non mi piace perché sento che “dipendo” da qualcuno e questo è irritante per una come me. In tutta questa mattinata ho provocato qualche uragano, un po’ di lampi qua e là... Ma ancora non mi sono affatto calmata. Oramai è pomeriggio inoltrato e le nuvole si stanno tingendo di arancione... Quando finalmente lo vedo ed il mio cuore che fino a ieri pensavo fosse morto riprende vita. Esco dall’acqua e mi avvicino, lui mi vede e sorride ed io faccio lo stesso, si sposta sugli scogli e si siede su uno di essi con le gambe immerse nell’acqua. Lo seguo e quando sono di fronte a lui gi poggio le mani fredde sulle gambe, un brivido lo percorre ma continua a sorridere.
“Sei stata qui ad aspettarmi da ieri?” Sembra sorpreso ma la cosa non penso gli dispiaccia.
“No... da stamattina” Sorrido anche se mi sento così... Indifesa. Non so come posso dirglielo, in altre situazioni lo avrei già ridotto male, se non peggio.
“Come ti chiami?” Gli accarezzo la gamba mentre lui sorride ed io faccio lo stesso.
“Tim... Ma preferisco Shin” Che strano nome che hanno gli umani...
“Io Niniel” Sorrido ancora mentre incominciamo a parlare... Gli chiedo di lui, della sua famiglia, cosa gli piace, dei suoi amici e mi dice che si chiamano Kiro, Yu, Strify, Luminor... Che nomi strani. Mi dice ance che era fidanzato, ma dopo che ha scoperto che lo tradiva l’ha lasciata... E provo una strana sensazione di sollievo anche se mentre me lo racconta noto che è un po’ triste. Mi racconta che suona la batteria... E quando gli chiedo che cos’è si mette a ridacchiare, io lo schizzo e ci mettiamo a ridere... Da quanto tempo non ridevo veramente... Forse troppo.
“Ma... I tuoi occhi sono più scuri di ieri” Mi guarda ed io sorrido mentre faccio leva sulle braccia ed avvicino il mio viso al suo. Mi guarda ed io incrocio il suo sguardo e non riesco più a distoglierlo, è come se mi attirasse a sé e... Lo bacio. Il contatto con le sue labbra calde è semplicemente bellissimo... Il suo sapore è delizioso. Muovo le labbra sulle sue che ricambiano e si muovono come in una danza... Lente ma perfette. Dopo un po’ mi stacco e gli sorrido.
“Ti va se... Ti mostro una cosa?” Il mio sguardo cattura il suo che annuisce.
“Mi devo bagnare?” Io rido e lo tiro giù con me in acqua, riemerge e fa una faccia schifata, schizzinoso.
“Aspetta tre secondi qui...” Mi immergo e chiamo due miei amici, affioro dall’acqua e li presento.
“Delfini?” La sua espressione è alquanto meravigliata, io gli prendo una mano e gliela faccio poggiare sulla pinna dorsale. Gli sorrido e gli sussurro: “Tieniti...” Io mi aggrappo al delfino ed incominciano a nuotare. Shin vedo che sorride anche se un po’ spaventato, e man mano ci portano più a largo... Per una volta non nuotare e venire trasportati è veramente bello; dopo un po’ arriviamo dove lo voglio portare... Una piccola entrata di una grotta si erge sotto uno strapiombo sul mare, saluto i miei amici e li ringrazio mentre Shin sale sugli scogli. Entro mentre lui costeggia il piccolo pezzo di rocce che vi sono dentro, dopo qualche minuto arriviamo in un piccolo spiazzetto con in mezzo una pozza d’acqua non molto profonda, anzi c’è si e no pochissimi centimetri d’acqua. Mentre io mi sdraio sul bordo lui si guarda intorno.
“E’... Fantastico qui” Sorrido mentre distolgo lo sguardo da lui e do una veloce occhiata intorno a me; vi è un po’ di vegetazione, un po’ d’erba e qualche fiore che rende tutto un po’... Magico. Lui si sdraia con me nella pozza mentre si toglie la maglia ormai fradicia, lo osservo per un poco ma distolgo lo sguardo.
“Allora... Cosa volevi farmi vedere?” Si gira verso di me ed io sorrido.
“Questo...” Ed incomincio a cantare... La voce risuona limpida e perfetta come sempre del resto, nel piccolo spazio in cui siamo e piano i fiori incominciano a crescere e diventare di mille forme e colori. Shin ne rimane meravigliato e non smette di guardarsi intorno. Io continuo per un bel po’, facendo modificare tutte le forme presenti nella grotta... Non ci accorgiamo neanche che ormai è buio finché piccoli riflessi di stelle non si riflettono nella pozza grazie ad un gioco di riflessi. Io smetto di cantare e lui si avvicina a me e mi passa una mano sul collo freddo, mi rilasso appena lo sento muoverla sulla schiena ed avvicinare la sua bocca alla mia. Ci baciamo ed io non penso a nient’altro... Se non a lui.

