Ciau!.. Grazie per aver commentato..
Comunque... Allora, partendo dal fatto che in principio non la volevo continuare... Mi è stato chiesto invece di farlo...
Così avrei deciso di continuare questa fanfiction, io posto questo capitolo... Se poi a nessuno interesserà...[cosa molto probabile..^^""] Mi scuso e non posterò più niente... Comunque ecco qui...:
Capitolo 1.Ed eccomi qui... Tre giorni dall’ultima volta che ti ho visto dopo quel giorno di pioggia... E mi manchi, tanto, mi chiedo se non sia troppo, ma cosa ci posso fare? Forse ho sbagliato a volerti rivedere, ma in fondo non me ne pento affatto; anche se il solo vederti mi ha fatto stare male, non me ne pento e non me ne posso pentire... Come potrei mai farlo?
Ti amo e penso lo farò per il resto della mia vita, o esistenza, come ti ostinavi a chiamarla tu... Avevo giurato e mi ero ripromessa che non ti avrei più rivisto, che ti avrei lasciato stare, che il mio cuore smettesse di battere per te, ed in un certo senso questa è l’unica cosa che ho fatto realmente...
Ma non ci riesco... Non ce la faccio a lasciarti andare anche se so che devo... perché se loro scoprissero che ti amo ancora così tanto ti ucciderebbero senza pietà per arrivare a me... E questo non lo posso permettere...
Una coppia di farfalle passa davanti a me mentre si rincorrono nell’aria, libere... Può sembrare stupido, ma sembra che si stiano divertendo... Cosa che io non faccio da molto.
Mi guardo intorno... I miei occhi vedono verde, albero, roccia, albero e verde, verde ed ancora verde! Questo maledettissimo colore mi sta incominciando a dare sui nervi, sembra che ogni cosa debba essere inglobata da questa patina verdognola... Alzo la testa per osservare il cielo, ma non riesco neanche a vedere quello, troppi rami che lo nascondono, e ancora troppo verde che compre lo splendido azzurro del cielo. Abbasso lo sguardo, e continuo a camminare per la foresta... Ormai dovrei essere nel nord del Canada...
Hati dovrebbe trovarsi qui intorno... Le avevo detto di aspettarmi qui. Non voleva lasciarmi sola... Non in questo momento, ma io sono più testarda e l’ho convinta a lasciarmi andare... Sapeva anche lei che avevo bisogno di andare, avevo bisogno di rivederlo, avevo bisogno semplicemente di lui... A volte penso proprio di essere una vera e propria autolesionista; sono disposta a farmi del male da sola, perché se da una parte vedere... Lui, non riesco neanche a dire il suo nome... Mi fa sentire felice e serena, dall’altra parte fa veramente male. Sospiro mentre le mie gambe continuano ad andare da sole evitando radici e sassi, quasi fosse un riflesso incondizionato.
Dopo qualche minuto esco finalmente dalla fitta foresta e mi ritrovo in una grande vallata, un ruscello scorre calmo al di là di una piccola collinetta, qualche fiore colora il prato di rosa, rosso, blu e bianco, riesco a vedere perfino l’azzurro del cielo e questa cosa mi rende felice anche se un motivo preciso non vi è, qualche nuvola vi si sposta lentamente, come piccoli batuffoli di cotone...
Cammino fino ad arrivare ad un grande masso dalla superficie liscia e piatta sul bordo del fiumiciattolo, mi ci siedo e lascio i piedi a bagno nell’acqua... Addirittura l’acqua gelida è più calda della temperatura del mio corpo... Faccio un respiro profondo e mi sdraio a guardare ancora il cielo, mi diverto ad immaginare le nuvole come figure... Un coniglietto, una rondine, una rosa... Ce ne sono di tutti i tipi, ma quando una mi appare come un vampiro che morde un umano ci rinuncio... Chiudo gli occhi e mi prendo un’altra boccata di aria fresca, non che mi serva naturalmente, ma come dicevi tu, è brutto non sentire gli odori... Immagini e ricordi si affollano nella mia mente, il tuo viso mi appare così vicino, come se fossi di fianco a me... Stringo forte i pugni e scuoto la testa, non ti devo pensare, devo riuscire a dimenticarti... O per lo meno devo provare a farlo. Svuoto la mente da ogni cosa, ultimamente anche solo pensare mi fa male.
