Zusammen fur immer, mia prima FF...

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Dea Striky Yushy
view post Posted on 3/1/2009, 19:31




Mi svegliai di soprassalto facendo sobbalzare Strify –Che succede amore?- mi chiese allarmato –No niente…è che io devo tornare a casa entro mezzanotte, oppure mio zio stavolta mi trincia- dissi scendendo dal letto e cominciando a vestirmi. –Ma come?! Non avevi detto che era sempre buono con te?- domandò Strify –Si, ma…prima, quando sono tornata a casa ho messo a soqquadro la camera e l’ho fatto arrabbiare. Così adesso devo rientrare prima, se no mi fa tornare quando voglio- -Ora capisco,ma tu avresti messo a soqquadro la tua stanza perché?- mi chiese con un tono di curiosità –E’ una cosa che non ti riguarda- risposi facendo la preziosa e girandomi dall’altra parte. –Ah no eh?- sentii Strify alzarsi di corsa dal letto e prendermi per i fianchi trascinandomi con lui sopra le soffici coperte che fino a pochi minuti fa ci avevano avvolti. Cominciò a farmi il solletico, cosa a cui non potevo resistere e iniziai a ridere supplicandolo di smettere –Ti prego Striy ahahaha smettila ahahaha non ce la faccio più…- -Allora me lo dici il perché?!- mi disse continuando a torturare i miei fianchi –Sisisi!!! Ok telo dico ahaha- smise. Mentre gli raccontavo lo svolgimento dei fatti mi feci seria –Io…avevo paura che non mi volessi più vedere e non ce l’avrei fatta senza di te. Mi sentivo disperata e cercavo di sfogare il dolore che mi opprimeva. E poi…- non feci in tempo a finire la frase che Strify mi baciò –Non ti avrei mai lasciata…avrei cercato una risposta al perché del tuo gesto e se poi avrei scoperto che non provavi niente per me…beh…non mi sarei dato per vinto. Avrei lottato fino alla fine per conquistarti, per averti-. Gli accarezzai il viso e lo baciai dolcemente facendogli sentire quanto lo amavo, quanto avevo bisogno di lui, del bisogno che c’era che i miei sentimenti fossero corrisposti dalla persona più importante per me –Ti amo Strify-. Lo disi senza pensare, convinta che quello che provavo dentro di me fosse autentico. Ci baciammo di nuovo. Mi piaceva stare così vicina a lui mi faceva sentire desiderata. La sveglia segnava le undici e mezzo così mi alzai dal letto e mi infilai le scarpe –Allora domani ti vengo a prendere a scuola?- mi domandò Strify mettendosi seduto –Si kikko grazie. ok… adesso fammi andare. Ci vediamo domani.- mi si avvicinò e mi baciò nuovamente –Certo a domani…ah una cosa, per tornare a casa prendi un taxi?- -Sisi non ti preoccupare amore. Buonanotte- -Buonanotte piccola!- Chiusi la porta e mi avviai verso l’ingresso. La luce era spenta e non si vedeva niente. Non conoscendo la casa, cercai l’interruttore con le mani e alla fine lo trovai. Nell’istante in cui la luce si accese comparve l’immagine di Yu appoggiata al muro. Non aspettandomi di trovarlo lì, sussultai e caddi a terra –Ahi che male! Ma scusami tanto, ma tu compari così all’improvviso in tutti i posti dove sono io?- mi rialzai in fretta fermandomi davanti a lui. Non diceva niente, se ne stava a testa bassa e accennò un sorriso. Quell’espressione mi riportò a quel pomeriggio quando eravamo in bagno. I battiti si velocizzarono e all’improvviso fu come se il mio cuore si fermò. Yu mi si buttò addosso abbracciandomi –Scusami per oggi, non so cosa mi sia preso, non volevo assolutamente ferirti. E’ che tutte le ragazze che ho conosciuto non i hanno mai detto di no e tu sei la prima che non ci sta-. Lo abbracciai anche io accarezzandogli i capelli –Vedi Yu, non tutte le ragazze sono uguali. Sono sicura che un giorno anche tu troverai quella che ti farà battere forte il cuore e può darsi che ti dirà di no. Allora tu farai di tutto per conquistarla e capirai cosa significa veramente amare- mi staccai dandogli un bacio sulla fronte e uscii. Strify aveva assistito a tutta la scena e quando Yu stava per tornare a letto lo fermò –Grazie per esserti scusato con lei. Avevo un po’ timore di te- disse mettendogli una mano sulla spalla. –Già…è una ragazza con la testa a posto, mi ha fatto riflettere molto. Mi raccomando non fartela scappare- rispose Yu sorridendo –Ok, adesso è tardi e ho sonno. Vado a dormire, notte Divah. Il chitarrista chinò la testa e gli diede un bacio a stampo per poi andare in camera saltellando. Strify gli sorrise e tornò anche lui a letto.

