| CAPITOLO 3
Lentamente aprì gli occhi e si ritrovò distesa su un divano che non era il suo. Gli occhi le bruciavano a causa delle lacrime. Qualcosa la teneva al caldo, una coperta bianca che annusò e riconobbe il buon profumo del suo salvatore, ma lui non c'era. Si mise a sedere un po' spaesata. <ehi bella addormentata, ti sei svegliata!> la felicità la invase quando sentì la voce di Yu. Lui si avvicinò e si sedette vicino a lei. Si era cambiato: ora aveva una maglietta bianca che metteva in risalto il suo bel fisico e un paio di pantaloni neri di una tuta. <sarebbe meglio che ti facessi una doccia e ti mettessi qualcosa di asciutto> disse lui gentilmente. YeYu non sapeva cosa dire. Qualcosa stava nascendo in lei per quel ragazzo che aveva una corazza d'acciaio, ma dentro era più dolce dello zucchero. <ti vado a preparare un bagno caldo e ti metto dei vestiti sul mio letto. Ti andranno un po' larghi però almeno ti togli questi. Io intanto preparo una cioccolata calda, va bene?> affermò lui accarezzandola in testa. Lui si alzò e andò a prepararle il bagno e intanto lei continuava ad annusare quella coperta perchè era l'unico modo per sentirlo vicino a lei. Nonostante fosse a qualche metro di distanza lei lo sentiva lontano. <fatto!> disse trionfante Yu. <devo avvisare le mie amiche se non mi...> disse lei alzandosi di fretta. <ho già fatto anche quello. A volte i cafoni sono efficienti> rispose lui andando verso la cucina. <yu...> lo bloccò lei <grazie! Se non fosse stato per te...bhè....> continuò mentre le lacrime iniziarono a scendere. <figurati! Ora vai che sennò il bagno si fredda> lei annuì con un sorriso e corse in bagno. S'immerse nell'acqua tiepida come piaceva a lei. Pensare che in quella vasca si lavava anche lui...YeYu a cosa pensi, si disse, non ti starai forse innamorando di lui. Uscì e si avvolse nell'accappatoio rosso che, pensava lei, doveva essere di Yu. Andò nella camera del ragazzo e vide i vestiti giacere ordinatamente sul letto, il suo letto. Si vestì e poi si distese e abbracciò il cuscino su cui ogni notte il suo Yu dormiva. “Il mio Yu” pensò “cosa dico?” appoggiate al muro c'erano due chitarre; vi si avvicinò e dolcemente le accarezzò: era anche un'artista, pensò lei. <yeyu sei viva?> chiese lui. <si arrivo!> rispose lei. Dispiaciuta dovette abbandonare quella stanza. Mentre si avvicinava al salotto l'avvolse il profumo della cioccolata e una musica soave raggiunse le sue orecchie. “i was walking in the shadows so nobody cared...” <che bella questa canzone> disse lei sedendosi sul divano. <è la mia preferita. S'intitola Silent Scream> rispose lui tendendole la tazza di cioccolata. <chi è?> chiese YeYu. <chi sono> precisò lui ridendo <sono i Cinema Bizarre, il mio gruppo> <hai un gruppo! Che bello! E sei il chitarrista immagino> <sei un'indovina...> disse lui ridendo. Lei si unì alla sua risata e aggiunse:<ho visto le chitarre in camera tua> poi nessuno parlò. Si guardarono intensamente e lui prese il volto di YeYu tra le mani. Le loro bocche si sfiorarono, poi si baciarono. “i don't need no fakes around me all i want is you to be with me...” su queste note, Yu lentamente sfilò la maglietta a YeYu. <non penso che dobbiamo farlo> affermò lei. Lui la guardò e sorrise. <lo penso anch'io. Adesso vai a dormire nella mia stanza. Domani ti accompagno a casa> <e tu dove dormi?> <il divano è molto comodo, sai?> YeYu si rimise la maglietta e poi andò a dormire. <yu...> disse mentre stava andando a dormire. “forza diglielo: ti amo! Cosa ci vuole. Al tre...1, 2, 3” <si?> chiese lui. Lei non riusciva a dire quelle due semplici parole che però esprimevano tutto ciò che provava in quel momento. Si morse il labbro inferiore mentre lui continuava a guardarla. Corse verso di lui e lo abbracciò forte. <così mi soffochi!> rise lui <cosa ti...> ma fu interrotto dal bacio di YeYu. Lei gli tolse la maglia e lo stesso fece lui. Senza accorgersi erano sdraiati sul divano. La mano fredda di Yu iniziò a scivolare lenta sul corpo di YeYu fino ad arrivare a toglierle i pantaloni. La baciò inensamente prima sulle labbra, poi sul collo. Poco dopo i loro vestiti giacevano disordinati per terra. Lei sentiva il dolce fiato di Yu sul suo viso e ciò la rendeva felice.
