E rieccomi qui!
Penso che fra poco mi picchiereteXD Sono sempre qui^^"...
E beh... Siccome non avevo nulla da fare, come al solito, e avevo in mente questa ff da un pò...
In verità non la volevo pubblicare... Ma, beh eccola...^^
Spero vi piaccia... Ed avviso che ha una scenetta a lucine rosse...
Disclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo.
~..Love at all cost..~
Sera. Hotel a cinque stelle.
Si tratta bene il bimbo a quanto pare. Scendo dal taxi, prima pagando l’autista, e mi dirigo alla lussuosa entrata dell’hotel.
Mi aprono la porta due ometti tutti vestiti di tutto punto, sembrano dei pinguini... Sia per come sono vestiti e per come si muovono, tutti ingessati in quel loro completo.
Appena entro mi squadrano da capo a piedi con una aria che si avvicina molto allo schifato, li ignoro semplicemente, ormai sono abituata a certi sguardi.
Cammino lentamente verso il bancone di vetro della hall, un uomo sulla trentina alza un sopracciglio guardandomi come per chiedermi se seriamente mi stessi dirigendo proprio verso di lui, e mi dispiace deluderlo ma è un sì.
Mi avvicino lentamente mentre mi guardo un po’ in giro, le persone che sono presenti mi lanciano degli sguardi non molto piacevoli, vedo un nonnetto quasi con la bava alla bocca, mentre l’anziana di fianco a lui gli tira una gomitata; sul mio viso compare un sorriso quasi istantaneo, non ne posso fare a meno.
“Mi scusi, è qui che alloggia Yu?” Mi appoggio con i gomiti inclinando leggermente la testa mentre sorrido all’uomo di fronte a me. Questo tizio è firmato da capo a piedi, Dolce&Gabbana o Gucci, differenza? Nessuna: costano entrambi troppo per i miei fondi.
Mi sto innervosendo parecchio, continua a guardarmi sorridendo come un ebete, l’unico particolare è che lo sguardo non è proprio diretto sul mio viso... Ma devo stare calma o mi buttano fuori dall’hotel direttamente a calci nel sedere.
“Ehm mi scusi... Ha presente i Cinema Bizarre?” Gli sventolo una mano davanti al viso, magari è caduto in coma.
“Eh?” L’ometto sembra riprendere vita e finalmente riporta lo sguardo più in alto.
“Mi sa dire in che stanza alloggia Yu dei Cinema Bizarre?” Chiedo per la terza volta, e giuro che se me lo fa ripetere non rispondo delle mie azioni!
“Sì ma... Lei chi è?” Chiede mentre punta lo sguardo sullo schermo piatto di un computer.
“Un’amica... Dovrebbe aver lasciato detto qualcosa” Dico vaga togliendo i gomiti ed incrociando le braccia al petto.
“Ah, sì... E’ la 369, ultimo piano. Vuole che lo avvisi che è qui?” Mi chiede mentre alza lo sguardo.
“No, non si preoccupi... Grazie” Mi dirigo verso le porte dell’ascensore poco più in là, prenoto ed aspetto mentre i numerini scendono piano indicandomi che sta arrivando.
Mi guardo riflessa nella superficie delle porte dell’ascensore e vedo una ragazza alta, magra, capelli lunghi neri, con qualche ciocca fucsia qua e là. Trucco nero sfumato, giacca lunga slacciata da cui si può intravedere una minigonna scozzese, una canotta nera con un teschio rosso stampato sopra ed un paio di anfibi con dei lacci incrociati davanti.
Poi il mio sguardo si posa più in alto, una collana costituita da una catena ed una chiave come ciondolo... Distolgo lo sguardo quasi subito, odio e amo questa collana allo stesso tempo, mi ricorda molte cose belle che non posso avere, non più per lo meno... Ma non riesco a liberarmene perché mi sentirei persa senza di essa, come se qualcuno mi avesse strappato metà cuore.
