THROW BACK, .

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ALEXIS_RR
view post Posted on 25/8/2009, 20:13





Questa FF è contorta sinceramente è la prima seria che la mia mente abbia saputo partorire. Se non riuscite a leggere con la scrittura così piccola ditemi :]



I raggi solari attraversarono fini la stanza,fino ad arrivare alle mie spalle. Il loro calore mi perforò la pelle facendomi svegliare. Le palpebre si aprirono. Le pupille si adagiarono sul suo volto. I suo lineamenti fini ricordavano le creature mitologiche. Se la sbornia che avevo preso non mi ingannava si chiamava Mark.La mia mano si posò sulla sua guancia. Scese lentamente al collo. Nessun accenno di risveglio. Mi alzai dal letto. Le mie braccia diedero la forza per il rialzo e le gambe scivolarono veloci tra le lenzuola emettendo un lieve fruscio.
Raccattai da terra i miei indumenti facendomeli calzare addosso. Mi girai per scrutarlo ancora una volta nel suo sonno. Quando le sue pupille saranno nuovamente scoperte non mi troveranno e il cuore comincerà a galoppare. Io sono come un ricordo. Lo hai vissuto,lo stai vivendo e te ne dimenticherai. Tre azioni limpide. Passato,presente,futuro. Uscii. La porta si richiuse alla mie spalle. Quella mattina ero nello stesso luogo della precedente. Una spiaggia abbandonata. Il cielo era lievemente grigio ed il vento fresco portava con se granuli di sabbia. Le mie dita sprofondarono in essa. L'infrangersi delle onde arrivava dritto all'udito.
Il sole sorgente si ripeteva nei mie occhi vuoti. L'acqua potente scolpiva gli scogli. La mia mano risorse alla luce cercando tra le tasche l'accendino e il pacchetto di sigarette. Ne sfilai una . Arrivò alla bocca. Spinsi il tasto dell'accendino che la fece ardere. La nicotina arrivò in me. Il fumo rincorse il mare. Quello che facevo era sempre stato uguale e secondo i miei piani sarebbe continuato ad esserlo. Mi tirai su avevo gli indumenti ricoperti di sabbia. Buttai la sigaretta consumata a terra. Feci la strada per arrivare a casa senza osservare ciò che mi circondasse. Solo l’asfalto grigio rovinato passare sotto i miei piedi. Era inverno. Il più freddo inverno che ci sia mai stato in città. La gente preferiva stare a casa. Non io. Quella che avevo non la consideravo una casa. No,piuttosto preferivo la strada e un pezzo di cartone su cui dormire. Ritornare in un luogo dove risiede una madre malata di tumore e un padre troppo stanco per andare avanti. Lo lasciavo a marcire assieme a lei. Solo la loro vista mi faceva male. Forze per la mancanza di coraggio o per egoismo. Arrivai al vialetto di casa. La neve che aveva ricoperto il terreno stava lasciando un lieve ricordo ed i ciuffi di erba lottavano per riemergere alla luce del sole. Gli alberi erano spogli e scheletrici. Il sole era sorto ma la sua presenza era innocua. Il cielo era sempre grigio e morto. Infilai la chiave nella serratura.
 
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view post Posted on 25/8/2009, 20:17

SUGAAA~!

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mi incuriosisce...continua!
 
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ALEXIS_RR
view post Posted on 25/8/2009, 20:22




CITAZIONE (___Yuki369_ @ 25/8/2009, 21:17)
mi incuriosisce...continua!

Mhuhauha tra due giorni posto il seguito v.v
 
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2 replies since 25/8/2009, 20:13   44 views
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