Ayumu e Yuko sono due buone amiche che frequentano l’ultimo anno delle medie. La prima a scuola è mediocre, mentre la seconda è la prima della classe.
Yuko decide di frequentare, dopo le medie, un liceo che ha un esame d’ammissione molto difficile. Per non separarsi dall’amica, Ayumu decide di scegliere anche lei quella scuola, nonostante abbia molte meno possibilità di passare l’esame.
Con l’aiuto di Yuko, Ayumu comincia a lavorare sodo e qua cominciano anche i primi problemi... la tensione, la mole di studio, la volontà di non deludere l’amica, spingono Ayumu a compiere gesti estremi: la notte, per rimanere sveglia fino a tardi per studiare, comincia a pungersi la mano con la punta del compasso.
I suoi sforzi saranno tali che non solo passerà l’esame, ma otterrà risultati migliori di Yuko. Quest’ultima, che è sempre stata molto ambiziosa, si arrabbia moltissimo, e non esita a troncare per sempre l’amicizia con Ayumu.
La protagonsita, angosciata dalla situazione, a casa con il cutter inizia a farsi dei tagli volontari sui polsi, come se il dolore sia l'unica valvola di sfogo per il dolore e il senso di colpa.
Con uno stato d’animo tutt’altro che sereno, Ayumu comincia a frequentare la scuola superiore. Purtroppo le cose con le compagne di classe non cominciano bene, percepita come una “diversa”, cominceranno a isolarla… mentre le mani e polsi della protagonista si riempiranno sempre di più di tagli, in una sorte sia di sfogo, sia di auto punizione...