| *come promesso sono tornata anche con questa fic ^^
buona lettura*
CAP.75
Quando Elizabeth e Kiro tornarono finalmente a casa, trovarono Catherine e Strify comodamente sdraiati sul divano a guardare la televisione.
Catherine guardò immediatamente la sorella e quando vide apparire sul suo volto un sorriso luminoso non riuscì a trattenere un urlo di gioia che fece saltare Strify e che immobilizzò Kiro mentre la ragazza correva ad abbracciare la sorella.
I due ragazzi si guardarono facendo spallucce e Kiro raggiunse l’amico sul divano.
Strify: -Allora, com’è andata?-
Kiro sorrise: -Piuttosto bene direi-
Il ragazzo guardò l’amico in attesa di ulteriori spiegazioni: -Altro?-
Kiro rise: -Ci siamo baciati Seb, ti può bastare?-
Strify sorrise: -Sì, direi che per ora mi basta-
Catherine: -Mi devi assolutamente raccontare tutto-
Elizabeth: -Lo farò promesso-
Sorridendosi, si avvicinarono ai due ragazzi sul divano che le accolsero a braccia aperte. Non si erano mai sentite meglio. Tutto il casino successo nei giorni precedenti sembrava essere finalmente scomparso.
Strify avvicinò il viso all’orecchio di Catherine: -Sei felice?- mormorò.
La ragazza scostò il viso per poterlo guardare negli occhi: -Moltissimo-
Strify sorrise dolcemente prima di sfiorarle le labbra con le sue in un bacio delicato, appena accennato.
Kiro: -Ragazze questa sera avete impegni?-
Le due gemelle si guardarono per un secondo prima di rispondere nello stesso istante: -No, perché?-
Kiro: -Come la vedete l’idea di passare un po’ di tempo con noi?-
Catherine sfiorò la guancia di Strify col naso: -Io la vedo benone-
Kiro sorrise guardando la ragazza e il suo migliore amico scambiarsi sguardi dolci poi tornò a concentrarsi sulla ragazza seduta accanto a lui: -Tu? Che ne pensi?-
Elizabeth lo guardò seria per un attimo, prima di sciogliersi in un sorriso che tolse il fiato al ragazzo: -Direi che è un’ottima idea Kristian-
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Yu non riusciva a credere alle sue orecchie: -Quindi mi state dicendo che tutto il casino che è successo si è risolto in due secondi e per di più con un semplicissimo bacio? Voi due siete dei pazzi!-
Strify e Kiro scossero la testa in segno di rassegnazione. Non c’era modo di spiegare a Yu come funzionavano le faccende d’amore. Per lui era tutto un gioco. Non esisteva l’amore puro, incondizionato, per lui c’era solo attrazione, chimica e sesso.
Yu: -Volete spiegarmi perché avete deciso di innamorarvi? Lo sapete questo cosa porterà? Solo guai ragazzi-
Strify sbuffò: -E perché dovrebbe? Sentiamo-
Yu: -Perché.. beh perché.. tanto per cominciare staremo via dei mesi con la scusa della tournée. Sicuramente saremo seguiti dai giornalisti. Racconteranno storie assurde su presunte fidanzate, amiche, groupie e chi più ne ha più ne metta. Vi è mai passato per la testa che le vostre amichette potrebbero ingelosirsi e fare una scenata?-
Kiro scosse la testa con convinzione: -No, loro non sono così Hannes. Sanno bene com’è il nostro lavoro e cosa comporta l’essere famoso-
Yu continuò a parlare, con convinzione, delle sue teorie secondo le quali, i suoi due coinquilini, avrebbero dovuto evitare di impegnarsi in un rapporto serio: -Oh ma andiamo, mi state dicendo che se dovesse capitarvi l’occasione con una bomba super sexy, la sprechereste perché state con le gemelline? Ma poi io dico, gemelle dovevate prendervele?-
Strify lo guardò scocciato: -E con questo?-
Sul viso di Yu apparve un sorrisetto perverso: -E se si scambiassero?-
Le espressioni istantanee sui volti dei due ragazzi mezzi biondi furono di shock: -Ma che ti salta in testa?-
Yu sospirò: -Pensateci. Sono identiche giusto?-
Strify gli tappò istantaneamente la bocca: -Caty ha gli occhi azzurri mentre Lizzie li ha verdi. E’ impossibile non riconoscerle! E poi.. hanno due caratteri diversi, due stili diversi, sono diverse Han ma tu non lo noteresti mai!-
Kiro: -E poi non esiste proprio che io tradisca Elizabeth con un’altra, anche se fosse la donna più bella al mondo-
Yu lo guardò scettico: -Ti sconsiglio di dire una cosa del genere. Non si può mai sapere nanerottolo-
Kiro guardò Strify cercando il suo aiuto per evitare di spaccare la faccia al chitarrista che si stava impegnando come nessun altro per convincerli dell’errore madornale che avevano commesso decidendo di tentare una storia seria con Elizabeth e Catherine.
Strify: -Beh Han, vedila come ti pare, a me non importa. Amo Catherine e niente mi farà cambiare idea chiaro? Ora vorrai scusarmi ma devo prepararmi, vieni Kri-
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Catherine si stava passando la piastra ai capelli: -Allora.. racconta. Che vi siete detti tu e Kristian oggi?-
Elizabeth era alle prese con una boccettina di smalto che sembrava non aver nessuna voglia di aprirsi: -Che ci siamo detti? Beh.. gli ho chiesto scusa Caty. Gli ho chiesto scusa per il mio comportamento, per non avergli nemmeno dato il beneficio del dubbio, per essere giunta alle mie conclusioni senza fermarmi a pensare che potevano esserci altre spiegazioni per quello che era successo-
Catherine: -E lui?-
Elizabeth sospirò lasciando perdere lo smalto: -Lui mi ha detto che gli ho fatto male, che non gli ho dato nemmeno il tempo di spiegare, che non ho riflettuto nemmeno sul fatto che avesse prenotato un’intera suite solo per guardare film senza pretendere altro. Ho avuto così paura di perderlo in quel momento Caty ma poi..- Catherine guardò la sorella restando col fiato sospeso in attesa che continuasse. –Poi mi ha baciata-
Catherine spalancò gli occhi: -Così? Di punto in bianco?-
Elizabeth: -Beh, io gli avevo chiesto se non c’era nemmeno più la possibilità che potessimo almeno essere amici e lui mi ha sorriso e ha detto che sperava che saremmo potuti essere un po’ più che amici e mi ha baciata-
Catherine sospirò: -Oh com’è romantico-
Elizabeth guardò la sorella perplessa. Da quando aveva cominciato la sua relazione con Strify era diventata tremendamente romantica e zuccherosa. Non che le dispiacesse quel lato di sua sorella ma a volte la faceva sorridere.
Catherine: -Beh.. io sono pronta. Tu a che punto sei?-
Elizabeth si guardo attraverso lo specchio dell’armadio: -Pronta. Che te ne pare?-
Catherine osservò la sorella girare su se stessa per darle una visione completa del suo abbigliamento per la serata: -Perfetta-
Elizabeth sorrise: -Anche tu-
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