| *E qui qualcuno si ritrova ^^ Ah.. non odiate Eric per il suo comportamento.. mi piaceva l'idea di fargli fare una parte forte per riunire un po' i nostri ometti!*
Cap.229
[Ma.. Eric, tu credi veramente che..] Yu non riuscì a terminare la frase. La voce dell’uomo all’altro capo del telefono lo zittì. [Non discutere Hannes. Hai un contratto, esattamente come tutti gli altri, e devi rispettarlo! Devi tornare a Berlino immediatamente e realizzare questo cazzo di album con gli altri] Era veramente arrabbiato. [Fatto questo, non mi importa di quello che farai. Ma avete ancora un contratto firmato per un anno e, porca puttana, dovete tener fede ai vostri impegni!] Senza lasciargli il tempo di reagire, Eric terminò la chiamata. Yu rimase immobile, con il cellulare ancora appoggiato all’orecchio. Quella sì che era una notizia che non si sarebbe mai immaginato. Il lato positivo di tutta quella storia era che, grazie al contratto firmato, avrebbe rivisto tutti, anche Strify. Il lato negativo era che, sicuramente, il nuovo album sarebbe stato un fiasco su tutta la linea. Come avrebbero lavorato assieme dopo tutto quello che era successo?
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«Sei qui!» Kiro non poteva credere ai suoi occhi. Strify era seduto nella saletta relax dello studio di registrazione. Era venuto. «Non avevo molta scelta a quanto pare» ribatté lui con scarso entusiasmo. Kiro però non si lasciò intimidire dal suo tono e corse ad abbracciarlo. Strify fece un respiro profondo. Gli era mancato. Nonostante le incomprensioni. Nonostante tutto quello che era successo, gli era mancato terribilmente. «Seb» La voce di Yu lo fece irrigidire. Era l’ultima persona al mondo che avrebbe voluto rivedere. «Seb, ti prego» mormorò il chitarrista. Era sinceramente dispiaciuto. Lo si poteva capire dal suo sguardo. Ma Strify non aveva nessuna intenzione di perdonarlo. Non si sentiva in grado di farlo. «Bene ragazzi» Eric era entrato nella stanza con un pacco di documenti tra le mani. «Tim arriverà tra qualche minuto. Nel frattempo vi informo delle novità» I tre ragazzi lo guardarono incuriositi. «Felix non farà più parte dei Cinema Bizarre. Ha disdetto il suo contratto pagando una grossa penale così, ho pensato di contattare Romeo che arriverà domani per cominciare il lavoro» «E perché noi dobbiamo farlo per forza???» abbaiò Strify incapace di trattenersi. «Perché non possiamo disdire anche noi il contratto?» Kiro e Yu rimasero in silenzio ad aspettare. Entrambi sapevano perché Strify avesse detto quelle cose. Non certo per la perdita di passione musicale. Il motivo era un altro genere di perdita e Yu si sentiva colpevole come non mai. Eric si avvicinò al cantante con aria minacciosa. «Senti moccioso, ho sputato sangue per voi. Ho fatto tutto quanto era in mio potere per darvi il tempo necessario a rimettervi in sesto. Me lo dovete, chiaro?» Strify si sentì improvvisamente ridicolo. Aveva obiettato come un bambino capriccioso. Era ovvio che Eric avesse reagito in quel modo. Si era fatto in quattro per permettere che loro risolvessero i loro casini. Se non ne erano stati capaci fino a quel momento, non erano problemi suoi. Ovvio.
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«Lookin’ for a shot of you.. In someone else’s smile..» L’aveva scritta in un attimo. Non se n’era nemmeno reso conto. Le notti insonni almeno davano i loro frutti. «I’m touching and kissing with tears in my eyes..» Yu non riusciva a far finta di niente. Quella canzone parlava sicuramente di lei. Di quanto lui si sentisse annientato da quando Angelica era diventata un’altra. «Han ma che stai combinando???» La voce irritata di Kiro lo riportò al presente. «Sei andato completamente fuori tempo. Vuoi fare attenzione?» «Scusate» mormorò il chitarrista. Lanciò un’occhiata verso il cantante che lo fulminò con uno sguardo prima di sbuffare. «Facciamo una pausa. A quanto pare qualcuno ne ha bisogno» Yu corse dietro al cantante che aveva imboccato la porta che portava all’esterno dello studio. «Sebastian aspetta, ti prego» lo implorò. «Lei come sta?» lo spiazzò il cantante bloccandosi sul posto all’istante. Il chitarrista sospirò. «Lei.. sta bene Seb, ma io..» «Non mi devi spiegare niente Hannes. Forse doveva andare così fin dall’inizio. Forse lei..» Yu scosse la testa. «No Seb senti.. lei.. lei ricorderà. Tornerà da te» «Credi?» mormorò Strify. «Io no»
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