Nel frattempo ero arrivata a casa. La mia camera era tutta in ordine, ci doveva essere passata sicuramente Debbie con la sua buona volontà. Mi misi il pigiama e mi addormentai sfinita, ma con il sorriso sulle labbra. L’indomani, anche se con poca voglia, mi alzai per andare a scuola.
Non ce la feci a stare attenta alle spiegazioni né alle interrogazioni, anche se sapevo benissimo che non andavo molto bene. “Forza Evelyne concentrai, ce la puoi fare” mi ripetevo in continuazione, ma era inutile. Continuai a pensare alla sera precedente, a quanto ero andata vicina alla perdita di qualcosa molto importante per me perché non ero una che la dava a tutti, anche se sapevo bene che Strify era la persona giusta. Ancora non ero pronta per un passo del genere e in un certo senso dovevo ringraziare i ragazzi per averci interrotti. A pensarci bene però in quel momento non mi facevo tanti scrupoli…beh ero proprio stupida stavo pensando cose che si contraddicevano tra loro…la mia stupidità non aveva proprio limiti! –Pss pss Evelyne!- i miei pensieri furono interrotti da quel richiamo. –Alexis che vuoi? Non vedi che sto pensando?!- gli dissi facendogli cenno di non rompere –Sisi tu pensi sempre… ma senti ieri com’è che eri nella limousine con i Cinema Bizarre? E per di più con quel bel fusto di Yu? Che figo che è quel figlio!-. aspettai un po’ prima di rispondere, poi le parole mi uscirono dalla bocca come se le trattenessi da chissà quanto tempo –Allora da qui siamo andati allo studio di registrazione- -Wow!!!- esultò Alexis mordicchiandosi le unghie. –Shhh!! Fate silenzio laggiù in fondo!- la voce della professoressa si levò alta. Non diedi ascolto come mio solito e continuai a parlare a ruota libera –Così durante le prove sono andata al bagno a rifarmi il trucco e lì Yu mi ha baciata- rimasi un po’ scossa quando raccontai questo episodio, mi tornò alla mente quella sensazione di angoscia che mi prese in quel momento. –IIIII che maiale!!! Mi piace!!!!!!- Alexis in pratica lo urlò e tutti si girarono verso di noi ridendo, compresa la professoressa che dopo continuò a seguire l’interrogazione di un mio compagno con la sua espressione di superiorità. –Dopo l’avete fatto tu e Strify o tu e Yu o tu e Kiro o….- -Ma che! Alexis sei troppo euforica, guarda che non ti racconto più niente eh!- le dissi con il dito alzato in segno di comando –Comunque…si…o almeno io e Strify siamo arrivati fino a un certo punto, ma ci hanno interrotti…purtroppo…- abbassai la testa e arrossii. –Questo vuol dire che tu sei andata a letto con Strify?- Alexis mi guardò incredula attendendo la mia risposta. La guardai e mi decisi a dirgli qualcosa –Beh…si…in un certo senso…- non feci in tempo a finire che Alexis urlò di gioia o qualsiasi altra emozione le scorresse nel corpo –WAAAAAAAA!!!!!!!!!!!NON CI POSSO CREDERE!!!!!!!!!!!!!-. la professoressa a quel punto perso la pazienza e ci urlò contro –Insomma è tutta l’ora che fate chiasso, volete smetterla o no? Adesso vi interrogo a tutte e due! Evelyne vieni prima tu subito!- ero terrorizzata e non sapevo neanche la lezione di quel giorno. Mi alzai lentamente sperando in qualche miracolo. Avanzai verso la cattedra e….. le opzioni erano due: o ero magica o lui era il mio angelo custode. Qualcuno bussò alla porta –Mi scusi professoressa…La signorina Meyer Evelyne ha il permesso di uscire- dietro il collaboratore scolastico intravidi…Strify che mi salutò con la mano. Il mio cuore si rallegrò alla sua vista, mi aveva salvata per la seconda volta.
 
