Dunque dunque, a tempo di record torno all'attacco con una nuova ff
questa è il continuo di
Kappa. Per chi l'ha già letta non sto a fare il riassunto, per chi non l'ha letta dico delle cose che è essenziale sapere: Kappa si è concluso con Kari, una tipa, che, dopo essersi messa con Kiro, l'ha mollato (per motivi oscuri MUAH) e con la scoperta che Yu ama Kari (si Ila lo so sono malata xD)
Bene, se il buongiorno si vede dal mattino direi che abbiamo iniziato alla grande xD
Cielo con le nuvole.
Il cielo era grigio. Il sole c'era, ma le nuvole lo nascondevano.
Gli impedivano di riscaldare il mondo, di accarezzarlo con i suoi raggi, coprendo la terra come un calvario.Questa potrebbe andare... pensò Kari scribacchiando quelle frasi sul suo inseparabile taccuino. Guardare il cielo quando le nuvole lo coprivano l'aiutava a sfornare frasi poetiche.
O forse era perchè in fondo si sentiva come quel cielo? Scuro, immerso nel buio, mentre il sole cercava, senza successo, di spazzare via tutto e di cominciare un nuovo giorno.
Puah!!! Se mi sentisse Kristine... pensò Kari, infilando il blocchetto in tasca. Indugiò ancora su quel cielo scuro, tenendo le tende leggermente scostate con la mano affusolata ed elegante. Guardò Berlino come se non ne facesse parte.
Ogni luogo preciso di quella città le suggeriva dei ricordi, molti belli, molti brutti. Ma c'era una zona che cercava di non guardare: il giardino zoologico.
Perchè in quella zona viveva una parte della sua vita che aveva cercato invano di dimenticare.
Si allontanò dalla finestra e rimase immobile, appoggiata al muro, a fissare la sua stanza. In quegli anni lo faceva spesso. Non pensava a niente, non faceva niente. Fissava soltanto il vuoto.
Circa cinque minuti dopo scosse la testa e, come se fosse caduta in trance, uscì barcollando dalla camera da letto ed entrò in soggiorno.
Era già da un po' che viveva da sola. Aveva comprato un bilocale nella zona centrale di Berlino, in un condominio che secondo lei puzzava come un cadavere in putrefazione. E le ricordava l'edificio di [Rec], un film dell'orrore, e certo questo non migliorava le cose.
Però l'appartamento era carino. Katrina e Kristine la venivano a trovare una sera sì e una no, per cenare assieme. Probabilmente lo facevano anche per tenerla d'occhio, visto che dalla morte della mamma Kari faticava a riprendere peso. Certo, aveva rimesso su qualche chiletto, ma era rimasta molto, quasi troppo magra.
In quel periodo Kari sembrava essere tornata felice, ma non lo era. Certo, sorrideva, ma stava bene. Non si definiva una persona felice. Non ancora. Scriveva canzoni in quantità industriali, il gruppo andava bene, facevano qualche concerto ogni mese, il cd andava bene senza esagerare. Per esempio, non avevano mai fatto un video perchè la richiesta non ra così elevata. Ma a loro andava bene. Nonostante tutto però Kari non era ancora una persona felice. Era un traguardo a cui non era arrivata.
Prima avrebbe dovuto dimenticare quella persona che ancora era nel suo cuore, dopo tutti quegli anni.
Kari entrò in un negozio dark goth che aveva scoperto su internet, Xtra. C'erano un sacco di cose carine, e non ci era mai andata. Quel pomeriggio non aveva assolutamente niente da fare, così aveva pensato di farci un salto.
Entrò, guardandosi attorno: schiere di felpe nere con stelle e teschi la circondavano. Gonne nere con il pizzo. Cinture e bracciali di borchie. Lenti a contatto colorate.
Di tutto e di più.
Si avventurò tra gli scaffali, affascinata da quei corsetti e da quei vestiti in stile gotico. Cose così le aveva sempre viste solo in tv.