Con un semplice suono le porte dell’ascensore si aprono e mi ritrovo davanti l’ultima persona che avrei voluto vedere: Shin. Mi guarda stupito ma non troppo, forse si aspettava di vedermi, come sempre del resto.
Entro e mi appoggio alla parete laterale alle porte mentre lui direttamente di fronte ad esse.
“Non devi scendere?” Chiedo fissando un punto non ben definito di fronte a me, e non avendo risposta schiaccio il numero più alto che compare tra i bottoncini e le porte si richiudono.
“Non si saluta più?” Dice alzando un sopracciglio guardandomi fisso negli occhi.
“Ciao” Lo dico senza nessuna sfumatura, né di allegria né di niente, piatta.
“Che entusiasmo...” Lo guardo di sbieco, ma non riesco a tenere troppo lo sguardo così con lui. Dopo qualche secondo di silenzio mi rivolge una domanda a cui proprio non vorrei rispondere.
“Perché vieni piccola?” Distolgo lo sguardo e volto il viso dall’altra parte, lui si avvicina, mi fa voltare verso di lui e mi sorride dolce. Io mi arrendo e gli regalo un piccolo sorriso che però non mi contagia anche gli occhi.
“Lo sai il perché... Lo odio e lo amo al tempo stesso... Vorrei vivere senza di lui ma al contempo ormai è diventato il mio ossigeno... Se tu mi sai dire come vivere senza ossigeno informami... Perché io non ce la faccio a trattenere il respiro per molto...” Dicendo questo mi scivola una piccola lacrima sulla guancia che lui asciuga prontamente con le punta delle dita.
“Ti voglio bene... Non farti troppo del male, anche se questo ti fa sentire meglio... Ricorda che ci sono per qualsiasi cosa...” Mi dice sorridendo dolce.
“Grazie Shin... Ma in ogni caso ho qualche altra scelta?” Le porte si aprono ed io scivolo via da lui mentre sussurra piano guardandomi triste “C’è sempre un’altra scelta piccolina...” Forse avrebbe voluto dire di più o forse no. Shin è un vero amico, mi spiace che debba vedermi così, ma Yu per me sta diventando peggio della droga.
Cammino lentamente per il corridoio lussuoso leggendo i numeri dorati sulle porte delle camere... 367... 368... 369. Mi fermo immobile davanti alla sua camera e inspiro piano, pensando a quello che mi aspetta questa notte: da una parte ne sono felice, dall’altra penso che poi starò ancora peggio di adesso. Scuoto leggermente la testa per cacciare via questi pensieri, ora c’è solo il presente e quello che voglio adesso, ed adesso io voglio solo una cosa: Yu.
Busso piano alla porta, sento qualche rumore provenire da dentro e poco dopo la porta si apre. Lo guardo e non dico niente mentre lui mi sorride.
“Ciao bimba” Si scosta dalla porta e mi fa entrare, mi sfilo la lunga giacca e la appoggio su una sedia lì vicino. Vi è un divano in pelle nera proprio al centro dell’enorme stanza, mentre poco più in là un letto dall’aria comoda con lenzuola rosse. Mi siedo sul divano mentre Yu mi porge una birra che accetto subito, meglio bere un po’ prima.
“Vi trattate bene, eh bimbo?” Chiedo mentre alzo un sopracciglio e stampandomi un sorrido mentre mi concedo un lungo sorso di quella bevanda dorata.
“Abbastanza direi... Ma adesso con te, direi che si sta proprio benissimo” Si stravacca per bene sul divano appoggiando entrambe le braccia sullo schienale e lasciandosi scivolare leggermente; poi mi lancia uno sguardo che non si può fraintendere, sorrido leggermente compiaciuta ed appoggio la lattina sul tavolino posizionato di fronte a noi.