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view post Posted on 3/1/2009, 19:53

SUGAAA~!

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wow!!! stupendosissima!!!
 
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SweetBitch_«
view post Posted on 4/1/2009, 16:47




waaaaa bellissima **
per favore, continuaaaa!
 
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Dea Striky Yushy
view post Posted on 4/1/2009, 20:05




Tornai al mio posto e preparai lo zaino in gran fretta. Mentre ero intenta a mettere dentro quaderni e diario mi chiamò Alexis –Evelyne…- mi girai –Ma è lui?- la guardai con gli occhi che mi brillavano –Si…è lui-. Alexis rimase sbigottita, non ci poteva ancora credere. Mi seguì con lo sguardo finché non scomparvi dietro la porta. Lo presi per mano e uscimmo fuori. Qualcosa di strano in lui mi faceva sentire un po’ a disagio. Mi lasciò la mano e andò verso la macchina –Aspettami qui- e tornò da me con le mani dietro la schiena. Lo guardai incuriosita cercando di intravedere cosa nascondesse –Cosa nascondi amò? Che hai lì dietro?- -Ehi ma se curiosa il giusto!- in quel momento tirò avanti le mani, in cui teneva un mazzo di rose rosse. Rimasi a bocca aperta –Per me?- -Si, per te amore…..spero ti piacciano- -Stai scherzando?! Sono stupendi! Ma come facevi a sapere che mi piacevano le rose?- rispose con la sua disinvoltura –Beh, ieri ho visto il tuo tatuaggio e l’ho intuito-. Lo guardai negli occhi, incredibilmente dolci, ma… non sembrava lo stesso di sempre, non aveva un’aria felice e non faceva quei suoi sorrisi che mi mandavano fuori di testa. Abbassò lo sguardo e una lacrima gli solcò il viso “cosa hai fatto Strify, cosa mi devi dire?”. Posai le rose in macchina e tornai di corsa da lui prendendolo per mano e portandolo in un posto più isolato, al sicuro da occhi indiscreti. Una volta lì, lo feci sedere su una panchina e mi sedetti vicino a lui –Strify qualcosa non va? Con me puoi parlare lo sai…- in quel momento mi si gettò addosso cominciando a piangere. Lo accarezzai con dolcezza e gli alzai il viso –Ma che fai scemotto….- dissi per sdrammatizzare –Si scusami….sono proprio uno stupido- lo abbracciai forte e ritrovò il suo autocontrollo. –Ci sono stati dei contrattempi e….il manager ha sposato la data della partenza….partiamo domani alle 6….- lo fissai come una stupida non sapendo cosa dire e le lacrime cominciarono a scendere senza che io potessi fare niente per fermarle. –No… Evelyne ti prego non piangere….anche se era tra una settimana dovevamo comunque lasciarci….- lo guardai allibita –Vuoi lasciarmi?!- mi uscì come un sibilo. Non stava accadendo, non era vero, era uno dei soliti incubi che mi tormentavano di notte. Provai a chiudere forte gli occhi e a riaprirli qualche secondo dopo sperando di svegliarmi…no era tutto vero. Mi sentii abbracciare forte da Strify - No …Evelyne io non voglio lasciarti…non ti lascerò mai, ma andrò via per almeno quattro mesi e….non volevo separarmi da te così…volevo chiederti se…insomma tu potresti venire con noi se vuoi…siamo anche sotto natale e sarà tutto più divertente, andremo a sciare o cose del genere…- -Vuoi dire che vorresti portarmi in tour con te e gli altri? Ma non vi darò fastidio?- mi guardò accennando un sorriso(finalmente non lo potevo vedere triste) –Spero che tu l’abbia detto per scherzo sennò….- -mi avvicinai a lui –Sennò….che mi succede?!- e lo baciai. In quel momento Strify si alzò, mi prese su e mi mise sulla sua spalla. Cominciai a ridere seguita da lui che intanto mi dava qualche sculacciata sul sedere e girava in tondo scompigliandomi tutti i capelli. Uscimmo da quel posto isolato e chiunque ci avesse visto ci avrebbe preso per due ubriachi che se ne andavano a far casino per strada dopo una notte in discoteca.
–Evelyne!?- all’improvviso mi sentii chiamare, ma non da Strify, da una persona che non doveva essere lì in quel posto e in quel momento. Quando si dice sfortuna!
 