Dopo quel giorno lo portai molte altre volte alla grotta, lui veniva a trovarmi sulla spiaggia ogni giorno e parlavamo... Passavano i giorni e non me ne accorgevo neanche, non mi accorgevo neanche che i miei occhi oramai erano del loro colore naturale... Non provocavo più uragani né tempeste... Ora ero felice... Ora finalmente amavo di nuovo... Ma una sera...

Ma dov’è? E’ da qualche giorno che non lo vedo e mi manca, sento che il mio cuore non c’è più... Ormai lo ha rubato lui ed io non vivo senza cuore. Emergo dall’acqua sotto la scogliera dove lo incontrai la prima volta e vedo qualcosa che non vorrei vedere mai... C’è lui sul bordo ed alcuni ragazzi, ma non li riesco a vedere bene per il troppo buio... Sento delle voci urlare qualcosa, qualche spintone e... Shin cade. Il tempo per me sembra fermarsi, mi tuffo in acqua e lo raggiungo... Lo porto velocemente sulla spiaggia e cerco di rianimarlo, gli tocco la fronte e la mia mano si sporca di sangue... No. Per favore, no. Non questa volta, non di nuovo. Cerco di trattenere le lacrime mentre incomincio a cantare ma non succede niente, canto più forte mentre ormai le lacrime scendono copiose finendo sulla spiaggia, le mie forze mi stanno abbandonando ma non voglio cedere.
“Non serve più a nulla, Niniel...” Una voce profonda interrompe il mio canto, mi giro velocemente e vedo una sirena dall’aria austera avvicinarsi a me, lunghi capelli blu le incorniciano il volto pallido; poggia una mano sul cuore di Shin mentre io continuo a piangere...
“Ti prego dimmi come posso salvarlo! Per favore!” Le urlo contro, ormai il mio unico pensiero è Shin. Non può succedere ancora, non questa volta.
“C’è un modo ma...” Mi guarda come in attesa che io dica qualcosa, guardo Shin inerte sulla spiaggia mentre il sangue continua a scendere.
“Farei qualsiasi cosa...” La guardo e lei annuisce.
“Come desideri... Di questo ultimo momento non ricorderà nulla e lo salverò ma... Dovrai rinunciare a lui... Ti concedo solo questa notte per stare insieme a lui... Ma poi non lo potrai mai più vedere” Due piccole lacrime mi rigano ancora il volto, annuisco incapace di rispondere a parole, lei sussurra qualcosa e la ferita si rimargina mentre Shin riprende i sensi immediatamente ed il sangue scompare sia dalla sua fronte che dalle mie mani. Mi giro verso di lei ma è già sparita... Lui mi guarda confuso, mi passa una mano sulla guancia asciugandomi le lacrime ed io gli sorrido mentre cerco di mettere a tacere il pensiero che dopo questa notte non lo potrò vedere mai più.
“Niniel... Perché stai piangendo?” Io scuoto la testa, lo prendo per mano e lo trascino verso il mare.
“Vieni con me...” Chiamo uno dei delfini e ci faccio portare alla nostra grotta. Appena siamo dentro entra nella pozza con me e mi abbraccia cullandomi un poco, lo abbraccio ma mi costringo a non piangere…
“Shin... Tieni” Mi stacco dal suo abbraccio e mi sfilo la collana datami da Chris, ormai nominarlo mi provoca solo molta malinconia, gliela metto al collo e gli sorrido “Non toglierla mai... Ora ti ho donato il mio cuore e voglio che sia tuo per sempre”. Shin guarda il ciondolo, lo accarezza mentre io faccio due lunghi respiri.