“Vuoi già giocare?” Mi alzo e mi avvicino, sedendomi a cavalcioni su di lui. Non perde tempo e mi appoggia le mani sui fianchi nudi lasciati scoperti dalla corta canotta.
“Ti dispiace?” La sua voce è bassa, ed alle mie orecchie è come miele, ma decido di fare un po’ la stronza.
“Sì, e tanto anche” Mi stampo in faccia un ghigno mentre lui ci rimane un po’ male, mi avvicino sempre di più e gli mordo le labbra proprio dove ha il piercing, lasciandogli poi un piccolo bacio. Lui non risponde ed è ancora un po’ perso.
“Beh? Non dirmi che non hai più voglia di giocare...” Lo sussurro piano all’orecchio sempre sorridendo. Lui ancora non mi risponde ma poco dopo si alza sollevandomi di peso ed appoggiandomi alla sua spalla come un sacco di patate.
Arrivati al letto, mi ci butta mentre lui sale sopra di me.
“Allora non ti è passata la voglia, eh?” E sorrido perché non ne posso fare a meno.
“Direi proprio di no, ma ti devi far perdonare per avermi fatto venire un colpo...” Mi guarda malizioso ed io rido leggermente.
“Addirittura? Come sei cattivo...” Faccio un piccolo broncio mentre gli passo le braccia intorno al collo.
“Eh, no bimba... Ora la paghi...” Il suo sguardo si fa ancora più malizioso se possibile.
Avvicina le sue labbra alle mie, io istintivamente mi avvicino ma lui si allontana subito. Lo guardo storto mentre lui ride sommessamente e incomincia a baciarmi il collo, lo mordicchia un po’ tracciandomi piccoli segni con la lingua.
“Ahi!” Mi ha morsa troppo forte e mi stringo istintivamente di più a lui.
“Te lo detto che la dovevi pagare... Ma se ti avvicini così ogni volta che ti faccio male allora passo alla frusta!” Ride piano mentre gli do un piccolo colpetto sulla spalla.
“Idiota! Provaci e ti prendo io a frustate!” Gli mordo il collo e lui continua da dove aveva lasciato. Mi lascio sfuggire qualche sospiro, e poco dopo la mia maglia va a finire da qualche parte sul pavimento. Mi guarda per poco negli occhi e mi bacia con foga, sento il suo piercing contro le mie labbra che si muovono come in una danza: perfettamente insieme.
Mi stacco di poco e percorro piano con la punta della lingua il contorno delle sue labbra e sento il suo respiro su di me.
Il mio reggiseno e la mia gonna raggiungono la maglia poco dopo; sento le sue mani accarezzarmi piano, sfiora il mio seno soffermandosi un po’ e piano arriva fino alla coscia. Le sue labbra si staccano dalle mie e gli sfilo, con un po’ di fatica, la sua maglia; scende fino al mio seno sfiorandolo con le labbra, baciandolo e leccandolo piano, mi fa rabbrividire ed inarco leggermente la schiena mentre sento che sorride.
Continua a baciarmi arrivando al bordo dei mie slip neri, io mi stampo un ghigno in faccia e capovolgo la situazione: adesso sono io sopra di lui. Gli bacio il collo e piano scendo, accarezzando il suo fisico con la punta delle dita con qualche bacetto ogni tanto.
Arrivo fino ai suoi pantaloni, glieli slaccio piano indugiando sull’ultimo bottone sorridendo della sua espressione impaziente, e in seguito fanno la fine degli altri indumenti. Torno su e lo bacio mentre lui mi accarezza la schiena... Muovo il bacino piano ad un ritmo lento strusciandomi sul suo sesso, e dopo poco lo sento sotto di me. Sorrido e ricomincio a baciarlo mentre lui capovolge ancora una volta la situazione.
Mi sfila piano gli slip e accarezza piano il mio piacere, mi mordo le labbra ma mi sfugge un gemito, inarco la schiena e lo vedo sorridere di gusto, sento le sue labbra e la sua lingua su di me.