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view post Posted on 4/1/2009, 20:27

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bellissima!!!!!!
ciccia, esigo il continuo ù.ù
SPOILER (click to view)
evviva la sincerità!!! Strify sei grande XD
 
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SweetBitch_«
view post Posted on 5/1/2009, 15:16




ma che bellaaaa **
brava scrittrice, ossì!

continuaaaaa mi intriga ^^
 
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Dea Striky Yushy
view post Posted on 5/1/2009, 15:40




Strify mi mise a terra e rimase rigido come una lastra di pietra sembrava quasi che non respirasse. Strinsi i denti e chiusi gli occhi. Mi girai lentamente sperando tanto di essermi sbagliata persona. Li riaprii qualche secondo dopo e lo vidi, mi guardava con aria stupita mischiata a rabbia. La prima volta che ero in guai così grossi e la cosa più strana era che io, che riuscivo sempre a trovare una scappatoia, adesso non avevo la ben che minima idea di cosa raccontargli. Mi venne incontro, ma non sembrava arrabbiato –Ma cosa ci fai fuori dalla scuola a quest’ora?- Strify se ne stava zitto con lo sguardo fisso su mio zio –E lui chi è?- chiese indicando il cantante che divenne ancora più teso. Bene, fatta la frittata, che gli dicevo adesso? Mio zio non sapeva niente e sicuramente non si sarebbe aspettato di vedermi con una persona famosa, e alquanto bizzarra. L’unica cosa che potei fare fu quella di dire la verità per evitare il peggio –Lui è il mio migliore amico…zio ti presento Sebastian o meglio Strify come lo chiamano tutti….Strify questo è mio zio William- il biondo mi guardò per traverso. Ammazza come sono sincera, da dove l’avevo cacciata fuori sta gran c*****a?! gli risposi sorridendo. Mi zio mi sorrise e andò verso Strify dandogli la mano –Piacere giovanotto…spero che mia nipote non ti dia tanti problemi non è molto affidabile sai ahah- il cantante fece una risata finta ricambiando la stretta di mano. –ma Evelyne però cosa ci fai fuori a quest’ora?- bene credevo di averla scampata e invece ce rimasi fregata –Beh…io….vedi domani Strify parte con la sua band…e lo stavo salutando…..- - Ah bene….ora che lo hai fatto sbrigati a rientrare- si avviò verso la porta della scuola quando lo fermai –Zio! Io mi chiedevo se…beh…se potevo passare la giornata con lui- - Mmm…va bene dai….però prima e ultima volta ok?- -non gli risposi. strinsi la mano a Strify e lo guardai facendogli capire le mie intenzioni. Questa volta fu lui a fermare mio zio –Mi scusi…se mi è permesso vorrei portare Evelyne in tour con la nostra band…sarà sempre sotto controllo abbiamo moltissime body-guard- mio zio lo fermò con un ceno della mano –Mi dispiace giovanotto ma è ancora troppo piccola per stare via da casa così a lungo, e poi non ti offendere ma non conosco bene né a te né ai tuoi amici e non fido molto- - ma zio…..ti prego non lo voglio lasciare- -Ho detto di no Evelyne, non voglio ripetere le cose tremila volte ora andate dove dovete andare- entrò nella scuola lasciandoci lì fuori senza parole. Strify fissava un punto indefinito del cielo, sicuramente per rimandare indietro le lacrime mentre si mordeva il labbro inferiore. Non sapevo che dire, io non sarei andata via con lui, non l’avrei visto per quattro mesi e il Natale lo avrei passato da sola. E se poi mi dimenticasse? Se si innamorasse di un’altra più bella di me? Non potevo perderlo così non mi sarei data per vinta. All’improvviso mi si accese la lampadina. Lo guardai sorridendo e lui ricambiò ghignando –Che c’è non avrai capito cosa sto pensando!