SUGAAA~!
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| Scusate l'attesa...ecco un nuovo capitolo ^^ ------------------------------------------------------------------------------------------------- Capitolo 5
La mattina, ebbi un risveglio piacevole. Ero vicinissima a qualcosa di morbido e caldo. Aprendo del tutto gli occhi, trovai Yu vicino a me, sveglio, che mi guardava dolcemente. -Ben svegliata, amore-sussurrò, abbracciandomi. Mi costrinse ad avvinghiarmi a lui. Quando lo strinsi, lui mi sorrise. -Ma hai aspettato finora che io mi svegliassi?-chiesi, mentre giocava con i miei capelli. -Sì, mi sono svegliato poco fa e ho pensato di aspettare che tu ti svegliassi-rispose, fermandosi. Mi guardò con aria furba. -Ti sei scordata di cosa mi devi dare?-mi chiese, un po’ malizioso. Inarcai un sopracciglio. -Mmm…forse sì..ah, dovevo darti un bacio-risposi io, sorridendo appena. Affondai una mano tra i suoi capelli, e lo baciai con foga, stringendolo a me. Yu rispose con altrettanto ardore. -Ser…ooops!-disse una voce. Mi staccai di poco dalle morbide labbra di lui per vedere chi fosse. Sulla soglia della tenda, Arya mi osservava, alquanto stupita. -Ah…eri già sveglia…bene-osservò, fredda, andandosene. Sbuffai, spazientita. Arya era sempre così scontrosa e fredda. Evidentemente, non vedeva di buon occhio cosa stavo facendo, cioè baciare lo splendido elfo vicino a me anziché alzarmi. Oppure non vedeva di buon occhio che eravamo quasi dei mezzosangue date le modifiche apportate ai nostri corpi e alle nostre menti. Smisi di pensarci, e presi il viso di Yu fra le mie mani, avvicinandolo al mio, e ripresi a baciarlo. Un minuto dopo, riuscii a staccarmi. Il dovere mi chiamava. -Su, dobbiamo andare-gli dissi, accarezzandogli una guancia. Con un sospiro, l’elfo si alzò. Ci preparammo: ci attendeva un altro assalto, stavolta ad un villaggio assediato da soldati nemici.
-All’attacco!- Risuonò il grido di battaglia mentre assalivamo le truppe nemiche. Due soldati mi furono addosso, ma la mia formidabile spada li rese innocui in tre colpi. Decine di soldati nemici caddero sotto i colpi di frecce dall’impennaggio di piume di fenice. Mi voltai: riuscii a scorgere solo per un attimo Yu che le scoccava a velocità straordinaria, apparentemente alla rinfusa, ma invece le scoccava ben mirate, e molti soldati cadevano feriti mortalmente. Fu per poco, e non lo vidi più; successivamente, un urlo di dolore proveniente dalle file degli arcieri mi fece supporre che forse non c’erano solo normalissimi soldati. Sondai la mente degli avversari, e trovai tra essi un mago abbastanza potente, che feriva i nostri con la magia. Mi insinuai nella sua mente e lo uccisi con una delle dodici parole di morte. Per fortuna era l’unico mago nemico, altrimenti ci potevamo definire morti. A fine assedio, scoprimmo che non molta gente del villaggio assediato era viva, o comunque sopravvissuta all’invasione. Molti del nostro piccolo esercito erano feriti.
Al ritorno all’accampamento, di nuovo non vidi Yu nemmeno tra i feriti lievi. Corsi al ricovero dei feriti gravi, come una pazza. Mi aggirai, come un’anima in pena, tra i feriti, e lo trovai dopo un minuto. Era stordito. Trianna, l’altra guaritrice, stava cercando di estrarre una freccia dalla sua spalla sinistra, senza successo; lui gemeva di dolore, e la sofferenza era tale che alcune lacrime gli rigavano le guance. -Levati! Non vedi che lo stai facendo soffrire tantissimo?-dissi, scontrosa, spingendola via bruscamente. -Lo curo io! Pensa agli altri feriti-. Lei mi guardò torva, poi se ne andò. Mi avvicinai a Yu. Lo tranquillizzai, accarezzandogli i capelli. -Amore…tieniti pronto…- Afferrai la freccia e la tolsi di colpo. Lui si lasciò sfuggire un urlo di dolore che mi fece accapponare la pelle, e un’altra lacrima gli bagnò una guancia. -Sssh…amore…-lo tranquillizzai ancora, dandogli qualche bacio sulle labbra. -Mi riconosci?-gli chiesi, tenendo le mie labbra posate sulle sue. Lui le baciò, come per far capire che mi aveva riconosciuto. Guarii prontamente la ferita arrecata dalla freccia, e anche una simile, vicino. Guardai più giù. Sulla parte alta degli addominali recava uno sfregio, ma non era una ferita normale, era ferita da magia. Sanguinava lentamente. La toccai appena. Yu emise un flebile lamento. Guarii lo sfregio, e con un panno umido pulii il sangue. Ancora più giù, recava una ferita inferta da una freccia sul basso ventre. Guarii anche quella. Mi fermai ad osservare il mio lavoro, e notai qualcosa che non avevo mai notato. I suoi fianchi. La morbida linea curva che li delineava li rendeva simili a quelli di una donna, e sembravano invitare ad accarezzarli. Trasalii appena. Come faceva Yu ad avere quei fianchi quasi femminili? Evidentemente, quando aveva apportato le modifiche al suo corpo, aveva deciso di modificarli in quel modo. Per un tratto erano longilinei, poi curvavano in fuori. Mi assicurai che non mi guardasse nessuno mentre cingevo delicatamente i fianchi di Yu con le mie mani. Fra le mie mani, parvero aumentare appena di volume, e parve che invitassero ancora di più alle carezze. Avvertii la loro morbidezza. Lasciai rapidamente la presa quando una delle guaritrici lì al ricovero dei feriti si voltò nella mia direzione. Lo osservai ancora. Osservai i suoi sottili capelli neri spettinati che gli accarezzavano il collo e gli sfioravano le spalle. Decisi di portare Yu con me alla tenda, dove avrebbe riposato un po’ in pace. Nonostante la mia esile corporatura, ero dotata di una forza incredibile ed ero agile come un gatto, perciò presi in braccio Yu. La sua testa si posò sulla mia spalla sinistra. Lasciai detto ad una guaritrice che lo stavo portando alla tenda dove alloggiava insieme a me per farlo riposare. Non replicò nulla, perché sapeva che la mia competenza in magia e medicina era nettamente superiore alla sua. Attraversai buona parte dell’accampamento con quel corpo indifeso e seminudo addormentato fra le mie braccia, e ci vollero cinque minuti prima di arrivare a destinazione. Appena arrivata, poggiai delicatamente l’elfo sul letto, con la testa su un cuscino, e mi misi vicino a lui. Rimasi immobile a guardarlo per un po’ mentre dormiva. Aveva un’aria tranquilla, dolce e leggermente imbronciata. Poi mi addormentai anche io, stanca.
Edited by †Yukiko369† - 14/9/2009, 19:55
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