| Daidai care lettrici voglio farmi perdonare per avervi lasciate a secco domenica (o sabato?? O.O)
indi per cui posto un'altro chappy ^^ (sfornato stasera stessa @_@)
Circa dieci minuti dopo arrivarono davanti al ristorante. La saracinesca era abbassata, ma da dentro di sentivano delle voci e delle risate. Kari, nonostante la moto fosse ferma, stringeva ancora forte Yu, gli occhi strizzati. Yu rimase un attimo fermo, godendosi ancora per qualche secondo quel contatto, poi si raddrizzò. Kari non mollava. -Kari, siamo arrivati.- Lei aprì lentamente gli occhi. Mollò di scatto Yu, tremando, e fece per scendere, ma il tacco dello stivale andò ad impigliarsi in una parte del motore, facendole perdere l'equilibrio. Si vedeva già dritta distesa per terra, quando la mano di Yu l'afferrò per il braccio. -Ma ti svegli??- domandò lui, tirandola su. -Tu andavi velocissimo!- lo accusò lei, sfilandosi il casco e mettendosi a posto i capelli. -Balle, la verità è che tu non sei mai andata in moto!- ribatté, spegnendo la moto e sfilandosi anche lui il casco. Kari lo guardò e scoppiò a ridere come una pazza. -Che c'è?- -Hai tutti i capelli appiattiti!- rispose, le mani poggiate sulla pancia per il troppo ridere. Yu si passò la mano sulla testa e, constatando che aveva ragione, lanciò un imprecazione a denti stretti. -Aspetta, vedo cosa posso fare!- disse Kari, ridacchiando. Tirò fuori dalla borsetta un pettine e la lacca, suoi compagni inseparabili. -Ti porti la lacca e il pettine in borsa???- -Non si sa mai!- spiegò Kari, spruzzando una gentile dose di lacca sui capelli di Yu e alzando qualche ciuffo qua e là con le mani. Si portò il pollice e l'indice sinistri al mento, controllando la sua creazione con aria critica, diede qualche ultimo ritocco e poi mise via tutto. -Et voilà, sei tornato normale.- -Non ho uno specchio ma mi fido. Dai, dammi il tuo casco che lo metto via.- disse Yu tendendo la mano. Kari gli passò il suo casco, Yu si girò per metterlo via, dandole la schiena. Per quei pochi secondi di silenzio Kari sentì le guance diventarle bollenti. Perchè? Yu rimase un attimo fermo. Inspirò profondamente. Ora o mai più! Però... forse non sarebbe stata una buona idea. Forse era meglio continuare a sognare.. se Kari non avesse ricambiato? Se era ancora innamorata di Kiro? Avrebbe perso due amici, e solo perchè non era riuscito a resistere. Chiuse le mani a pugno, cercando di decidere. Poi sentì la mano di Kari sulla spalla. -Yu, tutto bene?- Yu si girò verso di lei e la guardò in quegli occhi che desiderava da anni. Lui poteva avere tutte le ragazze che voleva, perchè si era innamorato della ragazza del suo amico? Kari si bloccò non appena i loro sguardi si incrociarono. L'intensità di quello sguardo la fece tremare, ma non voleva che smettesse, qualsiasi cosa stesse succedendo. Ma... che cosa le stava succedendo? Sentì un rumore. Qualcuno da dietro la chiamò. -Kari, Yu, vi stavamo aspettando!- Liberandosi da quello sguardo con uno sforzo tremendo, Kari si girò e vide Strify che aveva sollevato la saracinesca e vi si era sporto al di sotto. Deglutì e sorrise. -Strify, da quanto non ci si vede?- domandò, correndogli incontro e salutandolo con due baci sulle guance. -Sei cresciuta un po'!- -Tu dici, a me sembra di essere rimasta sempre una tappa!- Strify scoppiò a ridere e rientrò nel ristorante. Kari fece per seguirlo, quando si voltò e vide che Yu era rimasto immobile. La stava guardando. -Dai, Kari, entra che ti presento a Fahr!!- Era la voce di Shin. -Sì, arrivo...- sussurrò lei, entrando nel ristorante. Ci mancava solo Yu a complicare le cose. Fu accolta da un coro di voci festose. Lumi le corse incontro e l'abbracciò. Percependo il suo smarrimento, la prese dolcemente per le spalle e l'accompagnò da una ragazza con i capelli bruni intervallati da ciocche rosa-rosse. -Lei è Fahr! Fahr, questa è Kari!- -Ah, la famosa Kari!- esclamò lei stringendole la mano con un enorme sorriso. Kari ricambiò, sorridendo, e fece un impacciato augurio di buon compleanno. Si guardò attorno, alla ricerca di Kiro... o di Yu? I suoi occhi erano ancora nella sua mente. Il suo sguardo.... Prima che potesse pensare a qualcosa, vide Kiro. La stava fissando, seduto in un angolo, assieme a Shin e Strify e ad un po' di persone che Kari non conosceva. Dopo quello che era successo con Yu, non era più sicura di niente. Non sapeva per chi stesse tremando, se per lo sguardo di Yu o quello di Kiro. Non sapeva chi stesse cercando, se Yu o Kiro. Non sapeva più niente. Come un salvagente, arrivò Lumi, che le picchiettò dolcemente la spalla. -Kari, vieni, andiamo a mangiare!