scusate il ritardo ma ho pensato molto al capitolo e ho concluso che questo che sto per postare è il PENULTIMO capitolo
Chapter 14 -seconda parte-
-YU-
E come pensavo finimmo per fare l’amore per l’ennesima volta, io sopra a lui che maneggiavo con molta cura il suo membro. “non sei cambiato dall’ultima volta che lo abbiamo fatto” mi disse mentre teneva stretto un lembo della coperta per il piacere che stavo provocando in lui.
“e perché dovevo cambiare” ribattei mentre finivo il mio lavoro, venne e finì così il nostro rapporto stava durando ormai da due ore e la stanchezza si stava facendo sentire. “Sto diventando vecchio, non tengo più i ritmi di una volta” ridacchiò e mi baciò per terminare con qualcosa di romantico quella serata.
I giorni passavano e i cinema bizarre erano tornati in circolazione, la fama stava calando e con lei anche le nostre fan. Noi non ci saremo arresi per nessuna cosa al mondo e lavoravamo per le poche persone che ci avrebbero seguito qualunque cosa sia successa.
“anche stasera è stato un concerto a dir poco favoloso” disse kiro mentre portava alla fronte un asciugamano per asciugare tutto il sudore che gli stava calando sopra la faccia.
“sarebbe stato più favoloso se ci fosse stata più gente” ribatté romeo con l’aria moscia e triste “e vabbè vedrai che con l’uscita del nuovo cd ci rifaremo” affermò Strify, era sempre così ottimista nelle cose ma lo amavo anche per questo non si preoccupava tanto del futuro.
“bisogna festeggiare” disse alzando una bottiglia di acqua “cosa festeggiamo amore mio?” mentre lo abbracciai delicato da dietro baciandogli il collo “come non te lo ricordi? Domani sarà un anno da quando stiamo insieme” come mi potevo scordare di una cosa simile? Sicuramente la stanchezza, i muscoli tesi come le corde di una chitarra mi hanno fatto scordare una data così importante.
“qui dietro c’è un locale niente male dove potremmo festeggiare questa sera” “ma il grande giorno è domani” risposi senza capire il senso del festeggiare oggi se era domani. “ti sei scordato anche che domani partiamo per la Polonia” Si mi stavo invecchiando e con me anche il cervello. “hai ragione allora andate voi, io mi faccio una doccia e poi vi raggiungo” mi tolsi la maglietta e la gettai a terra mentre io ero intento a farmi una doccia rilassante sentii le loro voci allontanarsi sempre di più finchè non sparirono del tutto. Ero rimasto solo.
Appena l’acqua fu di una temperatura abbastanza gradevole andai sotto di essa e lasciai che bagnasse il mio corpo “ci voleva proprio” affermai mentre alzai il volto verso l’alto di modo che l’acqua invase il mio volto. Passai le mani tra i capelli per poi andare a prendere il bagno schiuma e iniziare a massaggiare il mio corpo.
Passai più di un’ora sotto l’acqua ma forse era il caso di andare a festeggiare una cosa che apparteneva anche a me così mi asciugai e andai a prendere dei vestiti puliti nel tourbus, canottiera nera e pantaloni grigi ero lo YU di sempre non amavo apparire tra la folla.
Mi incamminai e non appena davanti il locale in lontananza vedevo delle luci rossi che mi fecero allarmare. Oddio e adesso cosa è successo? Così affrettai il passo e, ancora non molto vicino, tra la folla vidi la chioma bionda di Kiro, almeno a me sembrava quella. Se è successo qualcosa ad uno dei miei amici giuro che,, non riuscii a finire la frase mentale che scorsi un’altra chioma bionda ma questa era distesa a terra. Spinsi la gente davanti a me per raggiungere i miei amici e vidi una scena terrificante, il mio istinto non mi fece piangere. Le lacrime si erano congelate a metà strada e non volevano uscire dai miei occhi.
“scusa yu scusa gli ho detto di non andare per strada voleva venire a prenderti e non mi ha voluto sentire l’ho preso per un braccio ma era sbronzo, troppo sbronzo e quando mi ha strattonato per lasciare la presa è finito in mezzo alla strada e lo hanno investito” lo vedevo a terra con metà corpo sotto la macchina “dove è il proprietario dell’auto” lo indicò ma non era lui adesso il mio obbiettivo, era salvare la vita a Strify. MA COME? Mi avvicinai a lui e mi inginocchiai portando la sua testa sulle mie gambe.
