SUGAAA~!
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| ed ecco il nuovo (e attesissimo da voi) nuovo capitolo!!! ------------------------------------------------------------------------------------- Chapter 6
La sera, fui di nuovo condotta al locale da mio padre, ubriaco. Mi portò di nuovo fra il pubblico. Dovetti farmi strada per passare. Pochi minuti dopo, Yu comparve. Mi individuò con lo sguardo; fece un sorrisino malizioso quando mi trovò e venne da me, con una camminata lenta, fatta di movimenti sinuosi. Mi si strusciò addosso; dopodiché mi prese per i fianchi, fece aderire il mio corpo al suo. Mi stampò qualche bacio sulla testa, poi mi toccò il collo con la punta del naso. Rabbrividii quando avvertii il suo respiro. -Bimba, sono pazzo di te-mormorò. -Mi raccomando...ci vediamo dopo-. Annuii. Mi liberai dalla presa, mi girai verso di lui, mi abbassai, tesi in avanti le mani e gli feci un piccolo ma lento e deciso massaggio in mezzo alle gambe. Yu rimase in estasi per alcuni attimi, poi emise un gemito di soddisfazione. Se ne andò.
Di nuovo, dopo due ore, mio padre mi scaraventò nel camerino di Yu. Stavolta, stranamente, non sentii dolore quando atterrai sul pavimento. Sorpresi Yu con solo un asciugamano addosso, all'altezza delle sporgenze delle anche. Dedussi che doveva essere appena uscito dalla doccia, anche perché i capelli gli sgocciolavano sulla schiena e il suo corpo era ancora bagnato. Rimasi come un'idiota ad osservare le gocce d'acqua che gli rendevano lucidi gli addominali e i pettorali. Guardai con espressione ancora più ebete le piccole gocce che scivolavano giù per il suo corpo perfetto. Yu sorrise appena quando si accorse del mio sguardo. Raccolse alcune cose e rientrò in bagno. Dopo circa quindici minuti uscì, completamente asciutto, con addosso uno dei suoi cortissimi short. Rimasi di nuovo come un'ebete a guardarlo. Era bellissimo e attraente. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. -Ehi Sery...smettila di guardarmi così...mi fai preoccupare per la mia incolumità...sembri un leone con un pezzo di carne- disse lui, ironico. Si stese sul letto. Io ridacchiai, imbarazzata, e lo raggiunsi. Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti. Poi Yu mi salì sopra e si distese sul mio corpo, mettendomi le mani sulle spalle. Mi sfiorò il collo con la punta del naso; fece lo stesso con le labbra e poi cominciò a darmi piccoli baci. Iniziò a salire; salì in direzione obliqua, e poco dopo mi stampò un bacio sulla guancia destra. Smise. Mi fissò, desideroso di fare qualcosa. -Ho voglia di te...e voglio baciarti-sussurrò, con voce morbida. Io gli accarezzai la schiena nuda. Gli sfiorai le natiche e poi alzai la mano e gliela misi fra i capelli. -Fallo-mormorai. Yu annuì. Avvicinò il viso al mio e le nostre labbra entrarono in contatto. Fu come se le sue labbra massaggiassero le mie, muovendosi piano e in modo sincronizzato con le mie, in modo delicato ma deciso. Io mi staccai dopo alcuni minuti. -Ora voglio farti divertire io un po'-dissi. Yu sorrise appena, malizioso. Si spostò e si distese sul letto. Io mi sedetti sulle sue gambe. Lui cercò di toccarmi, ma gli afferrai entrambi i polsi e glieli bloccai sopra la testa con una mano. Gli passai un dito dell'altra mano sul suo braccio sinistro immobilizzato, facendolo scorrere verso il basso, fino al fianco. Lasciai la presa sui suoi polsi. Yu rabbrividì un poco. Io sorrisi appena. Mi abbassai: gli stampai un bacino prima sul basso ventre, poi uno sul petto, uno sul collo e infine uno sulle labbra. Mi accorsi di non aver mai fatto caso ad alcune cose. Guardando il suo corpo, notai che aveva alcuni tatuaggi: sul petto, a destra, una fenice; sull'avambraccio destro, il 13 in cifre romane; sotto il braccio sinistro, una rosa nera; quando mise le braccia vicine al corpo, vidi anche degli ideogrammi giapponesi sulle sue spalle. Supposi che però poteva averne altri. Ad un tratto, mi sentii girare la testa; fui costretta a stendermi. Yu mi abbracciò. -Sery, tutto bene?-chiese, preoccupato. -Sì...ma mi gira la testa...e sono stanca...-risposi. Lui mi fece appoggiare la testa sul suo petto. -Devo chiederti una cosa-sussurrò. -Dimmi-. -Ho un desiderio...voglio fuggire da qui, da questa carriera che ho iniziato un anno fa...voglio allontanarmi dalla direttrice di questo locale...non sopporto il suo concetto secondo il quale io sono suo...lei mi ha fatto rapire e portare qui, a lavorare per lei...ho lasciato soli i miei amici, che non hanno avuto più notizie di me...io e loro abbiamo una rock band da mandare avanti...i Cinema Bizarre...promettimi che mi porterai via di qui...- Il tono di voce di Yu era supplichevole. Aveva assunto l'aria di un cucciolo bastonato. All'istante decisi cosa dirgli. -Sì...ti prometto che ti porterò via da questo posto, costi quel che costi...chiederò aiuto ad un mio fidato amico...si chiama Michele...sono sicura che lui ci aiuterà a fuggire...- -Perché parli al plurale?- -Voglio fuggire con te...anche io non ho una vita facile...voglio stare lontana da mio padre, che è alcolizzato...voglio venire con te-. -Va bene...tra qualche giorno inizieremo a progettare la nostra fuga...ora dormiamo-. Ci abbracciammo. Con la testa sul petto di Yu, mi addormentai. Poco dopo, anche lui sprofondò nel sonno.
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