- Kari rimase in attimo ferma, in confusione, poi sorrise e lo seguì, sedendosi lontana sia da Kiro sia da Yu, che non aveva ancora detto una parola. Mangiarono tra una chiacchera e l'altra, e Kari scoprì che Fahr le stava molto simpatica e che la pensava come lei su molte cose. E se non pensava agli sguardi insistenti di Kiro, era quasi rilassata. Poi venne un momento, durante la serata, in cui Kari si alzò, per andare a prendere altra acqua. Nella confusione, nelle chiacchere, pochi si accorsero che, qualche secondo dopo, Kiro si alzò e andò anche lui in cucina. Yu, però, se ne accorse.
Kari si chinò sul frigorifero e tirò fuori una bottiglia d'acqua frizzante, la più fresca. Inspirò profondamente, per placare quel leggero tremore che la tormentava da tutta la serata. Tranquilla Kari... si disse, richiudendo lo sportello. Tranquill.... poi si bloccò. Kiro era davanti a lei. La guardava. La guardava soltanto. Kari dovette tenere saldamente la bottiglia perchè non le scivolasse dalle mani. Deglutì. Kiro fece un passo avanti, verso di lei. Kari inspirò profondamente. Lui allungò la propria mano e toccò la sua. Oddio... calmacalmacalmacalmacalma. -Kari... io... io volevo dirti che mi dispiace per averti tradita. Ero solo un cretino, non mi ero reso conto di quanto ti amassi davvero...- sussurrò lui, facendosi ancora più vicino. Kari poteva sentire il suo respiro. E probabilmente lui poteva sentire i battiti del suo cuore. Ma... che stava succedendo? Dentro di sè, Kari sentì reazioni contrastanti. Una parte di lei stava per esplodere, tanto le batteva forte il cuore, ma l'altra... aveva una sensazione strana, indefinibile. Le sembrava quasi... disagio. Possibile? -Non potremmo... riprovarci?- domandò Kiro, stringendo la sua mano. Kari lo guardò, ma non riuscì a sostenere quello sguardo per più di tre secondi. Sentiva uno sgradevole contrasto di sensazioni, dentro di sè. Provò a riflettere, velocemente e freddamente, per valutare la situazione. Ma come poteva valutare la situazione freddamente?? Poi successe qualcosa. Al volto di Kiro si sovrappose quello di Yu, in una frazione di secondo. Il cuore di Kari, al suo pensiero, quasi si fermò. E in un attimo, senza che capisse perchè, tutto le parve chiaro. -Kiro...- sussurrò, poggiandogli la mano sul petto, come per fermarlo. Tenne il capo chinato, poi trovò il coraggio per sollevare lo sguardo. -Kiro... mi dispiace....- rantolò, sull'orlo del pianto. E l'espressione che comparve sul volto di Kiro fu come una pugnalata al cuore. Basta, non poteva sopportare oltre. Fece cadere la bottiglia (di plastica, fortunatamente) a terra ed uscì di corsa dalla cucina, gli occhi pieni di lacrime. Sempre per la confusione, quasi nessuno si accorse che lei uscì di corsa dal ristorante. Nessuno tranne Lumi, Yu e Fahr. Lumi e Yu si guardarono, allarmati, e Yu si alzò e la seguì, uscendo dal ristorante. Si guardò attorno, cercando di adattare i suoi occhi alla semioscurità della strada. -Kari!- gridò. Poi vide un'ombra sulla sua moto. E sentì dei gemiti. -Kari?- Quest'ombra si mosse, e Yu la riconobbe subito. Era lei. -Hey, che ci fai qui?- Nel sentirla piangere gli si strinse il cuore. Si sentiva inutile, impotente davanti alla sua sofferenza. E non gli era mai piaciuto essere inutile. Le si avvicinò, e i gemiti strozzati si fecero sempre più forti. Si copriva il volto con le mani. -Sono un mostro, un mostro!- esclamava, tra le lacrime. -Sta calma, non capisco quello che dici!- -Sono un mostro...- sussurrò ancora, gemendo. -Ma che è successo, me lo vuoi dire?- -Sono un mostro...- Yu sospirò. Ad un certo punto non resistette più e l'abbracciò. Kari smise di piangere non appena le sue braccia l'avvolsero. Quel peso che sentiva al petto, improvvisamente, si dissolse, così come quel groppo alla gola che le impediva di parlare. -Kari, non sei un mostro. Sei solo stanca. Vuoi tornare a casa?- domandò lui, dolcemente, accarezzandole la schiena per tranquillizzarla. -Sì....- -Forza, allora.- Yu tirò fuori da sotto il sedile i loro due caschi, e poco dopo entrambi salirono sulla moto. Kari si appoggiò a Yu, come aveva fatto all'andata, e chiuse gli occhi. Era stanca... tanto stanca....
