http://www.ilbazardimari.net/anime/D/death_note.htmlLight trova per caso un quaderno nero con la scritta "Deth note".
" La persona il cui nome sarà scritto su questo quaderno morirà... " c'è scritto sulla prima pagina.
Da ragazzo pratico e intelligente qual è sapra subito farne un buon uso...
Ogni personaggio ha una sua perfetta caratterizzazione che ne identifica il carattere.
Così Light è molto bello fisicamente, ma ha lo sguardo protervo, teso a qualcosa di superiore, infinitamente lontano dalla vita giornaliera.
L ("Elle") è chiuso nella sua posizione accucciata e i grandi occhi cerchiati ( dalla malattia, dalla stanchezza) ne fanno un personaggio completamente fuori dal mondo.
Misa è invece una creatura bionda e bamboleggiante, la cameria piena di mostruosità e l'infantile desiderio di amare Light la rendono patetica.
I genitori di Light sono l'emblema del perbenismo giapponese: la madre si preoccupa dei risultati scolastici del figlio senza mai prendere in considerazione la vita sociale dello stesso. Essa, infatti, viene disegnata accuratamente eppure in modo sfuggente, compare sempre e solo intenta nel suo ruolo di brava moglie e madre.
Il padre è talmente preso dal suo lavoro da aver cresciuto un figlio completamente folle e disumano, che non esiterebbe un istante ad ucciderlo per i propi scopi.
La sorellina di Light è deliziosa, ancora innocente, non guastata dall'ambiente familiare, ammira comunque il fratello per i suoi risultati scolastici.
Ma in fondo Light stesso non fa che ripercorrere uno stereotipo della sua famiglia. Ricorrere a qualsiasi mezzo per ottenere una falsa pace, un falso benessere.
Molto interessanti anche gli shinigami (dei della morte), che in questo anime/manga sono disegnati come degli orribili mostri. Quale sia il vero motivo di questa scelta grafica non è dato saperlo per ora.
Essi come gli umani hanno le loro caratteristiche psicofisiche, che se sono prevedibili in Ryuk (brutto e cattivo) lasciano sorpresa in Rem, brutta ma con complessi sentimenti di affetto e solidarietà.
Forse i personaggi principali della storia sono proprio gli shinigami.
CRITICA
Le puntate dell'anime scorrono lente, senza grossi colpi di scena; in effettti sembra che l'intento dello sceneggiatore sia più una disquisizione morale su cosa è giusto e cosa è sbagliato (o su come sia difficile capire cosa lo sia...).
Nonostante questo la storia è portata avanti con molta bravura, senza scadere nel ripetitivo o annoiare, anzi entusiasmando sempre di più lo spettatore e incuriosendolo a vedere come finirà tutta la storia.
per me è bellissimo!
(ma niente batterà nana)