“Ma... Ora ti voglio donare anche questo...” Chiudo gli occhi ed una luce invade tutto il mio corpo e la mia coda scompare, trasformandomi così momentaneamente in un’umana. Apro gli occhi mentre Shin non distoglie lo sguardo dal mio viso, mi avvicino a lui e lo bacio con passione, come se fosse l’ultima cosa che faccio in vita mia... E forse lo è, poiché la mia vita senza di lui non si potrà mai più chiamare così. Lui ricambia anche se un po’ sconcertato dal mio comportamento. Piano lo spoglio, gli sfilo la maglia e gli bacio il collo, il petto... Scendo piano riempiendolo di baci delicati, prendo tra le mani il suo piacere ed incomincio a baciarlo. Mi fa alzare e mi scosta i capelli dal collo, me lo bacia e scende giù, fino al mio seno, lo bacia piano con passione, io gemo sopra di lui mentre lo accarezza stringendolo un poco. Fa scendere una mano sul mio piacere e mi accarezza piano mentre io appoggio la fronte sulla sua spalla ed ansimo più velocemente... Riprende a baciarmi il collo, la spalla, il seno... Le sua braccia mi avvolgono calde, io lo bacio ancora ed ancora... Poi entra in me e finalmente sono sua, solamente sua. Incomincia a muoversi prima lentamente poi aumenta il ritmo... Questo per una sirena significa molto, quando ti concedi a qualcuno è per sempre... Cedi il tuo cuore, la tua anima, te stessa alla persona a cui hai donato il tuo corpo... E più niente li potrà mai separare; io starò sempre con lui... Il mio cuore sarà sempre affianco al suo.
“Ti amo” Lo sussurriamo all’unisono mentre il piacere invade i nostri corpi, una piccola lacrima mi riga il viso mentre lo bacio lentamente e Shin dà qualche ultima spinta. Esco da lui e lo attiro sopra di me, riprendo a baciarlo per tutto il corpo... Lo accarezzo, lo abbraccio, lo bacio, sento il sapore della sua pelle calda sulla mia... Lo voglio ancora... Non sarò mai sazia di lui ed ora io voglio solo lui, Shin. Facciamo l’amore per tutta la notte... All’alba mi ritrasformo in sirena e lo riporto indietro sulla spiaggia; durante tutto il tragitto ho versato lacrime silenziose... Il dolore al petto si sta allargando a macchia d’olio e sentire battere il cuore per me ormai sta diventando un’impresa impossibile. Si siede su uno scoglio mentre io gli sono seduta di fianco... Quello che è passato mi è sembrato di viverlo fin troppo velocemente... Lo amo troppo per lasciarlo andare... Ma devo farlo, per lui.
“Ti amo Niniel... Non lasciarmi mai...” Mi accarezza il volto mentre io annuisco e guardo i suoi occhi, per un’ultima volta. Osservo tutto di lui per un’ultima volta, i suoi occhi, il suo naso, le sue labbra... Una fitta al cuore mi trafigge e lo sento spezzarsi in milioni di pezzi... Mi tuffo in acqua, riemergo e mi avvicino a lui... Lo bacio, un bacio dolce e molto triste, mi scivolano piccole lacrime, mi stacco e con voce tremante gli dico “Ti amo...” un’ultima volta...