Arrivarono davanti al condominio di Kari poco dopo, anche perchè a quell'ora per le strade non c'era quasi nessuno. Yu spense la moto, e fece per mettersi seduto, ma si accorse che Kari era ancora appoggiata a lui. -Kari, siamo arrivati!- Silenzio. -Kari, ci sei?- Silenzio. Yu si girò a tre quarti: Kari lo stava ancora stringendo, e aveva la testa appoggiata alla sua schiena. Delicatamente, le sollevò la visiera. I suoi occhi erano chiusi. Oddio non mi dire... -Kari, Kari!- sussurrò Yu, scuotendola dolcemente. Niente da fare, si era addormentata. Yu sospirò e alzò gli occhi al cielo. Dio santo... Con mooooolta delicatezza, Yu le sfilò il casco e la prese in braccio. Lei pesava poco, quindi non fu un problema portarla fino al suo appartamento. Per trovarlo, Yu dovette guardare ogni santissimo citofono di quell'edificio che, a suo parere, puzzava più di un cadavere in putrefazione. Che schifo. Quando finalmente lo trovò, si chiese come avrebbe fatto ad entrare senza chiavi. E mai e poi mai avrebbe frugato nelle tasche di Kari per trovarle. Poi la sua attenzione fu attirata da una mattonella un po' malmessa. Sembrava che fosse stata staccata di proposito. Con un enorme sforzo per reggere Kari con un braccio solo, si chinò e spostò la mattonella. Come risultato, sul pavimento cadde una chiave che era nascosta lì dietro. Furba, la ragazza. pensò sarcastico lui, raccogliendola. La inserì nella serratura, girò qualche volta e la porta si aprì con un clac. La portò nella sua camera e l'adagiò delicatamente sul suo letto. Rimase qualche secondo a guardarla, chino su di lei; a guardare quel volto così perfetto, così dolce... sembrava quasi quello di una bambina. Sospirò, sentendo un nodo alla gola. Le loro labbra erano vicinissime. Era l'occasione che aspettava da tempo. Solo un po' più vicino.... Inspirò profondamente, e le sfiorò la fronte con le labbra. Poi fece per andarsene, quando si accorse che Kari gli teneva il polso stretto. Si girò. Kari aveva aperto gli occhi, di poco. -Resta...- sussurrò lei. Probabilmente non era del tutto cosciente. -Cosa??- -Non... voglio... stare... sola....- biascicò, le palpebre sempre più pesanti. Che faccio? si domandò Yu. Non poteva neanche pensare di dormire assieme a Kari, non l'avrebbe mai fatto. Esitando un pochino, si sedette di fianco al letto, tenendo la mano a Kari. -Io sono qui. Tu dormi però.- Kari abbozzò un sorriso stanchissimo, e abbassò le palpebre. Qualche minuto dopo era nuovamente addormentata. Yu era combattuto. Avrebbe voluto rimanere lì, stringerle la mano... ma la sua parte più razionale gli diceva di andarsene. Che avrebbe detto ai suoi amici per quella notte di assenza? Avrebbero capito? Prima che se ne rendesse conto, si addormentò, seduto di fianco al letto, la sua mano che stringeva quella di Kari.
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