- chiesi stupita –No…ma se trovo solo un motivo valido sul perché tu stia sorridendo… giuro che quando arrivo a casa mi faccio Yu- si mise a ridere e io lo seguii – ma dai scemo!!! Stavo pensando di scappare di casa!-. Strify mi guardò sgranando gli occhi –Stai scherzando spero?! Se tuo zio quasi me se mangia vivo perché gli ho chiesto se potevi venire con noi, figuriamoci se scappi di casa!- rabbrividì al solo pensiero –Mi prende i capelli e me li strappa tutti…che tragedia sarebbe!!!- -Non mi importa. Io stasera preparo le valigie e dì a Luminor che mi passasse a prendere entro le cinque di domani mattina. Mi posso fidare di te no?- - Ma a te non interessa cosa dirà tuo zio e che rimarrò senza capelli???- gli diedi una pacca sulla spalla che quasi non gli si rompeva –Ahi ma sei proprio un maschiaccio tu eh!!!- mi prese in braccio e mi portò in macchina –Adesso andiamo a mangiare un bel gelato al cioccolato- disse entusiasta. Arrivati in piazza, parcheggiammo la macchina e ci dirigemmo verso la fontana. Strify mi fece sedere e mi disse di aspettarlo lì. Poco dopo tornò con due grandi gelati al cioccolato con la panna sopra, mi porse quello più grande e si sedette vicino a me. Cominciò a leccare il gelato tutt’intorno muovendo la lingua come solo lui sapeva fare. Guardavo fisso la sua bocca, le sue labbra, la sua lingua…tutto mentre mi mordevo il labbro inferiore. Il mio sguardo perso seguiva ogni suo più piccolo movimento. Strify mi guardò con la coda dell’occhio per poi girarsi del tutto verso di me e cominciare a ridere. Distolsi lo sguardo arrossendo –Guarda il tuo gelato…non c’è più!!!- mi girai verso quello che qualche minuto fa avrebbe dovuto essere il gelato più buono che abbia mai mangiato, e invece… –Oh no! Che schifo aiutami Strify!-. Si alzò e me lo tolse di mano dandomi un fazzoletto che bagnò con l’acqua della fontana e corse a buttarlo nel cestino più vicino. Mi pulii subito per evitare altre figuracce in pubblico. Lo vidi tornare e sedersi nuovamente accanto a me –Vuoi che te ne vada a prendere un altro?- chiese ridendo –Nono non ti preoccupare…- -allora tieni, mangiane un po’ del mio- e mise il gelato tra il mio viso e il suo. Quando mi chinai per mangiarne un po’, lo tolse di scatto e le mie labbra si posarono sulle sue. Cominciammo a baciarci e sentii la sua lingua accarezzare la mia bocca, che aprii leggermente per fargli approfondire il bacio. In quel momento non mi ricordai di stare in piazza davanti a centinaia di persone, lo so è stupido però è così, ero persa totalmente in quella atmosfera magica che avvolgeva solo noi due. Mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e misi la sua mano sul mio fondoschiena, poi si fermò –EhiEhi ferma! Non siamo mica da soli qui!- disse ridacchiando. Solo in quell’istante mi accorsi di quello che stavo facendo e dei turisti che ci guardavano ridendo e facendo qualche foto. Arrossii violentemente levandomi da sopra a Strify e sedendomi sul bordo della fontana con la testa china e le mani davanti alla faccia per nascondere il rossore. Sentii le mani di Strify prendere le mie e alzarmi il viso sorridendomi –Dai Evy…non è successo nulla- disse per poi abbracciarmi.
 