*********

Dove sei Niniel? Dopo quella sera non ti ho più vista... Sei come sparita. Dopo quella sera ogni giorno sono venuto sulla spiaggia ad aspettarti, ma tu non c’eri. Ormai è passato quasi un anno, ma io ancora non ti ho dimenticata, ormai il mio cuore è solamente tuo e per sempre sarà così. Dopo quella notte uno strano animaletto dal pelo bianco è comparso davanti a casa mia e l’ho preso con me, non so neanche perché.. Forse mi ricordava in qualche modo te. Sono affacciato alla grande finestra del salone che da sull’oceano con in braccio il piccolo animaletto bianco.
Una goccia. Due, tre, cinque, quindici gocce.
Incomincia a piovere mentre il mare si ingrossa ed il cielo si incupisce sempre di più... Guardo la pioggia e le onde furiose che si infrangono contro gli scogli. Quante lacrime versa il cielo... E quante ne vorrei versare io.
Niniel... Ti amo... Dove sei?



**********

Plic.
Una goccia cade sulla mia guancia come una lacrima del cielo.
Plic... Plic, Plic.
Altre mille lacrime si infrangono sulla superficie del mare e su di me... Incomincio a cantare... Una melodia triste e piena di amore in una lingua sconosciuta... Shin. Il vento si ingrossa e grida insieme a me parole che si perdono. Dopo quella notte non l’ho più visto... Ho trovato i ragazzi che l’avevano spinto giù dalla scogliera e li ho uccisi... Non mi pento di quello che ho fatto e penso che non me ne pentirò mai... Anche se loro mi chiedevano pietà, anche se piangevano... Non ho trovato pietà nel mio cuore, non sono stata capace di fermarmi... Sono perfida e cattiva, lo so... Chiamatemi come più vi pare, tanto a me non interessa più nulla.
La mia voce si spezza ed ormai sto solamente piangendo mentre la tempesta intorno a me infuria sempre di più… Alzo lo sguardo al cielo e le sue lacrime continuano a cadere e mischiarsi con le mie. Adesso al posto del cuore ho solo un vuoto, un grande vuoto che giorno dopo giorno si espande sempre di più...
Ti amo Shin... E ti amerò per sempre... Mi rannicchio su me stessa premendo le mani sul cuore, come per attutire il dolore... Apro le labbra per gridare ma non mi esce niente, solo lacrime che non si vogliono fermare...

...L’ultima cosa che spero... E’ che tu senta il mio grido silenzioso... E per un’ultima volta ti dico ti amo...








----------------------
Ok, questa è la prima oneshot della serie...
Spero vi piaccia anche se molto triste, devo ammetterlo.
.. E ditemi se questa idea è da bocciare o se esiste già una cosa el genere... Mi scuso veramente se no!!
Un bacio a tutte!!<3<3
 
Top
view post Posted on 21/1/2009, 21:02

SUGAAA~!

Group:
Mod
Posts:
3,184
Location:
Wonderland

Status:


tesorina!!!!!!!!!!!!
è dolcissima e molto bella!!!!!!!!
 
Contacts  Top
PornoH GayaH~
view post Posted on 27/1/2009, 23:27




Tesoro...sai già cosa penso^^
 
Top
[P]ornoH [A]leH.}•
view post Posted on 30/1/2009, 16:44




F-F-Fantastica *_*
E' troppo dolce! **
E' stupenda! A quando le altre?
 
Top
view post Posted on 2/2/2009, 15:57
Avatar

a ColD HearT is a DeaD HearT

Group:
Strify-Fan
Posts:
792
Location:
da un UniversO tutto MiO

Status:


oddio mioooooo.. ma è meravigliosa veramente!!! io non so nemmeno come spiegarlo.. è veramente splendida!!! aspetto le altre con ansia!!!
 
Top
»Secret.Door;
view post Posted on 2/2/2009, 16:27




waaaa è fantasticissima **
veramente...molto triste.
bravissima caraH ^^
 
Top
Yukira_Poison
view post Posted on 21/3/2009, 23:32




Oh dio che brava!
Bravissima!!!!!!!!
Una fantasia eccezionale!
Mi piace troppo! <3<3<3<3<3<3
 
Top
view post Posted on 22/3/2009, 11:30

SUGAAA~!