Dopo qualche minuto sento un ululato... Deve essere Hati.
Apro gli occhi e mi metto seduta, vedo una grande lupa bianca avvicinarsi a me a gran velocità... Il pelo luccica di mille riflessi argentati, i muscoli si tendono e scattano veloci, gli artigli affondano nel terreno lasciando solchi profondi, dopo qualche secondo è già di fianco a me, mi arriva molto sopra alla spalla. Due smeraldi al posto degli occhi mi guardano in cerca di qualcosa... Le sorrido e le accarezzo la schiena con un movimento lento. Con uno spasmo di tutto il corpo si trasforma e diventa una semplice lupa, quasi sembra un grosso cane, ma anche un umano capirebbe che è fin troppo bella per esserlo.
Si accuccia vicino a me ed appoggia la testa sulle mie gambe.
“Come ti senti...?” I suoi pensieri arrivano fino a me, il suo tono è preoccupato, alza gli occhi per cercare di guardarmi in faccia mentre io continuo ad accarezzarle il dorso.
“Tranquilla... Sto bene” Che grande bugia e che grande bugiarda che sono. Lei sbuffa ed io sorrido...
“Dov’è Skoll?” Lei non mi risponde ma alza la testa e fissa un punto preciso fra gli alberi, dove dopo qualche secondo esce un secondo lupo enorme dal pelo nero come la notte, la sua figura è più imponente di quella di Hati... Muscoli possenti che scattano veloci, lunghi artigli e zanne bianche, un paio di occhi blu, profondi come il mare, ci fissano mentre con un balzo salta il fiume e ci raggiunge; uno spasmo lo trasforma in un semplice lupo nero, si avvicina, abbassa il muso e tocca con il muso quello di Hati, come per darle un bacio... A volte li invidio. Sono così dannatamente dolci dei momenti, piccoli gesti che mi ricordano un passato, una persona ormai non più mia e che forse non lo sarà mai più, anche se molto probabilmente dovrei togliere il forse...
Li osservo mentre ripercorro con la mente la prima volta che li vidi...
Devo correre.
Devo scappare da loro o mi cattureranno di nuovo... E questo non lo posso permettere...
Non di nuovo. Corro come non ho mai fatto... Se fossi ancora umana i polmoni mi brucerebbero a dismisura ed i muscoli cederebbero per il troppo sforzo...
Sento i loro mastini del cielo e della terra avvicinarsi sempre di più a me, annuso l’aria ed il loro fetore di morte e sangue mi nausea.
Ma non mi fermo, non posso e non voglio.
Gli alberi cominciano a diradarsi più avanzo per la foresta, una luce intensa mi colpisce in pieno volto e mi si para davanti un grande precipizio.
Mi fermo di botto facendo scivolare qualche sasso giù nel grande fiume al di sotto di dove mi trovo...
Mi giro sentendo gli ululati ed i lamenti dei mastini... Faccio un lungo respiro, come per prendere fiato anche se so che dell’aria potrei farne benissimo a meno e con un ultima occhiata mi butto...
L’impatto con l’acqua ucciderebbe qualsiasi essere umano, è come schiantarsi su una parete di cemento armato... Ma grazie al mio corpo ormai di marmo non mi faccio nulla...
Le uniche sensazioni che provo ora è paura e fame, ma all’ultima riesco ancora a resistere.
Incomincio a nuotare velocemente per allontanarmi il più possibile da quel terribile luogo.
Dopo molto tempo decido di fermarmi, voglio essere sicura di essermi allontanata abbastanza.
Emergo e mi avvicino alla riva del fiume nascondendomi in una piccola grotta celata agli occhi altrui dalla fitta vegetazione...