Vengo scossa da brividi, ma non di freddo, così decido che è ora di ricambiare un po’; mi stendo sopra di lui, gli sfilo l’ultimo indumento che era rimasto e rimaniamo nudi, con addosso solo quelle due collane, io con la chiave e lui con il lucchetto.
Prendo in mano la sua erezione muovendo la mano piano su e giù. Lo guardo con un sorriso malizioso e godo nel vedere la sua espressione, chiude gli occhi e si morde le labbra mentre incomincia ad ansimare piano. Avvicino la mia bocca ed incomincio a leccarlo piano, andando su e giù e lo sento gemere di piacere ogni volta.
“Aahh... Ferma...” Mi dice a stento tra il piacere, io mi alzo e non faccio in tempo a fare nulla che sento le sue labbra sulle mie, mi stende sul letto e piano entra in me.
Incomincia a muoversi lentamente, poi pian piano aumenta il ritmo, lo sento in me e mi sento bene, lui aumenta ancora e dà qualche spinta fin troppo violenta facendomi male, mi mordo le labbra per non lasciarmi sfuggire un urlo, e poco dopo il mio cervello si annebbia tra il dolore ma soprattutto il piacere.
“Aah...Yu...” Non riesco a dire altro, il mio cervello pensa solo ad una cosa: Yu. E nella mia mente continuo a ripetere il suo nome, mi sento così felice, così finalmente completa. Allontano il pensiero che tra poco finirà tutto e svanirà ogni cosa in una nuvoletta di fumo.
Vorrei che questo momento durasse per sempre, mi sento leggera e senza pensieri.
Ora Yu è solo mio, solo ed unicamente mio.
Sento che ripete il mio nome tra i sospiri, ed io il suo.
Poco dopo, purtroppo per me, arriviamo tutti e due al limite del piacere, sento il mio cuore battere forte, lui appoggia la fronte alla mia e mi sorride dolce.
Si sdraia di fianco a me, mentre sento le lacrime già stuzzicarmi gli occhi.
“Sei fantastica bimba...” Mi dice ansimando mentre si avvicina e mi bacia piano le labbra.
“Grazie, lo so...” Cerco di sorridergli mentre sento già il mio cuore spezzarsi.
Ogni volta è uguale, lo facciamo e poi io me ne vado come se non fosse mai successo nulla, per lui è solo sesso, ma per me è qualcos’altro, di molto più forte che semplice attrazione fisica, per me è amore; ma “ti amo” non glielo dirò mai. Non voglio che mi allontani, per ora il mio solo vero legame con lui è questo, siamo amici certo, ma ormai è diventato un rapporto solo di sesso.
Non voglio perderlo, e così a costo anche di essere usata, lo faccio perché è l’unico modo di sentirmi vicina a lui; mi spezza il cuore ogni volta, ma ormai è la mia droga e non ne posso più fare a meno.
Mi giro di schiena per non fargli vedere le lacrime che mi scendono piano, e sento le sue braccia stringermi da dietro, chiudo gli occhi e dopo poco mi addormento in un sonno senza sogni.
Mi sveglio piano, guardo l’ora sul comodino affianco al letto e vedo che è molto presto.
Mi alzo lentamente senza svegliarlo, è così dolce quando dorme.
Mi vesto piano senza far rumore e prima di andar via gli lascio un piccolo bacio a fior di labbra... E così me ne vado per l’ennesima volta, per poi ritornare ancora... Lasciandomi scivolare dagli occhi una piccola lacrima... E con un “ti amo” strozzato in gola.
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Ok e adesso siete libere di fare di me quello che volete!XDXD
Spero vi sia piaciuta, so che è triste ma... Beh, il finale mi piaceva così^^...
Kuss!<3
Edited by _xX°Juliet°Xx_ - 4/12/2008, 20:07
mi sono immaginata queste scene con me al posto della protagonista 
