Terzo capitolo
Bill's Point Of View
Fottuto.
Sono fottuto e strano.
Forse avevano ragione quando dicevano che ero gay.
No ma che dico,è stato solo un bacio!
E poi ero in sbornia!
Tom sta dormendo qua affianco a me,non sarebbe dovuto essere qui stanotte.
Volevo stare da solo questa sera e...la presenza di Tom mi agita...
È stato...lo ammetto...bello...strano ma...bello...
Forse me lo sono immaginato io,del resto lui non ne ha più parlato ieri.
Ecco è così!Me lo sono immaginato!È stato tutto un brutto sogno!Ecco cosa!Quindi non devo preoccuparmi!Quel bacio m’è piaciuto solo nel sogno non nella realtà!Anche perché nella realtà non è mai avvenuto!
Giusto?Giusto.
Eppure c’è qualcosa che non mi convince.
Non mi ricordo niente di ieri sera,mi ricordo solo di quella bottiglia e di quel bacio.
Ma forse se non mi ricordo niente posso anche aver sognato tutto.
E forse ora nemmeno so dove sono stato ieri sera.
E se Tom non fosse stato con me?
E Tom adesso è qui però,allora se non è stato con me perché è qui?
Ok devo svegliarlo.
Cerco di scuoterlo un po’ e non emette alcun suono. <<tooom...>,comincio a sussurrare il suo nome,ma non mi risponde. <<tom...Tomi...Tom...>>
Mi avvicino di più alle sue orecchie di modo che possa svegliarsi,e infatti fa uno scatto e si gira con la testa completamente verso di me.
È a pochi centimetri da me,i nostri nasi sono troppo vicini.
Forse se ne è accorto sta di fatto che s’è allontanato subito.
Sono diventato rosso,mi sento avvolgere.
Fortuna che il buio copre i colori.
<<ciao!>>,esulta.
<<ciao....scusami se ti ho svegliato...ma>>
<<non ti preoccupare tanto non ho dormito niente stanotte..>>
<<sai..neanche io e...Tom?>>
<<si?>>
<<mi fa male la testa>>
<<È perché hai bevuto>>
<<allora noi ieri sera eravamo alla festa?>>
<<si>>
<<e tu eri con me?>>
<<certo>>
<<e abbiamo fatto il gioco della bottiglia?>>
<<si...>
<<e io t’ho baciato?>>,Tom non risponde. Sospira. <<cosa c’è?>>
<<È stato solo un bacio>>,puntualizza subito. <<giusto?>>,chiede dopo aver notato il mio silenzio.
<<È successo davvero?>>
<<si me lo ricordo bene...>>
<<tom...>>
<<si?>>
<<com’è stato?>>
<<cosa?>>
<<il bacio>>,Tom crolla nel silenzio. <<voglio dire è stato un bel bacio?>>
<<ma che razza di domande fai!Che schifo!Ha fatto schifo a me quanto a te no?...>>
<<si ha fatto schifo!Bleah!Perchè ci avranno fatto baciare!>>
<<si infatti,comunque...se quello era vero sei proprio inesperto!>>
<<che cosa?!Non era vero!Il tuo era vero!>>
<<ma che dici non mi stavo impegnando!>>
<<ma nemmeno io..>>
Silenzio.
Quindi a lui ha fatto schifo e questa strana cosa solo a me ha procurato disagio.
Ma Tom è strano.
Fottutamente strano.
<<bill?>>
<<si?>>
<<possiamo...dimenticarci di...di quel bacio?>>
<<perché?>>
<<possiamo Bill?>>
<<si possiamo>>
<<allora dimenticato?>>
<<ok>>
<<grazie>>
Tom si gira dalla parte opposta del letto.
Perché vuole dimenticarsi quel bacio?E perché ne aveva parlato in quel modo particolarmente irritato e vergognoso?Può significare qualcosa?
Forse mi sto ponendo troppe domande,forse mi sto solo immaginando un qualcosa che non c’è stato.
Eppure c’è stato un momento che...
Beh...c’è stato un momento.
Ho sentito una certa...sintonia,armonia,fra noi.
Forse è stato solo una cosa senza senso,insomma infondo è mio fratello,quando eravamo piccoli ci sarà capitato di darci i bacini sulla bocca,eppure nessuno ha mai detto niente.
Peccato che ora non abbiamo più 6 anni.
