Come promesso oggi 22 dicembre posto il 5° capitolo, mi scuso anticipatamente se potrà sembrarvi corto ma ho avuto abbastanza problemi in questo periodo, comunque tempo di non riuscire a postare prima del 2/3 gennaio, perdonatemi se potete.
12 agosto 2007
Accidenti! Ma tu guarda se si degna di chiamarmi! No! Neanche quando torna a casa... ieri solo un messaggio e poi basta! Di solito non si comporta così! Non si è mai comportata così! Oddio... spero non sia successo niente!
Che cos’è questo suono che sento? Ho gli occhi impastati e non voglio aprirli, però c’è qualcosa che non mi lascia dormire... allungo un braccio verso il telefono e rispondo biascicando:
<<pronto?>>
<<ti sembra questo il modo di trattare tua madre? Guarda che come ti ho fatto ti smonto, bella mia! È solo grazie a me se sei lì da sola, ed è questo il tuo ringraziamento?>>
<<ciao mamma, posso spiegarti...>> mi sta trapanando i timpani, la smettesse di urlare forse riuscirei anche a parlare...
<<oh no! No e no! Tu, d’ora in poi, mi chiami tutti i giorni alle 12,00 e alle 19,30 e non provare a commentare!>> prima che io possa replicare mi chiude il telefono in faccia.
LO SAPEVO, LO SAPEVO! Appena torno a casa addio chiavi e addio cellulare, benvenuta vita di clausura; non ho nessuna voglia di alzarmi, ma il mio programma non me lo permette... uffa, perché devo essere la sola tredicenne che si paga le vacanze estive?
Svogliatamente mi alzo e mi preparo guardando il mio itinerario: uguale a quello di ieri, chiamate a casa a parte... sarà una giornata molto lunga.
Perfetto! Sono le 19,32 e ho cenato, chiamato mamma e adesso mi sto preparando per la Tombola, ma come faccio ad essere viva? Oggi ho avuto una giornata infernale: doppi turni ovunque, mamma sempre più incazzata... eh sì, oggi il nonno mi ha dato la sua benedizione dal paradiso!
<<vediamo... cosa mi metto? Semplice: gli stessi vestiti di ieri...>> mi fermo per guardarmi allo specchio: io sto parlando da sola, senza rendermene conto i miei pensieri sono diventati parole.
Cercando di non pensare per evitare monologhi, mi vesto ed esco per dirigermi alla Tombola, ma qualcosa mi fa accelerare il passo più del solito, che cavolo mi prende stasera? Vengo distolta dai miei pensieri quando un braccio mi si appoggia sulla spalla.
<<cucciola, vero che tu stasera stai con me?>> Giovanni mi si è avvicinato e mi sta abbracciando, se gli dico di sì torno a casa in una bara, ma se gli dico di no si offende...
<<marti ci sei? Sei pallida, sicura che vada tutto bene?>> quanto è dolce a preoccuparsi per me,
<<sì, tutto bene e comunque... sto con te volentieri>> e gli sorrido più che posso, questo è un sogno che si avvera!
La serata scorre tranquilla e serena, Giovanni mi ha abbracciato e ribaciato... ok sono ufficialmente fusa, sono sdraiata sul letto, ma neanche me ne accorgo perché sto ancora pensando al bacio di questa sera: eravamo vicino alla statua della Madonna, in fondo al parcheggio, quando mi ha preso per i fianchi e si è avvicinato col suo viso al mio fin quando le nostre labbra si sono sfiorate e poi... non pensavo l’avesse mai fatto, invece ha schiuso le labbra e mi ha baciato, non so come, ma le nostre lingue hanno iniziato a danzare accarezzandosi... meglio smetterla di pensarci prima d’incorrere in un trapianto di cervello, se già penso a queste cose a tredici anni, quando ne ho quindici che farò??
BUON NATALE A TUTTE SE NON RIUSCIRò A TORNARE NEL FORUM