“amore mi senti” aprì di poco gli occhi “non sforzare per guardami ascoltami e basta ok, allora è una situazione un po’ complicata ma si risolverà tutto” uscì dalla mia bocca una risata nervosa, guardai nuovamente i volti dei miei amici e kiro si stava disperando, stava soffrendo veramente.
“ce la farai, ce la farai” lo abbracciai e iniziai a dondolare per non pensare a quella brutta situazione.
“y..yu” si sforzò a parlare “shh non parlare” “y..yu io sto.. io sto.. morendo” “ non dirlo neanche per scherzo vedrai che ce la farai amore mio” sentimmo il suono dell’ambulanza e si formò un varco nella folla per farla passare e venire verso di noi.
Scesero delle persone che mi staccarono da lui e me lo portano via, girai gli occhi non appena spostarono la macchina e vidi il suo corpo ricoperto di ferite e sangue. “signore vuole venire con noi?” mi chiesero con molta cortesia e gentilezza. Feci un semplice cenno con la testa e mi ritrovai a stringere la mano di Strify mentre lo trasportavano all’ospedale. –Ce la farà- mi ripetevo nella mia mente anche se sapevo che non avrebbe superato la notte.
Arrivammo e lo portano di corsa in una stanza lasciandomi solo nell’atrio dell’ospedale, pochi minuti dopo i miei amici vennero da me e mi abbracciarono. “o yu” disse shin come se avesse un senso di colpa che lo stava distruggendo.
“ce la farà non è vero?” mi domandò kiro con il volto bagnato da lacrime. Romeo si sedette con il volto rivolto verso il pavimento e le mani tra i capelli.
Due ore più tardi mi chiamarono “chi è il signor Hannes?” mi alzai in piedi non appena sentii il mio nome “io” esclamai mi avvicinai al signore con il camice bianco “Sebastian ha chiesto di lei, la vuole vedere” mi fecero indossare un camice e una cuffia per capelli ed entrai nella sua stanza, lo avevano ripulito dal sangue sembrava come se non fosse accaduto nulla. “vi lascio soli” e lasciò la stanza, volevo abbracciarlo ma per paura di fargli ancora del male mi avvicinai solamente e gli accarezzai la fronte scostando i capelli biondi.
Mi sorrise “non ho molto tempo da vivere” la frase mi lasciò senza fiato. “stavo sentendo i dottori parlare sai? Hanno detto che non riuscirò a superare la notte” mi tuffai in un abbraccio e non mi importava di fargli del male almeno prima di andarsene dovevo sentirlo sulla mia pelle un’altra volta.
“ti amo yu non scordarlo mai” mi diede un delicato bacio sulla guancia e sentii uno strano rumore provenire dalla macchina che aveva accanto. Mi voltai di scatto e vedevo la linea del cuore para, no non poteva essere. MI AVEVA ABBANDONATO. Chiamai un medico e affermò che il caro amico se ne era andato per sempre. Li le mie lacrime uscirono tutte assieme. Tornai dai miei amici e gli annunciai la pessima notizia.
“Seb se ne è andato e adesso ci protegge da lassù”
Passarono gli anni la notizia fece un totale scandalo, alcune fan si uccisero anche loro per restare accanto al proprio idolo e la band si sciolse del tutto.
“Sono passati 10 anni dalla tua morte e io ho messo su famiglia, ho una moglie bellissima e dei figli stupendi. Hannika, in onore della mia sorellona e Sebastian, lui è il più scatenato della famiglia. Mi ricorda molto te lo sai? Non ti ho scordato e non lo farò mai, sono stato bene con te.”
Mia moglie poggiò una mano sulla mia spalla “stai ancora parlando con il tuo amico?” le sorrisi “si amore torna in macchina arriva subito” mi baciò e salutò anche lei Sebastian “ti amo, verrò da te nuovamente” poggiai l’ennesimo fiore sulla sua lapide e tornai in macchina dalla mia famiglia.
Tornammo e mentre mia moglie preparava il pranzo mi andai a poggiare sul letto, trovai una strana cosa dalla parte dove dormivo io. Una piuma bianca. La scrutai a fondo per poi dedurre che sei stato tu a lasciarmela, una piuma del mio angelo. La chiusi nel cassetto e affondai nel cuscino cadendo subito in un sonno profondo.