Con le dita scorreva gli appendini, cercando qualcosa che le piacesse. Un paradosso, visto che lì le piaceva tutto. Poi vide un vestito nascosto tra altri due e lo osservò: c'era un corsetto strettissimo di pelle nera, la gonna simile a quella di un tutù, fatta di tutte e di pizzo nero, con lacci rosa acceso qua e là a formare fiocchetti. Le maniche erano lunghe e avevano buchi in corrispondenza dei pollici.
Carino questo! pensò, tirandolo fuori e guardandolo per bene. Entrò nel camerino e se lo provò. Nonostante il corsetto potesse sembrare strettissimo, per lei che era magra come un fuscello le donava particolarmente. Avrebbe potuto usarlo per un concerto. Ne avrebbero avuto uno tre settimane dopo.
Soddisfatta, se lo sfilò ed uscì dal camerino. Il proprietario del negozio, i capelli leggermente mossi e lunghi che ricadevano sulle spalle, aveva i gomiti appoggiati sul bancone e la fissava, come se aspettasse che comprasse qualcosa. Per sfuggire al suo sguardo Kari scese al piano di sotto, dove erano in esposizione scarpe che mai e poi mai avrebbe osato portare. C'erano delle New Rock con le suole alte almeno 60 centimetri. Folle.
Salì nuovamente, e prese anche delle lenti a contatti rosa con riflessi bianchi. Pagò tutto ed uscì, sollevata per essere sfuggita allo sguardo assetato di soldi del gestore.
Fare shopping era una di quelle cose che le piacevano da pazzi, lo faceva quando aveva bisogno di tirarsi su. Senza esagerare, però.
Guardò verso il cielo, notando quanto si fosse rannuvolato velocemente. Mannaggia, lei non aveva l'ombrello.
Iniziò a correre, maledicendo sè stessa per non aver preso l'ombrello quando sentì qualche goccia pungerle la guancia. Si rifugiò sotto una terrazza, asciugandosi le guance bagnate dalla pioggia e chiedendosi se era meglio aspettare che il diluvio finisse. Lì a Berlino succedeva tutti i giorni.
Tirò fuori il cellulare dalla tasca. Forse era meglio chiedere a qualcuno di venirla a prendere... Chi tra le sue sorelle abitava più vicina? Chiuse gli occhi, facendosi la piantina di Berlino nella testa e figurandosi la zona degli appartamenti di Katrina e Kristine.
Decise di chiamare Kristine, che tra le due era la più vicina. Aprì la rubrica e cominciò a scorrere i numeri, quando si soffermò senza volerlo su uno della lista.
Kiro.
Credevo di averlo cancellato.... pensò, sentendo un fiume di pensieri oltrepassare l'argine dei ricordi e inondarle la mente. Le ritornarono in mente cose a cui non pensava da anni. A quanto si erano amati... a come lei aveva sofferto per lui... e a come lui l'aveva tradita.
Strinse i denti. Kiro le riportò irrimediabilmente alla mente quel bambino che non aveva mai avuto, che aveva perso prima che potesse iniziare ad amare.
Senza rendersene conto, cadde seduta su un gradino al lato della strada, lo sguardo perso nel vuoto, la bocca semiaperta come se non riuscisse a respirare solo col naso. La mente le galoppava veloce sul sentiero dei ricordi.
Cosa provava per Kiro? Lo amava ancora, nonostante tutto il tempo che era passato, o era semplicemente innamorata di quello che c'era stato tra loro? Sarebbe bastato incontrare qualcun'altro per ricominciare? Oppure sarebbe dovuta tornare con Kiro?
Erano le stesse domande che si faceva da tre anni. Ma non aveva mai avuto le palle per darsi una risposta. Nè le palle nè la forza.