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SweetBitch_«
view post Posted on 5/1/2009, 19:00




uahauhauahaauahau xDDD
io avrei fatto lo stesso xDD

continuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa **
 
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SweetBitch_«
view post Posted on 7/1/2009, 21:24




up!!
 
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view post Posted on 8/1/2009, 20:03

SUGAAA~!

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buhahahahahahaaaa!!!!!! in piazza!!!!!
evelyne e strify...che figura...-.-
carissima!!!! continuala, è troppo bella!!!
 
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view post Posted on 8/1/2009, 21:47




uppola^^
 
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Dea Striky Yushy
view post Posted on 11/1/2009, 15:08




Sapeva sempre come farmi tornare il sorriso e confortarmi nei momenti più imbarazzanti e difficili. –MA QUELLO E’ IL CANTANTE DEI CINEMA BIZARRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!- sentimmo urlare una ragazza…poi due, tre, quattro….alla fine un gruppo di almeno venti persone venne correndo verso di noi urlando. Strify non fece in tempo ad accorgersi di cosa stesse accadendo che si ritrovò sommerso da mille domande, foglietti per gli autografi e pennarelli. In quanto a me…beh quella mandria di bufali impazzita mi fece perdere l’equilibrio facendomi cadere nella fontana. Mi rialzai subito tutta bagnata e mi allontanai da quel gruppo di oche. Si vedeva Strify che faceva sorrisi forzati e firmava a cavolo di cane. Poi rivolse lo sguardo verso di me –Evelyne! Aspettami ti accompagno a casa che sei tutta bagnata…- ma venne trattenuto dalle fan che non gli lasciavano nessuna via di scampo –No….non preoccuparti….io…io vado da sola….ci vediamo- risposi dispiaciuta. Quelle lì avevano rovinato tutto…ogni volta che trovavamo un momento solo per noi c’era qualcuno che rovinava tutto. Mi incamminai verso casa. Bagnata. Sola. In silenzio. Pensando a lui. Quando mi sentii afferrare per una mano e trascinare via dentro un vicolo buio. –Ehi cosa ci fa una bella ragazza tutta sola in giro?!- -Ma che vuoi tu? Lasciami stare o chiamo la polizia!- l’uomo, sulla trentina e con l’accento inglese mi guardò per poi mettersi a ridere –Ahah…ma non farmi ridere. Adesso stai al mio gioco o ne pagherai le conseguenze- in quel momento tirò fuori dalla tasca un coltello e me lo puntò alla gola. Ero così impaurita che non seppi cosa fare se non stare ferma addossata al muro con le lacrime che mi scorrevano veloci sul viso. Mi stava tirando giù la spallina del top quando si accasciò a terra svenuto. Dietro a lui c’era un ragazzo con una bottiglia di birra rotta in mano.
 
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Yeah~
view post Posted on 11/1/2009, 17:41




vai cosìììì
brava, continua *.*
 
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SweetBitch_«
view post Posted on 11/1/2009, 20:27




Fiù, per fortuna ^^

continuaaaaa **

uuup
 
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Dea Striky Yushy
view post Posted on 18/1/2009, 19:33




