| Chapter 5 -Prima parte Yu-
“se proprio dovete non qui in cucina” affermò incrociando le braccia. “ma è più bello farlo sul tavolo” “Andate in camera” “no lo voglio fare qui” “non voglio mangiare pane e.. la vostra sostanza bianca” Scocciato presi Strify per un braccio e lo trascinai fino in camera mia e un silenzio imbarazzante calò su di noi, si mise sul letto e iniziò a fissarmi con il suo sguardo magnetico. Oddio come ti voglio in questo momento. Così senza pensarci due volte andai vicino a lui e lo baciai nuovamente e lo sdraiai sul letto come feci con Chantal, solamente che lui era ancora vestito. Ma un dubbio mi emerse nella mente, come mai non mi respinse. Così mi bloccai e mi tirai su rimanendo sopra di lui e iniziarlo nuovamente a guardare la sua faccia angelica. “Strify come mai.. non hai cercato di.. si ecco fermarmi” “perché tu mi sei sempre piaciuto” ero entusiasto, ricambiava. Io piacevo a Strify. Così ripresi e sbottonai piano piano la sua camicia lasciando scoperto una parte del suo corpo. Inizia dalla bocca, passai al collo e ai suoi addominali, non tanto evidenti ma al contatto con la bocca si sentivano perfettamente. Mi soffermai alla vita e slacciai anche la cintura dei pantaloni e di conseguenza sfilai anche quest’ultimi per tirarli in un punto indefinito della stanza. Era rimasto completamente nudo tranne per i suoi boxer che coprivano la sua erezione. Strify era eccitato al massimo e si vedeva. Ma prima di farlo eccitare di più decisi di giocare ancora un po’ con lui ma sembrò non gradire la mia idea. Infatti i ruoli si scambiarono e fui io ad essere eccitato questa volta. Fece le stesse operazioni che feci io poco prima mi baciò il collo, il petto e mi sfilò i pantaloni ma lui si spinse oltre e mi sfilò anche i boxer. La mia erezione era alle stelle. “wow yu è..è..” ma si limitò solo a sgranare gli occhi e fissarla. Mi venne da ridere ma ben presto la mia risata si trasformò in un gemito di piacere. Beh mi sorprese non avrei mai pensato che Strify prese il mio membro nella sua bocca e iniziò a gustarlo come se fosse una lecca lecca. Mi aggrappai forte al lenzuolo e trattenevo dentro di me gli urletto da femminuccia eccitata che mi stava provocando Strify. Tirai indietro il collo e chiusi gli occhi, mentre Strify era concentrato a farmi venire e ci riuscì perfettamente. Venni in bocca del cantante che non esitò a mandare giù quella sostanza biancastra. Io non lo avrei mai fatto. Alzo un sopracciglio e fece una faccetta maliziosa, come se adesso a farlo toccava a me. Ma non lo avrei mai fatto, si sdraio nuovamente e io vicino a lui e insinuai una mia mano nei suoi boxer per toccare il suo membre e iniziando a muovere ritmicamente la mano su e giù. Strify non si faceva problemi a far fuori uscire gemiti femminili dalla sua bocca. Venne anche lui e decidemmo chi doveva penetrare chi. Fui io il primo a penetrare dentro Strify e questa volta non misi il preservativo, non c’era il rischio che rimanesse incinto, era un uomo. Lui sotto di me e io che mi muovevo dentro di lui con un ritmo abbastanza faticoso, non avrei mai pensato di ritrovarmi in una situazione simile a quella, eppure cambiare idea così all’improvviso ma è lui adesso che mi rende felice. Finito il tutto ci addormentammo vicini, non del tutto addormentati almeno io non avevo sonno. Così iniziai ad ascoltare il suo respiro e a fissarlo in tutta la sua bellezza. Profumava di sesso. Il nostro sesso. “Strify grazie di tutto” passai una mano fra i suoi capelli bicolore e lo abbracciai addormentandoci così l’uno vicino all’altro.
-Strify-
La mattina mi sveglia e trovai sul mio viso una ciocca rossa e capii solo allora che non era tutto un sogno ma che avevo fatto sesso con l’uomo che desideravo da mesi a questa parte. Lo fissai per altri secondi per poi scendere dal letto e facendo attenzione che non andassi a sbattere contro niente ma non mi accorsi di una mia scarpa e ci andai letteralmente sopra e provocando un rumore terribile quando atterrai con il sedere a terra. Yu si limitò solo a girarsi dall’altro lato e emettere un verso stranissimo di cui non afferrai neanche il significato. Presi i boxer che yu lanciò all’angolo della stanza e li infilai mentre scendevo le scale. Ero felicissimo dell’evento e per questo iniziai a canticchiare, lo facevo quando ero veramente.. ma dico veramente FELICE.
I came to party. And you came to party So why don’t we party together
“Ti vedo di buonissimo umore” disse Kiro sorridendo, anche a lui forse arrivava il mio senso di felicità immensa. Non riuscivo a stare fermo, saltavo e cantavo per tutta la casa. “Si kiro hai ragione” e come dargli torto. “buongiorno” apparve yu e anche lui si era messo i suoi boxer, gli occhi si illuminarono e mi precipitai da lui stampandogli un baci di buongiorno che lui ricambiò. “ e pensare che prima eravate come cane e gatto” borbottò kiro mentre sciacquava la tazza da cui aveva appena bevuto il caffè. Tra un’effusione e l’altra kiro ci ricordò che oggi avremmo avuto una di quelle noiosissime interviste e per di più in tv dove ci avrebbero guardati in molti. “ma io non ci voglio venire” dissi mettendo il broncio. Ma niente da fare mi ritrovai in macchina, ancora con il muso, che guardavo la strada che sfrecciava veloce davanti i miei occhi. “che palle, quante altre ne dovremmo fare” Shin che si lamentava dal sedile posteriore. “cavolo ti lamenti che tu non apri mai bocca. Quello che parla sempre sono io” “puoi anche non parlare” “vuoi vedere che lo faccio” mi girai verso di lui e lo guardai socchiudendo gli occhi. “però allora parli tu” “neanche morto” “ecco allora di cosa ti lamenti”
Ci accomodammo nello studio dove per di più avevano anche il pubblico. Il mio cuore sta andando a mille e per di più sono nervoso. La presentatrice fece una piccola presentazione su di noi e poi iniziò con la sua intervista, se così si può definire. Alla fine arrivano sempre sul gossip ci chiedono cose della nostra vita privata che.. mi sale la rabbia. “Allora ragazzi come va con il vostro tour” “beh abbiamo iniziato nei migliori dei modi, e speriamo che vada ancora meglio con il trascorrere del tempo” Il terzo grado durò per svariati minuti finchè non arrivò il tempo delle domande dal pubblico, era la cosa che odiavo di più. Si alzò una ragazza e prese il microfono per porre la sua domanda. “ehm,, volevamo sapere se siete fidanzati” quanto odiavo questa domanda. “No” in un sola voce. Erano Shin, Kiro e Romeo. Mi guardai attorno, poi guardai yu e mi sorrise, prima che potessi prendere parola qualcun altro rispose. Era lui, yu. “Io sono felicemente fidanzato” tutti rimasero scioccati solo kiro era neutro alla sua risposta. “Davvero? Vorresti svelarci il nome della dolce fanciulla” “non è proprio una fanciulla” “a no?” “il fortunato è qui con noi in sala” “è uno del pubblico?” ma quante domande, che gente impicciona. “la persona che ha rapito il mio cuore è Strify” in quel momento mi sentii morire.
Edited by N a n a__• - 12/7/2009, 23:31
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