Group:
Mod
Posts:
3,184
Location:
Wonderland

Status:


concordo con la Yukira ^^
quando posterai le altre??? :cry:
 
Contacts  Top
_xX°Juliet°Xx_
view post Posted on 22/3/2009, 19:53




Oddio..ç________ç! *Me commossa*
GRAZIE!!!ç_________________ç *Lacrimuccia*
Comuqnue ragazze purtroppo non so quando... In questo periodo sono un pò occupata, con scuola e tutto...
Quindi appena avrò tempo scriverò! Anche se non so ancora su quale canzone farla...
*I consigli sono ben accetti!xD*

GRAZIE ancora per aver commentanto!!**
Kuss!!!
Bye bye<33
 
Top
Yukira_Poison
view post Posted on 22/3/2009, 19:58




CITAZIONE (_xX°Juliet°Xx_ @ 22/3/2009, 19:53)
Oddio..ç________ç! *Me commossa*
GRAZIE!!!ç_________________ç *Lacrimuccia*
Comuqnue ragazze purtroppo non so quando... In questo periodo sono un pò occupata, con scuola e tutto...
Quindi appena avrò tempo scriverò! Anche se non so ancora su quale canzone farla...
*I consigli sono ben accetti!xD*

GRAZIE ancora per aver commentanto!!**
Kuss!!!
Bye bye<33

* asciuga lacrimuccia *

Falla su GET OFF!!! Una bella cosa
SPOILER (click to view)
PORNO!!!

XDXDXXDXDXDDXDXDXXDDXD
 
Top
_xX°Juliet°Xx_
view post Posted on 22/3/2009, 20:08




CITAZIONE
* asciuga lacrimuccia *

Falla su GET OFF!!! Una bella cosa
SPOILER (click to view)
PORNO!!!

XDXDXXDXDXDDXDXDXXDDXD

Ahahahahah!!! xD
Mmm... Ok, allora "Get Off" aggiudicata!
La prossima che leggerete sarà very hOt!xD
Un bacio e grazie ancora!!!<33
 
Top
view post Posted on 22/3/2009, 20:39

SUGAAA~!

Group:
Mod
Posts:
3,184
Location:
Wonderland

Status:


OOOOK!!!
ASPETTEREMO CON ANSIA!!! ihihih XDXDXD
SPOILER (click to view)
Ci puoi mettere Yu anziché Shin?


Edited by *Yummi_Yu369* - 23/3/2009, 20:37
 
Contacts  Top
_xX°Juliet°Xx_
view post Posted on 9/6/2009, 21:25




Ciau ragazze..!!
Oddio mi dispiace un sacco!!!!!!ç_________________ç" :cry: :cry: :cry: Purtroppo non sono potuta venire sul forum per un pò.. Un pò perchè non avevo tempo.. Ed un pò perchè mi è successo un mezzo casino.. E non riuscivo più a scrivere niente di niente.. *Me si scusa*
Ma siccome la situazione si è "calmata", se così posso dire.. Mi rimetterò al più presto a scrivere..
"Get Off" è quasi pronta.. Mi dispiace e me si scusa ancora con tutti per l'enorme ritardo!! :( :cry:

KiZz..<33
I'm sOrry..
 
Top
view post Posted on 10/6/2009, 10:08

SUGAAA~!

Group:
Mod
Posts:
3,184
Location:
Wonderland

Status:


aspetterò con ansia caraH ^^
a presto!!!
non vedo l'ora di leggere la nuova storia che posterai!!!
baci <333 :oky:
 
Contacts  Top
view post Posted on 11/6/2009, 10:15
Avatar

a ColD HearT is a DeaD HearT

Group:
Strify-Fan
Posts:
792
Location:
da un UniversO tutto MiO

Status:


uh si anche io non vedo l'ora.. mi piace troppo come scrivi!!! spero di leggere una storia per canzone perchè sono troppo curiosa di sapere che tiri fuori con una canzone come Angel in Disguise o come Escape To The Stars.. le mie due preferite :P
baciuuuu
 
Top
31 replies since 21/1/2009, 19:13   282 views
  Share