Non riuscii a distinguere la figura a causa della confusione che avevo in testa e anche perché in quel vicolo non penetrava neanche un po’ di luce. Il ragazzo mi tese la mano e mi portò fuori da quella via. Quando uscimmo del tutto da quell’ oscurità lo riconobbi…- Y-Yu- dissi con un filo di voce per poi perdere i sensi. Mi prese in braccio e mi portò fino a casa. Un filo di luce entrò dalla finestra e illuminò il mio viso facendomi svegliare. Davanti a me si trovavano mio zio, Debbie e...Strify?. Cercai di alzarmi ma la mano di mio zio mi ridistese sul letto –Stai giù Evelyne…fortunatamente è arrivato in tempo quel ragazzo…- ragazzo? Sicuramente stava parlando di Yu…si ma dov’era adesso? Strify mi accarezzò il viso e mi diede un bacio sulla fronte –Zio…ci puoi lasciare un attimo da soli?- -Certo tesoro…vieni Debbie andiamo- si alzarono e uscirono dalla stanza. –Strify, ma come hai fatto a….- mi zittì con un bacio e mi prese il viso tra le mani –Yu mi h chiamato e mi ha detto tutto…sono stato uno stupido a lasciarti da sola…ti prometto che non accadrà mai più- gli sorrisi dolcemente –Non ti preoccupare…io sto bene adesso…ma Yu dov’è? Voglio ringraziarlo- -Yu è dovuto andare via perché aveva da fare. Ora riposati o domani non riesci ad andare a scuola- lo guardai e cominciai a ridere –a scuola? Guarda che io domani scappo con te non ti ricordi?- -Ah ok…credevo che te n’eri dimenticata, ma purtroppo mi sono illuso- misi le mie braccia intorno al suo collo e lo tirai verso di me –Ma quanto sei stronzo!?- lo baciai. La sua lingua si fece spazio e raggiunse la mia. Si mise sopra di me quando…-Evelyne vuoi un po’ di…..thè?- mio zio entrò nella stanza proprio in quel momento e ci colse sul fatto –n..non fa niente- e uscì dalla stanza. Intanto Strify si era tolto velocemente da sopra di me e si aggiustò la maglietta poi mi guardò –Per fortuna che eravamo solo amici…adesso glie lo spieghi tu a tuo zio eh!!!- mi alzai anche io e presi un top pulito per poi recarmi in bagno chiudendomi a chiave. Sentii Strify avvicinarsi e appoggiarsi alla porta –Ma tu non senti freddo con quei top? È pieno inverno e tira un vento! Quando ti tocco sei sempre fredda- - non ti preoccupare per me…ormai ci sono abituata…- -Ooook….non discuto con te tanto è una partita persa in partenza hihi-. Aprii la porta e me lo ritrovai davanti –bravo vedo che mi capisci molto bene!- lo presi per mano e scendemmo in salotto. – Ora ti devo salutare perché gli altri mi stanno aspettando che dobbiamo preparare le valigie. Tu mettici cose pesanti che non so se andremo anche a sciare un po’- - a sciare??? Che bello non ci sono mai stata!!!- gli saltai addosso e lo baciai per poi accompagnarlo alla porta –allora a domani alle cinque ok?- gli dissi entusiasta –Certo…ma non ti spaventare quando vedrai Luminor di prima mattina….poi non dirmi che non ti ho avvertita!- - ma dai!!!!povero!!!- lo salutai con un cenno della mano mentre saliva su un taxi e rientrai casa. Andai in cucina dove la tavola era già apparecchiata e Debbie era alle prese con i fornelli. Mi sedetti vicino a mio zio –Zio…posso spiegarti…- -No Evelyne…non devi spiegarmi niente…sai che non mi piacciono le bugie….e poi per favore…un po’ di contegno….se entravano gli altri domestici cosa avrebbero pensato?- restò a testa bassa –Lo so scusa….ma non stavamo facendo nulla di male in fondo….- -Già, ma se non arrivavo io sai bene cosa sarebbe potuto succedere. Ora vatti a custodire per bene che abbiamo un ospite importante a cena- -e chi è?- chiesi curiosa –Tu vai a cambiarti e poi lo vedi-. Andai in camera e presi un bel maglione rosso e mi lasciai i jeans. Mi recai in bagno e mi diedi una pettinata e mi truccai. Mentre percorrevo il corridoio sentii suonare il campanello. Mi nascosi dietro una colonna per vedere chi era e vidi mio zio che andava ad aprire la porta. Fece entrare un uomo sui 25 anni, vestito elegantemente con giacca e cravatta, moro. Si strinsero la mano –Benvenuto Paolo. Com’è andato il viaggio?