le quattro ragazze decisero di tornare a casa e, in modo gentile, i quattro ragazzi decisero di accompagnarle dicendo che era pericoloso per delle ragazze così carine andare in giro di notte da sole. Kiro non si staccava da Lucy, la seguiva in ogni gesto, ma, a causa della timidezza non riusciva a parlarle. Lo stesso era per lei che lo fissava in continuazione ma non diceva nulla. Poco più avanti c'erano Shin e Sabrina che ormai erano diventati inseparabili e ad ogni cosa che diceva lui, lei rideva e viceversa. Eley, sempre più ipnotizzata dalla sguardo di Luminor, ascoltava i suoi discorsi intelligenti, a volte anche noiosi. Ma lei non si stancava mai di ascoltare quella voce che alle sue orecchie pareva musica. Elena, abbandonata dalle sue amiche si ritrovò a parlare con il granchio scorbutico. <che mi racconti?> chiese lui. <non lo so. La sirenetta se vuoi! Anche se la conosci già Sebastian> rispose lei. Lui abbassò il viso e i capelli gli coprirono il volto. Rise. <non intendevo quello. Come hai conosciuto mia cugina, quanti anni hai, da dove vieni...cose così!> <ok. Mi chiamo Elena e ho 17 anni. Sono italiana, di Milano. Ho conosciuto le mie amiche al concerto de Tokio Hotel a Bologna e da allora siamo inseparabili. Dopo molti scontri con i nostri genitori siamo riuscite a convincerli a lasciarci venire ad abitare qui a Berlino, la nostra città preferita> <i Tokio Hotel...> rise scuotendo la testa. <che hai contro di loro?> chiese Elena scocciata. <niente, non ho niente contro di loro. È solo che io faccio parte di un gruppo che è sulla cresta dell'onda in questo periodo e mi, anzi, ci paragonano sempre ai Tokio Hotel e dopo un po' da fastidio. Non solo perchè ci trucchiamo e abbiamo i capelli colorati siamo i cloni di Bill Kaulitz!> rispose ridendo. Arrivarono al loro palazzo. Kiro si avvicinò a Lucy per salutarla. Stava per baciarla sulla guancia ma lei si girò di scatto e quel bacio le arrivò sulle labbra. I due rimasero in quella posizione per un po' e quando si accorsero si staccarono subito e guardarono verso il basso imbarazzati. Lucy salutando con un cenno entrò di corsa nel palazzo. <sono stato bene con te> disse Shin a Sabrina. <anch'io> rispose lei <sei molto simpatico> I due si guardarono e si sorrisero. Shin si perse nello sguardo profondo di Sabrina. <che c'è?> chiese lei. Shin fu come sottratto all'incanto che prima lo aveva sopraffatto. <niente, niente!> rispose lui grattandosi la testa. Eley non voleva abbandonare Luminor, il suo sguardo e la sua voce. Lo guardò ancora e ancora però non riusciva a dire nulla perchè bloccata dalla paura di fare una brutta figura. Lui la guardò, le sorrise, poi le si avvicinò e le diede un bacio sulla fronte. <domani sei libera?> le chiese. <io si...sono la ragazza meno impegnata del mondo> rise lei. <allora ti passo a prendere alle quattro> gli occhi di Eley si riempirono di gioia e il labbro inferiore cominciò a tremarle. Si limitò ad annuire . Elena salutò tutti indistintamente ed entrò nel palazzo. Strify la guardò tristemente sparire nell'ascensore. Ci rimase male che non lo degnò neanche di uno sguardo, ma lui sapeva di non avere nessuna chance con lei perchè Elena era innamorata del suo amico Yu, con il quale pensava lui non avrebbe mai potuto competere.
|