calimera_calipso |
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| CAPITOLO 4
Margareth era sueduta sulla panchina del parco dove lei e Yu si erano incontrati,stava fumando una sigaretta mentre guardava la gente passare,erano sopratutto mamme con i prorpi figli,loro dnavano l'afetto che sua mamma non le aveva mai dato. Si fece buio e le strade divennero sempre più desolate cosi Margareth decide di alzare il suo culo da quella panchina. Mentre camminava notò che un uomo la stava fissando,Margareth allungò il passo,girò la testa e ide che lui la stava seguendo.Margareth senza accorgersene incominciò a tremare. Continuò a camminare facendo finta niente,prese il cellulare e chiamo Strify,ma lui non rispose. <<accidenti>> pensò<<quando serve non c'è mai>> Girò a testa e vide che l'uomo si stava avicinado sempre di più,incominciò a correre e lui fece altrettanto. Lui la superò e si mise davanti a lei,la prese per un braccio e la portò in un angolo della strada,lei cercò di difendersi ma no ce la face. "che cosa vuoi?"chiese margareth piangendo. L'uomo tirò fuori un coltello e glielo puntò sulla pancia. "tu ora devi fare quello che ti dico io,o per te sono guai" Incominciò a strapparle i vestiti,Margareth questa volta non fece niente per difendersi ma pianse solamente. Incomincuiò a baciarle il collo andando sempre più in basso ,la penetrò,Margareth non provò piacere ma dolore. L'uomo appena finì si rivestì facendo un sorrise,si avvicinò a Margareth e le accarezzò il viso. "se dici a qualcuno di questa cosa sei morta" Margareth non rispose e scappò via correndo. Andò di corsa a casa per paura di rincontrarlo di nuovo. Appena entrò fece attenzione a non svegliare nessuno cosi dormì sul divano. Margareth non riuscì a dorimre per tutta la notte,e quando finalmente chiuse gli occhi Strify la svegliò. "Margarethhhh svegliati che devi andare a scuola!" Margareth si coprì la faccia con la coperta."no stamattina non ci vado"disse. "come no?dai alzati o altrimenti uso il mio metodo." Strify aspettò qualche minuto e quando vide che Margareth non si lazò cominciò a farle il solletico. "lasciami stare" "ti lascierò stare quando ti sveglierai" Margareth lo spinse via facendolo cadere per terra "ti ho detto di lasciarmi stare!" si alzò e corse in camera. Margareth chiuse la porta a chiave e cominciò a piangere,ad un tratto vide che sopra al letto c'erano delle forbici; si avvicinò a inizio atagliarsi il braccio. Quando vide che il sangue stava per uscire premette la sua pelle,non provo dolore ma piacere,un senso di piacere enorme.
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