| grazie per i complimenti....ecco l'altro chappy
CAPITOLO 8 era da ormai una settimana e mezza che erano tornati a Berlino e la casa senza Kiro non era più la stessa. Se ne accorsero subito sia Yu, ma, soprattutto Strify che, sotto richiesta di Kiro, gli aveva lasciato qualche tempo per riflettere. In più Luminor stava visionando nuovi bassisti in cerca del sostituto e questo non riusciva ad accettarlo. -io esco!- esclamò Strify, sbattendo la porta dietro di sé. Iniziò a camminare con volto chino, la testa coperta da un berretto e occhiali da sole per non farsi riconoscere. Passò accanto ad un'edicola e sulla prima pagina di Bravo c'erano loro e la bella figura fatto qualche giorno prima. Ne comprò una copia e iniziò a sfogliarlo arrivando alla notizia sui Cinema Bizarre. Parlava dello spintone, delle parole grosse che erano volate e via dicendo. Quello che lo colpì fu il trafiletto interamente dedicato a Kiro, al suo abbandono e alla sua nuova band. Kiro non gli aveva detto nulla di tutto ciò. Accelerò dunque il passo per raggiungere il prima possibile la casa del suo ragazzo. Suonò e riconobbe subito la voce della madre. -salve signora, sono Strify. Posso salire? -se devi parlare con Kristian, lui non c'è -ah! Quando torna gli può dire di passare? -ma non te l'ha detto? Ha cambiato casa. Si fece dare l'indirizzo del nuovo appartamento e, infuriato per questa ennesima omissione, andò da lui. Ad aprire la porta fu un ragazzo che ruminava la sua gomma, bianco come un cadavere, dai capelli rossi e arancioni dalla parte in cui erano più lunghi e neri dalla parte in cui erano rasati. Piercing in ogni dove: due al sopracciglio, due al naso, uno dei quali lo faceva assomigliare ad un toro, e sulle labbra. -che vuoi?- chiese ruminando -dovrei parlare con Kiro- rispose -con chi?- fece urlando, sporgendosi verso Strify, sempre masticando rumorosamente. -con Kristian -ah! Entra- disse scansandosi. Quella casa era il doppio della sua: sale enormi, arredamento super moderno di colore bianco e nero. -ehi, Kris!- urlò il ruminante -c'è la tua fidanzata che ti cerca! -sono un maschio- borbottò Strify -senti, cocca, potresti alzare il volume delle casse che non te sento? -il volume delle casse?- chiese perplesso Strify. In quel momento dalla cucina arrivò un altro tizio, altrettanto strano, la copia tedesca di Marilyn Manson. -Kris, te muovi o te devo venire a prendere con le pinze!?- urlò il ruminante dal corridoio sbucò Kiro, con un look totalmente diverso: capelli sparati mesciati di rosa e fucsia, su base nera. -che hai combinato, Kiro!- urlò perplesso Strify -che ho combinato? Ho cambiato look, Sebastian -da quando mi chiami col mio nome?- domandò -oh, dai, non starmi appiccicato!- rispose -ma se sono distante da te metri e metri! -ma no è per dire di non rompere le palle!- ribattè Kiro -ah, questa è la mia nuova band. Non siamo al completo, manca il vocalist. Si sta docciando -Kiro, ma come caspita parli? Nello stesso momento dal bagno uscì il vocalist, la sua copia discount: capelli biondi e castani sulla sommità, piercing al labbro superiore posizionato a sinistra. -adesso ci sono i Colde Sense al completo: kristian, il bassista; Jesse, il vocalist; il chitarrista è Luke, quello dark; e infine quello che ti ha aperto è il batterista, Jack. -non m'interessa chi sono! Perchè non me l'hai detto?- chiese arrabbiato -la tua fidanzata è nervosetta!- s'intromise Jesse -sono un maschio! E non t'immischiare, fac simile!- urlò -perchè!? -e tu perchè non mi hai detto che mi avreste cacciato?- ribattè -ma perchè io non volevo mandarti via, è stato Luminor! Comunque qui non c'è spazio per me. Me ne vado -no,te ne vai di già, bambola?- chiese il ruminante -ma sei stordito o cosa!? Sono un maschio! Se non capisci leggi il labbiale: M-A-S-C-H-I-O! E con questo me ne vado si sentiva tradito da Kiro, non se lo sarebbe mai aspettato da lui che diceva di amarlo tanto. Perchè lo aveva fatto? Molto probabilmente si era sentito abbandonato da lui perchè non lo aveva difeso, perchè non si era opposto. Quella nuova compagnia non gli piaceva per nulla, aveva qualcosa che non lo convinceva e se la frequentava era solo colpa sua. Tornato a casa fu accolto dai suoi tre amici e sul divano era seduto un ragazzo con gli occhi leggermente a mandorla, molto probabilmente era di origini giapponesi, i capelli castani con le meches bionde, molto somigliante ad un componente dei The Gazette. -io mi chiamo Kei, piacere. Cioè non è il mio vero nome, è un nomignolo. Si insomma, sono nato con un altro nome, però... -ho capito- lo interruppe Strify -e lui sarebbe il nuovo bassista? I tre amici annuirono. Prima sarebbe stato scettico nel volerlo nella band sperando in un ritorno di Kiro. Ma dopo averlo visto con quei tizi accettò di buon grado il nuovo arrivo. -benvenuto nei Bizarre!- disse cordialmente -sono felicissimo! Cioè, tu sei molto bravo, canti bene, sei un mito, cioè...- disse timidamente. E mentre parlava e si avvicinava a Strify inciampò maldestramente nel tavolino davanti al divano. <da dove l'hanno preso questo> pensò, mentre lo guardava rialzarsi con fatica.
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