SUGAAA~!
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| ecco un altro capitolino ^^ vi avverto che c'è la presenza di sesso...ma non sarà qualcosa di molto divertente o bello, visto che è violenza sessuale...e stavolta non è un ragazzo ad attuarla, ma una ragazza...ù.ù buona lettura ^^ ------------------------------------------------------------------------------------- Chapter 9
La mattina, sempre alle nove e venticinque, mi svegliai. Mi accorsi di trovarmi fra le braccia di qualcuno. Girai la testa e vidi Yu, che sorrideva appena. Mi salì sopra e si abbassò. Avvicinò il viso al mio. -Mmh...amore...- Infilò le mani sotto la mia maglia e, dopo aver iniziato ad accarezzarmi il corpo, appoggiò le labbra sulle mie. Quando sentii le sue dita giocare con i bottoni dei miei jeans e slacciare il primo, gli presi le mani e gliele allontanai dal mio corpo, dopodiché mi staccai, poiché mi stava ancora baciando. -Dimmi una cosa...perché hai il naso che pare deformato? Ti si è rotto, vero?- Yu annuì. -Sì...una persona me l'ha rotto-. -E chi? Non dirmi che è...la direttrice del locale?!- Lui annuì di nuovo, mogio. -Con questa siamo già a due volte che usa violenza su di me...ora però devi andare...- Mi alzai dal letto e mi riassettai. Mi diressi verso la porta e mi girai. Yu mi raggiunse; in un secondo mi fu vicinissimo, e mi diede un bacio, quasi a stampo, senza pressioni. Dopodiché me ne andai. Per strada, un brivido mi percorse la schiena quando mi balenò in mente il vivido ricordo di Yu che metteva le mani sotto la mia maglia.
Yu rimase immerso nei suoi pensieri per un po'. Perse la cognizione del tempo e si riscosse dal suo stato di catalessi dopo cinque minuti; corse all'ufficio di Elisa rapidamente. Quando si aprì la porta ed entrò, inciampò in qualcosa e cadde lungo disteso sul parquet. Qualcosa gli premette con forza sulla schiena, ed emise un gemito di dolore. Alzò un po' la testa e vide Elisa, che gli schiacciava un piede sulla schiena. -Ahio...fammi alzare!-urlò, cercando di soffocare il dolore e perdendo gradualmente le forze. -No, lurido traditore...SEI UN IGNOBILE BUGIARDO!- Rigirò Yu con un calcio e gli affondò un piede nello stomaco. Lui trattenne un urlo di dolore. Una lacrima gli rigò una guancia. Elisa ritrasse il piede e sogghignò. -Mi costringi a farti del male...-sibilò. Lo tirò in piedi. Yu barcollò, senza forze, e urtò contro la parete. Scivolò un poco verso il basso. Lei gli si avvicinò. Gli slacciò i jeans e glieli abbassò; dopodiché gli abbassò anche i boxer. -Cosa fai?-chiese Yu, con un debole gemito. Elisa fece finta di non sentire. Si piegò, gli prese il coso e se lo ficcò in bocca, iniziando a leccarlo e a succhiarlo. Yu iniziò ad ansimare velocemente. Emise alcuni gemiti strozzati, poi cominciò ad urlare. -Aaaaah...noooooo...fermaaaaaa...aaaaaaaaaah!- Non provava piacere, ma dolore. Lei lo stava violando, gli stava imponendo un rapporto sessuale con la forza, e lui non si ribellava. Anche volendo, non aveva forza per ribellarsi. La cosa andò avanti così per un minuto e più, poi Elisa lo fece cadere a terra. Lui atterrò e rimase immobile, inerme, senza energie, sudato e irrigidito. Lei si sedette sulle sue gambe. Gli infilò un preservativo alla punta dell'erezione, si abbassò gli slip e poi gli prese il coso e iniziò a farlo entrare dentro di sé, aiutandosi con le braccia, poiché Yu era sfinito e non aveva la forza per farlo da solo, cosa che comunque non avrebbe fatto. Alcuni minuti dopo, Elisa si ritrasse e si riassettò. Sfilò il preservativo a Yu e gli sistemò gli abiti, lasciandogli però per il gusto di farlo i jeans aperti. Lo tirò in piedi. -Sparisci-. Lo spinse fuori e chiuse la porta.
Yu barcollò per il corridoio, cercando di tirarsi su i jeans cascanti. Era ormai sfinito, ma era più grande la tristezza. Arrivato nel suo camerino, chiuse rapido la porta. Mentre camminava strascicando i piedi a terra per dirigersi al letto, si sentì mancare; cadde e urtò la schiena sul pavimento. Il suo respiro si fece veloce. Abbattuto dalla tristezza, s'infilò una mano in mezzo alle gambe e si masturbò per alcuni secondi. Dopo ciò, si acquietò. -Sery...ti amo...-mormorò, con voce strozzata, poi perse i sensi, e la testa gli cadde da un lato.
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