Si asciugò una lacrima, chiedendosi se fosse davvero una lacrima o una goccia di pioggia. Sollevò lo sguardo verso il cielo, strizzando gli occhi per la luce. Stava già smettendo di piovere.
Come se fosse stata violentemente riportata alla realtà, Kari infilò tremante il cellulare in tasca e si rialzò. Fece per continuare per la sua strada, quando sentì una voce familiare. -Kari!!!-
Si girò con una prontezza che sorprese persino sè stessa. E fece un sorriso. Un enorme sorriso.
-Lumi!!!- esclamò. Senza rendersi conto come, si trovò abbracciata a quello che per tanto, tantissimo tempo era stato come un fratello per lei. Non si sentivano da quando aveva mollato Kiro... tanto.. troppo tempo.
Luminor la stringeva a sè. -Come stai?- domandò col suo vocione, quando l'abbraccio si sciolse. Kari sorrise.
-Bene, ma tu sei diventato una pertica!! Ti arrivo a malapena alla spalla!- esclamò lei mettendosi sulle punte.
-Ciao Kari.-
Una secchiata di acqua gelida e cubetti di ghiaccio le avrebbe fatto lo stesso identico effetto. Sentendo tutti i capelli rizzarsi in testa, Kari sbirciò oltre Luminor. Riconobbe una selva di capelli neri e rosse e sorrise. -Yu, da quanto tempo!-
Yu sorrise, curvando le labbra piene di piercing, e sorrise. Teneva le mani in tasca. Kari gli si avvicinò, si sporse verso di lui e gli diede due baci sulle guance, poggiando le mani sulle spalle. Ebbe come la sensazione che lui, per una frazione di secondo, avesse tremato. Ma fu una cosa così breve che non seppe dire se se l'era immaginato o meno.
-Come va?- domandò lui, sorridendo.
-Abbastanza bene. Ah, abbiamo fatto un cd!- rispose Kari, con un entusiasmo che dimostrava per la prima volta in tre anni. Luminor scoppiò a ridere e Yu, fulmineo, tirò fuori dalla tasca la mano sinistra, rivelando di stringere in mano la custodia di un cd. -Lo sappiamo!-
-L'avete comprato????-
-Un cd per ciascuno, cosa credevi?-
Credevo che non vi ricordaste neanche chi io fossi.... pensò lei, sentendosi tremendamente in colpa per non essersi fatta sentire per tre anni. E loro invece avevano continuato a seguirla, a supportarla senza che lei se ne rendesse conto.
E in quel momento arrivò la proposta da parte di Yu. -Senti, perchè non passi da noi? So fare una cioccolata fantastica!-
-Tu???- domandò Kari scoppiando a ridere, ricordandosi ancora uno Yu tremendamente impacciato e sbadato.
-Farò finta di non aver sentito.- disse lui fingendo di essere offeso. Luminor sorrise, osservando quell'esilarante scambio di battute.
-Allora, vieni?- domandò lui. Kari lo guardò. Voleva domandare una cosa, ma si chiedeva se fosse il caso.
-Tranquilla, Kiro non c'è!- aggiunse Luminor, come se sapesse perfettamente cosa le frullava nella testa. Kari spalancò gli occhi. Perchè si stupiva? L'aveva sempre saputo che quel tizio era telepatico. O forse era la sua testa che era trasparente, facendo vedere i pensieri che c'erano dentro.
Tuttavia le sembrò ancora che Yu, per qualche istante, si fosse adombrato, a quelle parole. Ma, per la seconda volta, durò troppo poco perchè Kari potesse realizzarlo.
-D'accordo, allora vengo!-
Forse era giunto il momento di riappacificarsi col passato?
p.s. avverto che non potrò postare un chappy ogni giorno, causa scuola -.- farò del mio meglio xD
p.p.s. il titolo è la prima cosa che mi è venuta in mente, non garantisco che, con l'avanzare della storia, sia pertinente alla trama xD