Ciao a tutti!
Allora... Questa fanfiction è nata in un momento che ero un pò giù, anche se forse un pò più di "un pò"^^"... A dire il vero non mi convince molto questa oneshot -anche perchè non mi piace come scrivo...- In ogni caso le critiche sono ben accette...
Vi lascio alla lettura...^^
~Save me please...~
Non ce la faccio più...
Questo era il mio primo pensiero quando mi alzo alla mattina da un pò...
Mi chiedo ancora perché la vita sia così ingiusta...
Prima era diverso, quando ancora ero in Italia, nella mia città... Dai miei amici... Nel mio mondo...
Ora sono in questa stanza d’albergo da sola, con i miei genitori in un’altra camera affianco che continuano a litigare... Non li sopporto più. Avevano deciso di cambiare città, senza neanche consultarmi, avrei voluto anche solo dare una mia opinione...
Forse speravano che cambiare aria avrebbe fatto tornare il loro rapporto quello di prima, ma di fatti questa speranza non si era avverata, poiché continuavo a sentire distintamente le loro grida attraverso il muro...
Continuavano così da un bel pò, non ce la facevo più. Ormai questo pensiero era diventato come un macigno, non riuscivo a pensare ad altro... La mia vita era diventata un inferno da quel maledetto trasloco...
Avevo dovuto dire addio ai miei amici, che forse amici non lo erano mai stati, al mio ragazzo, alla mia vita... Ora non mi restava più nulla, avevo saputo che adesso il mio ragazzo, o dovrei chiamarlo ex, si è messo insieme a quella che un tempo, quando ero ancora lì, odiavo... Mi prendeva in giro per come mi vestivo, per tutto quello che facevo... E adesso in un certo senso è come se mi avesse tradito, anche se so che non mi ha mai amata, ma per me era un modo per non sentirmi sola del tutto...
In questo momento sono rannicchiata in un angolino della mia stanza, con le lacrime nere che mi colano lungo le guance, con una lametta in mano... A tagliarmi e a non sapere neanche il vero motivo perché lo sto facendo, forse nella speranza che tutto questo dolore svanisca, come se non fosse mai esistito...
Ormai è notte fonda... Saranno sì e no le tre, ormai ho deciso... Apro la porta della mia stanza senza fare rumore. Esco così come sono messa, un pò trasandata, con una gonna e una maglietta nera a caso; non faccio neanche caso al freddo che mi stuzzica il corpo appena apro la porta del terrazzo dell’hotel... E' così fresca, mi fermo un minuto chiudendo gli occhi e assaporando il fresco, la libertà del vento che mi rinfresca i tagli sulle braccia fatti poco prima...
Ma ormai ho deciso, apro gli occhi di scatto e mi dirigo verso la ringhiera, scavalco e mi ritrovo sul cornicione e guardo in basso, vedo tutte quelle luci, tutta quella vita...
“Perché?” Una sola domanda. Sussulto a quella voce così intensa... Non so di chi sia, non l’ho mai sentita in tutta la mia vita... Mi volto piano e vedo che appoggiato alla ringhiera c'é un ragazzo con una sigaretta in mano... Non riesco a vederlo bene, per il troppo buio e per le lacrime che mi offuscano la vista... Noto che ha dei capelli strani, neri, sparati in aria... Mi guarda quasi inespressivo ma nel suo sguardo c’è una tale intensità che quasi mi fa venire voglia di distogliere lo sguardo...
Lo guardo con gli occhi pieni di lacrime, anche se ormai il mio viso ha imparato ad indossare una maschera con tutti, a non mostrare alcun segno di dolore, perché se solo mostrassi anche solo un segno di cedimento tutti mi darebbero la loro compassione, la loro pietà... Che io odio nel modo più assoluto.
“Cosa perché?” Chiedo nel modo più gelido che posso tirare fuori in quel momento, mi trema un po’ la voce ma resta fredda come il ghiaccio.
“Perché vuoi farlo?” Mi chiede guardandomi in modo ancora più intenso di prima se possibile; a quel punto non riesco più a sopportarlo così distolgo lo sguardo e guardo il vuoto che si estende davanti a me.