- -Bene bene Signor William e grazie per la vostra ospitalità- - Ma figurati questo ed altro per un futuro membro della famiglia. Vieni, accomodati nel mio studio. Fra un po’ dovrebbe arrivare mia nipote così te la presento-. Lo giudò fino al suo ufficio e chiuse la porta. Futuro membro della famiglia? Ma chi era quello? Scesi piano le scale per non farmi sentire e mi accostai con l’orecchio alla porta della stanza dove erano i due uomini. –Fra un po’ sarà pronta la cena e ti voglio parlare un attimo- -Certo, mi dica pure!- dall’accento con cui parlava doveva essere di origini italiane –volevo solo accennarti qualcosa riguardo a mia nipote. E’ una ragazza adorabile e molto intelligente, ma devi saperla prendere. Devi conquistarti la sua fiducia facendola divertire, parlandole, facendola sentire protetta. Non voglio assolutamente che le accada qualcosa, a già sofferto troppo per la perdita dei suoi genitori. Te la senti vero Paolo?- -Ma certo Signor William, farò del mio meglio per rendere felice ogni momento della vita di vostra nipote- -Bene allora brindiamo a mia nipote…nonché alla tua futura moglie-.
Cosa? Come alla sua futura moglie? Non potevo credere che mio zio mi stesse organizzando il futuro con una persona che nemmeno conoscevo. Si lo avrei conosciuto fra un po’, ma a me non importava. Non mi piacevano questi tipi di uomini: sofisticati al massimo che alla prima occasione ti mettevano le corna. Indietreggiai lentamente quando andai a sbattere contro qualcuno. Sussultai per lo spavento e mi girai –WAAA!!! Debbie mi hai fatto paura- -Scusami tanto Evelyne, stavo venendo a chiamare tuo zio e Paolo per la cena- la guardai di traverso –Quindi tu…lo sapevi che sarebbe venuto questo tizio qui!?- -Certo che lo sapevo, ma era una sorpresa!ora vai a tavola che è pronto- mi sorrise e mi sorpassò andando a bussare alla porta dello studio. Andai in cucina e mi sedetti. Arrivò mio zio e dietro di lui Paolo, mentre Debbie andò a prendere il vassoio con la pasta e cominciò a metterla nei piatti. Mi alzai –Zio devo parlarti- mi fece un cenno con la mano –Non adesso….Paolo ti presento mia nipote Evelyne- mi prese la mano e la baciò –Incantato signorina- la levai dalla sua presa –Ciao- sbottai scocciata e mi sedetti. Mio zio guardò l’altro sorridendo imbarazzato –Ti prego di scusarla Paolo, è un po’ impacciata quando non conosce qualcuno, ma vedrai che farete subito amicizia!- lo fece sedere e cominciammo a mangiare. Uno strano silenzio avvolse quella stanza che venne poi interrotto dalla voce di mio zio –Allora Evelyne…io non te n’ho parlato prima di Paolo perché volevo fosse una sorpresa e così anche Debbie….- non lo lasciai finire –Si, infatti bella sorpresa…appena l’ho visto m’è preso un colpo!!- e iniziai a ridere. Mio zio mi guardò male –Evelyne ma cosa dici? Ti prego ti porgere le tue scuse a Paolo….dopo tutto sarà il tuo futuro…beh coniuge- smisi di mangiare. L’italiano mi prese la mano –Vedrai che insieme saremo felici- la scansai e mi alzai di scatto –Tu stai lontano da me…- poi mi rivolsi a mio zio –E tu prima di prendere certe decisioni dovresti almeno chiedermi se sono d’accordo-. In quel momento Paolo si alzò e mi prese per i fianchi –Dai tesoro stai tranquilla, vedrai che chiariremo tutto insieme- - Ma che tocchi brutto porco!? Le mani mettile da un’altra parte!- presi il piatto di pasta al pomodoro e glie lo misi per cappello, sporcandolo tutto. Andai di corsa in camera mia chiudendomi a chiave e scivolai in ginocchio lungo la porta cominciando a piangere.
 
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