SUGAAA~!
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| scusate l'attesa ^^ ------------------------------------------------------------------------------------------ Capitolo 4
Come potei constatare da solo, dopo quella sera, e soprattutto dopo quel bacio, il mio amore per Javier era cresciuto a dismisura. Lo capii dal fatto che, appena sveglio, la mattina dopo quella sera, il mio primo pensiero fu lui. Quando vidi Romeo, lui mi scoccò un'occhiata strana. La interpretai come un'espressione di disgusto per il fatto che frequentassi un ragazzo anziché andare in giro a cercare qualche ragazza con cui fare una sveltina, come lui continuava a fare. Era stupito del mio cambiamento da insaziabile playboy allo stato in cui ero. Ignorai spudoratamente l'occhiataccia, cercando di sembrare tranquillo.
Per tutta la giornata, anche se ero impegnato, non smisi di messaggiare con Javier, e anche lui fece lo stesso. Finalmente, la sera fui finalmente libero. Mamma mia, non ne potevo più! Tanto per perdere tempo, feci una telefonata a mia sorella Annika, che non sentivo da un po'. Quando mi fui stufato di rimanere chiuso in casa, uscii e, per strada, comunicai a Javier via SMS di farsi trovare al solito posto. Quando arrivai, lo trovai ad aspettarmi. -Yu!-cinguettò, allegro. Mi corse incontro e mi abbracciò. Arrossii un pochino, sorpreso da quell'accoglienza così calorosa. -Ehi Javier...-replicai, senza parole. -Com'è andata la giornata?- -Bene, ma è stata anche piuttosto faticosa...e la tua?- -Anche la mia è andata bene-. Mentre parlava, Javier sciolse l'abbraccio. Trascorremmo un'ora e mezza a chiacchierare tranquillamente. La poca gente che ci passò vicino ad un tratto ci scambiò per due cretini, poiché ci vide intenti a ridere come matti, e finimmo dopo almeno tre minuti. Guardai Javier furtivamente. Aveva un'aria scocciata. -Sono stufo di star fermo...ti va di venire con me da una parte?- -Oh...ok-. Lo seguii in un posto dove non ero mai stato. Era un vicolo solitario, poco illuminato e tranquillo. -Voglio stare da solo con te, là dov'eravamo ci guardavano troppo e in modo strano-spiegò Javier, tranquillo. Sospirai, appoggiandomi al muro. Vidi Javier avvicinarsi. Si mise alla mia sinistra, poi si spostò davanti a me. All'improvviso, vidi le sue mani scattare verso di me; mi presero i fianchi, insinuandosi sotto la mia maglietta, poi una delle due salì e mi accarezzò la schiena, facendomi rabbrividire. Poco dopo, sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie. Risposi al bacio, stringendolo a me, e mi lasciai andare. Rimanemmo attaccati per un po'; poi, quando ormai ci avevo preso gusto a baciarlo, Javier si staccò da me, paonazzo in viso. -Ma...cosa faccio?-mormorò a se stesso, guardandosi le mani. -Non fai nulla di scandaloso...mi baci soltanto-replicai, convinto. -Ok-. Si fiondò di nuovo addosso a me, per poi baciarmi di nuovo. Con enorme piacere, risposi di nuovo al bacio, con più foga di prima. Iniziai a desiderare di non staccarmi più dalle sue labbra morbide e calde, ma poi dopo un minuto si distolse di nuovo. -Ti amo tanto, Yu-sospirò. -Anche io-. Mi riaccompagnò a casa. Prima di andar via, mi lasciò un altro delicato bacio sulle labbra. Varcata la porta dell'appartamento, vidi Romeo che mi osservava con aria feroce. Lo vidi puntare un dito contro di me. -TU!-
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