“Non sono di certo cazzi tuoi...” Gli dico in modo sgarbato, quasi a celare una preghiera silenziosa che non voglio che nessuno senta, che nessuno veda quello che ho intenzione di fare... Anche se in fondo al mio cuore spero ancora in qualcosa che mi salvi...
Mi guarda ancora poi butta uno sguardo veloce al di là della ringhiera e butta la sigaretta giù... Guardandola cadere senza alcun rumore e senza proferir parola...
Io guardo quella sigaretta che pian piano si spegne un pò per colpa del vento, e che pian pano scompare dalla mia vista senza lasciare alcuna traccia di sé...
Penso che potrei essere io quella sigaretta, così silenziosa nell’atto di spegnersi, senza lasciare alcuna traccia del suo passaggio, come se non fosse mai esistita...
Non mi accorgo neanche che lo sconosciuto mi si avvicina e con un gesto veloce mi prende e mi riporta dall’altra parte della ringhiera... Io gli urlo contro, gli urlo di lasciarmi andare, mi accascio a terra, perché le mie gambe non le sento più... Ma lui non mi ascolta e mi tiene ferma per le braccia, inginocchiandosi con me sul freddo cemento, attento comunque a non toccare i tagli ancora freschi che si vedono su di esse.
“So che non mi vuoi dire perché lo vuoi fare, e giuro che se anche dopo quello che ti avrò detto lo vorrai fare io non te lo impedirò in alcun modo... Ma ascoltami ti prego... So quanto la vita può essere dura, so che c’è tanto dolore, so tutto questo... Ed a volte pensi di non potercela fare più... Lo so tutto questo... Ma non lo fare, la vita è ancora lunga e ci sono tante cose che ancora non hai visto, che ancora non hai fatto, che ancora non hai provato... Trova un solo motivo per cui tu vuoi vivere... E vivi! Perché ci sono tante persone che una scelta purtroppo non l’hanno avuta... Sai io amavo una ragazza, al punto che sarei morto per lei, e ti giuro che avrei preferito mille volte morire io in quell’incidente che lei, sai me la ricordi molto... Adesso non so perché ti sto dicendo tutte queste cose... So solo che te lo devo impedire, che se non lo facessi non mi sentirei in pace con me stesso... Ho provato anch’io a fare quello che stavi per fare tu questa notte, alla fine non l’ho fatto perché quando stavo per fare il passo nel vuoto ho pensato alla mia ragazza e a quanto amasse la vita, a quanto era felice di vivere... Non potevo farlo, e non lo feci per lei... Solo ed unicamente per lei... E la ringrazio ora per la sua vitalità, a quest’ora non avrei conosciuto i miei amici più cari, non avrei più suonato, non avrei più fatto quello che amavo fare, non avrei più vissuto... Quindi se adesso tu vuoi farlo non te lo impedirò, ma pensa che forse domani o dopodomani potresti incontrare la persona che ti può far cambiare la vita, forse con uno sguardo o una frase... Pensa a tutto questo...” E detto questo mi bacia, un bacio pieno di tenerezza e tristezza, dai miei occhi cadono lacrime nere che muoiono al contatto del pavimento freddo.
“Come ti chiami?” Riesco a dire a stento, mentre lui si rialza.
“Yu...”.
Adesso è passato esattamente un anno da quella sera... E so che quelle due semplici lettere mi cambiarono completamente.
Da quel momento incominciai a vivere. Il giorno dopo i miei mi annunciarono che avrebbero divorziato a poco... Io non risposi, non dissi nulla.
In seguito scoprì che eri il chitarrista di una band tedesca, i Cinema Bizarre... Da quel giorno mi incominciai ad interessare a voi, al vostro mondo, alla vostra musica...
Avevi ragione sai, Yu? Ora sono felice come non lo ero da tanto tempo, forse troppo... Ho conosciuto una ragazza, è molto simpatica e non so perché ma sento che diventeremo amiche... Ed ho anche conosciuto un ragazzo, si chiama Alex... Non so se mi innamorerò, non so se finiremo per stare insieme...
So solo che adesso vivo come non ho mai fatto prima...
E per questo ti dico semplicemente: grazie Yu...
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Ed ecco qui... So che è orrenda
Ma spero vi sia almeno un pò piaciuta... Kiss!
Edited by _xX°Juliet°Xx_ - 27/11/2008, 22:25