Mi appoggio alla parete e mi lascio scivolare per terra, appoggio una mano sul fianco e solo ora mi accorgo quanto sono sfinita... Sono stanchissima ed i muscoli sono tutti indolenziti...
Mi brucia il fianco ed abbasso lo sguardo e vedo del sangue macchiare la mia mano ed i miei vestiti ormai completamente zuppi... Merda!
Chiudo gli occhi e mi premo il fianco il più forte possibile, ho troppa fame e purtroppo quando ho fame il mio corpo diventa più debole... Il sangue non si ferma, stringo i denti per non sentire il dolore... Cerco di riposarmi ma sento dei rumori provenire da fuori...
No, non può essere... Non così presto!
I mastini mi hanno già trovata... Sono in trappola, non posso neanche difendermi in queste condizioni... Una prima sagoma nera si para all’entrata della grotta ed una seconda gli si affianca...
Mi alzo a fatica, mi allontano leggermente mettendomi in posizione di difesa, mi accuccio ed incomincio a ringhiargli contro... Le figure mi si avvicinano cautamente...
Le metto a fuoco e... Non sono i mastini... Sono lupi, enormi lupi.
Si avvicinano ma non cambio posizione, quando sono a meno di un metro da me un ringhio mi esce dalla labbra, il lupo più grande dal pelo nero risponde al ringhio e con una spinta del muso mi fa cadere a terra. Cerco di alzarmi mentre il lupo bianco mi si avvicina e mi sfiora con la punta del naso la guancia. All’improvviso sento un grande calore invadermi, ed una strana sensazione piacevole mi invade completamente.
Tutti i suoni, le sensazioni ed anche la vista… Sono completamente ovattate, come se vi fosse un muro invisibile a proteggermi da tutto e da tutti.
Il dolore diminuisce, la paura e la fame anche... Ma una voce mi chiama...
“Resisti... Ora ci siamo noi a proteggerti... Resisti nostra principessa”
E’ una voce femminile e sembra quasi provenire dal... Lupo? No, non è possibile... Ma ora non ce la faccio a pensare e non voglio farlo... Voglio solo lasciarmi andare a questo tepore che mi invade il corpo.
Da quel giorno sono già passati sette anni... Loro adesso sono tutto per me, sono i miei amici, sono la mia famiglia, morirei per loro... E loro morirebbero per me. Gli devo tutto, se non fossero arrivati molto probabilmente sarei morta, o peggio: i mastini mi avrebbero trovata e portata di nuovo da loro.
Passo una mano tra le orecchie di Skoll, lui mi guarda ed i suoi occhi mi osservano, sembra che mi leggano dentro, la mia anima non ha alcuna difesa o scudo con lui... E’ come se fosse un osservatore discreto che osserva, non giudica ma scruta in silenzio quello che vede. Non distolgo lo sguardo, di rimando lo osservo anch’io... Per qualche secondo, che sembrano ore intere, continuiamo così, come se stessimo conducendo una conversazione silenziosa fatta di sguardi che possono dire più di mille parole.
Un tuono rimbomba per tutta la valle... Sposto lo sguardo dagli occhi di Skoll e guardo il cielo, grandi nuvoloni neri si ammassano nel cielo prima azzurro e limpido, ora invece grigio e minaccioso. Una grande tempesta si sta avvicinando. L’ululato del vento si ingrossa sempre di più, come fosse un urlo straziante... Qualche goccia incomincia a cadere come se il cielo incominciasse a piangere ed i lampi diventano sempre più frequenti.
Sospiro e decido di alzarmi mentre insieme a Hati e Skoll cerco un rifugio per questa notte, dopotutto anche se non sono del tutto umana, questo di certo non significa che la pioggia ed il vento non mi diano fastidio.
In fondo, una parte umana, anche se piccola, in me c’è ancora... Forse è proprio per questo che ti amo ancora così tanto...
Sì, Edward... Io ti amo e forse mai smetterò di farlo.****************
Ok, ecco qui.
Come già detto, se a nessuno interesserà, smetterò subito di scrivere.. E la cosa morirà qui.
Un bacio.. Ed ancora Grazie!!!