<<e quindi scordatevi le uscite il sabato,e le feste dei vostri amici per almeno i prossimi 3 mesi,quello che avete fatto è imperdonabile,presentarsi a casa alle quattro senza avvisare nemmeno vostra madre,ero preoccupata sapete?Nessuno rispondeva al cellulare,siete stati degli irresponsabili.>>
<<mi dispiace è colpa mia,ho dato molto da fare a Tom.>> <
<perché cos’è successo?>>
<<niente mamma,ci dispiace.>>
<<non pensate di cavarvela stavolta,siete in punizione.>>
<<ma mamma!Non l’abbiamo fatto apposta e poi 3 mesi sono esagerati!>>
<<non sei tu a dettare le regole Bill;le regole di questa casa sono molto serie,o così o così,hai capito anche tu Tom?>>
<<si...>>
<<ma almeno fai uscire Tom!Lui non ha fatto niente..>>. Mi guarda.
So cosa sta pensando.
Nemmeno io so cosa sto cercando di fare.
<<tom è tornato a casa con te,Bill.>>
<<ma per colpa mia!Quindi non è giusto che sia in punizione come me!>>
<<cosa mi nascondete ragazzi?>>
<<niente!>>,diciamo in coro.
<<mmm....Tom visto che tuo fratello insiste tanto tu potrai concederti qualche scappatella in più a patto che a mezzanotte e mezza sei di ritorno,ok?>> <<...Ehm ok>>
<<bene,adesso andate a lavarvi le mani che ceniamo>>
--
<<perché l’hai fatto?>>,scrollai le spalle.
<<così>>
<<avresti potuto pararti il culo>>
<<lo so>>,rimane per un attimo in silenzio.
<<grazie>>,dice.
<<figurati>>
Però...avevo proprio un bel fratello!
Ok stop!Beh almeno era educato!
<<cosa c’è da fare per domani?>>,chiede.
<<boh non lo so io non ho fatto niente,non avevo voglia di studiare>>
<<bill mi fai i compiti?>>
<<tomi non ho fatto i miei potrò fare i tuoi?>>
<<daiiii ti prego,ti trovo la ragazza!>>
<<allora posso anche spararmi!>>.
Ride.
Che dolce quando ride.
Ok basta Bill,è solo tuo fratello.
<<...Sai Bill,sono contento che non hai la ragazza>>. Rimango sorpreso,una speranza si accende nei miei occhi.
<<perché mai?>>
<<perché ho paura che dedicheresti più attenzioni a lei che a me>>
<<sei geloso!!>>
<<no non lo sono!Tu lo sei!>>
<<io??Ma se tu ne hai una diversa ogni due sere!>>
<<io sono diverso>>
<<tu sei come me>>,rido. Ride.
Silenzio.
Uno sguardo.
Il mio cuore batte più forte del solito.
È strano,capita a volte che non abbiamo niente da dirci,ma questa volta...è diverso.
Mi legge nel pensiero prima che io possa parlare. <<l’hai promesso,hai detto che dimentichiamo>>,dice subito.
<<si lo so>>
<<perché non c’è niente per cui vale la pena ricordare,giusto?>>
<<giusto>>
<<dai lavati rozzo!Andiamo a mangiare!>>
<<idiota!>>
Gli tiro l’acqua che scorre dal rubinetto,ridendo.
A volte tornavamo bambini.
È bello giocare.
Peccato che questi giochi non mi sembrano più così innocenti. <
>
Comincio a correre e urlare per tutta la casa!
Mi mette alle strette e mi schizza completamente d’acqua!
Nooooo cattivo!I miei capelli!
<<bastardo!>>
<<hai iniziato tu eh!Guarda ti sta colando tutta la matita!>>
Mi asciuga una striscia nera di essa.
Le sue mani sulla mia guancia.
Un brivido si appropia di me.
Finge di non accorgersene.
<<ecco fatto>>,dice.
<<...Gra..grazie>> .Ancora quello sguardo.
Cosa mai voleva dire?
--
<<ragazzi scendete!Subito!È pronto!>>. La voce di mia madre echeggia per tutta la casa. <<arriviamo!!!Vieni tu?>>
<<si!Tom?>>
<<eh?>>
<<dopo...dopo devo dirti una cosa>>
<<dopo,adesso andiamo>>
<<si>>
Forse quel dopo non sarebbe mai arrivato.
Forse parlare non sarebbe mai servito abbastanza.